L’incubo si è avverato: abbonamento annuale per gli utilizzatori di WhatsApp, l’applicazione più scaricata per smartphone.
Finito il tempo delle vacche grasse: ora anche WhatsApp sarà a pagamento. La popolare app di messaggistica gratuita, che sfrutta la rete dati anziché quella telefonica, imporrà ai nuovi iscritti – anche su iPhone – un abbonamento annuale. Il costo, si può dire, è simbolico (89 centesimi all’anno), ma dovrà comunque sopportare la concorrenza dei nuovi contratti telefonici flat, che ormai prevedono la possibilità di un numero illimitato di sms, tutto incluso nel costo dell’abbonamento mensile, e senza costi aggiuntivi per singolo invio.
La notizia, in verità, era più volte filtrata tra gli utenti dell’applicazione sotto forma di messaggio a “catena di Sant’Antonio” e in molti non vi avevano prestato attenzione, anche perché il pagamento dovrebbe scattare – stando alle notizie – solo per i nuovi iscritti.
Ora però, a ufficializzare la notizia è stato lo stesso amministratore delegato della società, Jan Koum, in un’intervista fornita a un giornalista olandese e ribattuta da Ansa e dal “Il Messaggero”. Il nuovo modello di sottoscrizione al servizio si applicherà “entro l’anno” ai nuovi utenti, ha detto Koum, e sarà simile a quello già attivo per le applicazioni di WhatsApp su altre piattaforme, come Android e BlackBerry.
WhatsApp è tra le applicazioni più famose tra i possessori di smartphone, che ha consentito sino ad oggi di inviare, nell’intero pianeta, ben 17 miliardi di sms al giorno (quasi tre messaggi a testa per ogni abitante della terra, neonati e paesi poveri compresi).