Bollette dell’acqua illegittime: anche il TAR ordina i rimborsi


Il Tar Toscana ha dichiarato illegittime le tariffe inserite nelle bollette dai gestori dell’acqua pubblica dopo il referendum del 2011.
Le tariffe imposte dai gestori dell’acqua sono illegittime in quanto continuano a precedere ancora, nella bolletta, la voce “remunerazione del capitale investito”, nonostante sia stata abrogata con il referendum del 2011.
È quanto dichiarato dal Tar della Toscana che, con una sentenza storica [1], accoglie il ricorso presentato dal Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua. La volontà popolare espressa con il referendum ha abrogato la norma [2] che prevedeva la tariffa del 7% per la remunerazione del capitale investito nei servizi idrici. Da qui l’illegittimità di una sua applicazione sulle bollette odierne.
Già lo scorso gennaio, il Consiglio di Stato aveva autorizzato la restituzione degli importi prelevati illegittimamente sulle bollette e l’Autorità Garante per l’energia aveva approvato una delibera [3] per determinare le modalità e gli strumenti con cui procedere ai rimborsi.
Secondo quanto fortemente voluto dal popolo, l’acqua è un bene pubblico e le bollette pagate dai cittadini servono a finanziare le spese di gestione delle reti (costi di amministrazione e di remunerazione del personale) e non a remunerare il capitale investito dagli enti gestori.
La sentenza in questione rappresenta un’importante vittoria per i movimenti per l’Acqua che da anni si battono contro l’illegittimità delle bollette post referendarie e dei soprusi degli enti sulla volontà dei cittadini.
note
[1] TAR Toscana, sent. n. 436/13.
[2] Art. 154, c. 1, del d.lgs. 152/06.
[3] Delibera Autorità Garante per l’energia e il gas del 31.01.2013 n. 38/2013/R/idr.