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Cos’è la causa di servizio?

10 Maggio 2018 | Autore:
Cos’è la causa di servizio?

I dipendenti pubblici che subiscono lesioni o malattie per il lavoro prestato possono godere di diversi benefici economici

Per causa di servizio si intende il riconoscimento della dipendenza dal lavoro di una infermità o di lesioni fisiche contratte a causa del servizio prestato, previsto per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche appartenenti alle Forze di polizia, alle Forze armate ed ad altre categorie indicate dalla legge [1]. In sostanza, quello che nell’ambito dei rapporti di impiego privato è noto come infortunio sul lavoro, nella Pubblica amministrazione prende il nome di causa di servizio.

Quando avviene il riconoscimento di causa di servizio?

Il riconoscimento della dipendenza della malattia da causa di servizio può dare diritto ad alcuni benefici. In ogni caso, perché venga riconosciuta la dipendenza da causa di servizio, è necessario che l’infermità o le lesioni derivino da fatti accaduti in servizio o per cause inerenti al servizio medesimo come, ad esempio, l’ambiente e le condizioni di lavoro. La causa di servizio può essere riconosciuta anche se i fatti di servizio abbiano concorso con altri fattori o circostanze nel far insorgere infermità o lesioni; in tal caso i fatti di servizio medesimi devono risultare determinanti.

L’interessato, nel caso in cui l’amministrazione non vi proceda d’ufficio, ha la facoltà di chiedere l’accertamento della dipendenza da causa di servizio anche ai soli fini del riconoscimento dello status di invalido per servizio, per eventuali diritti economici ad esso connessi e da esso derivanti, ovvero ai fini della concessione dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata. Per dare corso alla richiesta è necessario il sussistere delle seguenti tre condizioni:

  • un rapporto di lavoro di pubblico impiego;
  • l’accertamento di una malattia , infermità o lesione collegata allo svolgimento del rapporto di lavoro;
  • un nesso di con-casualità tra la patologia e il tipo di attività lavorativa.

Il procedimento per l’accertamento della dipendenza da causa di servizio è regolamentato dalla legge [2] che prevede che nella domanda per avviarlo bisogna indicare:

  • il tipo di infermità o lesione;
  • i fatti che l’hanno determinata durante lo svolgimento del servizio;
  • le conseguenze della malattia o della lesione sull’integrità psicofisica e sull’idoneità al servizio.

Se la dipendenza viene riconosciuta, l’accertamento diventa definitivo.  Nel caso di esito negativo della procedura, il dipendente pubblico può impugnare il decreto dell’Amministrazione di competenza in sede giurisdizionale, specificando se si tratta di un dipendente attivo, se in pensione, se militare, ecc.

Quali benefici per la causa di servizio?

Come anticipato, l’accertamento della dipendenza da causa di servizio dà diritto ad una serie di benefici, come le assenze per infortunio o malattia, stabilite dai relativi contratti di categoria. Ad esempio i dipendenti dei ministeri hanno diritto a mantenere il posto di lavoro fino a completa guarigione clinica; i dipendenti della scuola hanno diritto a mantenere il posto di lavoro e a percepire l’intera retribuzione per un massimo di 36 mesi; i dipendenti degli enti locali, della sanità e degli enti pubblici non economici hanno diritto alla conservazione del posto fino a guarigione avvenuta purché avvenga un periodo non superiore a 36 mesi, mantenendo l’intera retribuzione.

Oltre a ciò, al dipendente pubblico cui viene riconosciuta una percentuale di invalidità per causa di servizio spetta anche un incremento dello stipendio pari al 2,5% oppure all’1,25% a seconda delle categorie in cui rientra l’invalidità [2]. Accanto al beneficio dell’integrazione salariale, il pubblico dipendente ha diritto ad un equo indennizzo: ossia una prestazione una tantum corrisposta dall’ente di appartenenza, dietro domanda da effettuarsi contestualmente a quella di causa di servizio o in ogni caso entro sei mesi dalla notifica del riconoscimento della causa di servizio. Inoltre, il dipendente pubblico che a causa della lesione subita per fatti di servizio, diventa inabile assoluto o permanente ha diritto alla pensione privilegiata.

Tuttavia, qualora il dipendente pubblico cui sia riconosciuta la causa di servizio maturi il diritto a percepire sia la rendita Inail sia l’equo indennizzo, è necessario che effettui un’opzione tra una prestazione e l’altra, atteso che non può ovviamente godere di entrambe.

A chi deve essere presentata l’istanza?

L’istanza per il riconoscimento della causa di servizio deve essere presentata all’ente lavorativo di appartenenza o all’ultimo ente di servizio nel caso di pensionati. L’ente poi provvederà ad inoltrarla – unitamente alla documentazione medica – alla commissione medica competente per territorio.

Come si presenta l’istanza?

L’istanza per fare accertare l’eventuale dipendenza da causa di servizio si presenta in carta semplice, con indicazione della natura dell’infermità o lesione ed i fatti di servizio che vi hanno concorso e l’allegazione di tutti i documenti ritenuti utili come documentazione medica, dichiarazioni testimoniali, perizie, verbali ecc.

I termini per la presentazione dell’istanza

La domanda per il riconoscimento della causa di servizio deve essere presentata dal dipendente o dall’avente diritto entro e non oltre 6 mesi dalla data in cui si è verificato l’evento dannoso o da quella in cui ha avuto conoscenza dell’infermità. Tale termine, quindi, deve intendersi perentorio ai fini della liquidazione dell’equo indennizzo.

Malattia professionale e causa di servizio

La malattia professionale è riconosciuta come causa di servizio, quando rientra nell’elenco delle malattie tabellate, ossia, nella lista delle 24 malattie individuate per il settore dell’agricoltura o nella lista delle 85 malattie per il settore industria sancite dal D.P.R. 336/94 e successive modificazioni , ivi comprese la silicosi, la asbestosi e le malattie da raggi X del personale sanitario.

E’ altresì riconosciuta la causa di servizio, se la malattia professionale Inail rientra nella lista malattie non tabellate, per le quali il lavoratore deve dimostrare la causa ed effetto dell’insorgere della malattia con l’attività lavorativa.

Dunque, la malattia professionale Inail è riconosciuta come causa di servizio:

  • quando rientra nell’elenco delle malattie cosiddette “tabellate”, ossia presenti in una apposita lista per la quale il lavoratore non ha bisogno di dimostrare il nesso causale tra la malattia e l’attività svolta;
  • quando la malattia non è tabellata: in tal caso, però, spetta, al lavoratore dimostrare la causa-effetto dell’insorgere della malattia con l’attività lavorativa.

Le malattie professionali riconosciute dall’Inail, dunque, si distinguono in tabellate e non tabellate.

Le malattie professionali tabellate sono quelle indicate nelle due tabelle (una per l’industria e una per l’agricoltura) previste dalla legge. Si tratta di un elenco di 24  malattie individuate per il settore dell’agricoltura e di 85 malattie per il settore dell’industria. Queste patologie devono essere provocate da lavorazioni indicate nelle stesse tabelle e denunciate entro un determinato periodo dalla cessazione dell’attività rischiosa (cosiddetto periodo massimo di indennizzabilità).

Malattia professionale: quando viene riconosciuta

Le malattie indicate nelle tabelle (vale a dire, le malattie tabellate) sono più facilmente riconosciute al lavoratore: in presenza di una di queste patologie, infatti, il lavoratore è sollevato dall’onere di dimostrare l’origine professionale della malattia. Egli deve solamente provare di svolgere o di aver svolto un lavoro presente nelle tabelle (o comunque l’esposizione a un rischio ambientale provocato da quella lavorazione), l’esistenza della malattia anch’essa tabellata e l’avvenuta denuncia nel termine massimo di indennizzabilità; in presenza di queste condizioni, si presume per legge che quella malattia sia di origine professionale. Questa presunzione è superabile soltanto con la prova, posta a carico dell’Inail, che la malattia è stata determinata da cause extraprofessionali e non dal lavoro.

A seguito di una importante pronuncia della Corte Costituzionale [3], nel nostro ordinamento sono state introdotte anche le malattie non tabellate. Queste ultime sono tutte quelle non presenti nell’elenco allegato alla legge, per le quali il lavoratore può ugualmente ottenere la prestazione previdenziale purché dimostri che la patologia di cui è portatore, pur non ricorrendo le condizioni previste nelle tabelle, è comunque di origine professionale.

Malattie professionali Inail: tutte quelle riconosciute

Ciò chiarito, vediamo quali sono secondo la legge [3] le malattie tabellate, cioè quelle esplicitamente riconosciute ai fini del riconoscimento dell’indennità Inail. Le tabelle riportano, oltre alla malattia e alla lavorazione, anche il periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione dal lavoro.

Malattie professionali nell’industria

1) malattie causate da antimonio, leghe e composti: a) anemia emolitica b) pneumoconiosi non sclerogena c) dermatite irritativa da contatto d) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad antimonio, leghe e composti;

2) malattie causate da arsenico, leghe e composti: a) anemia emolitica b) polineuropatia periferica c) dermopatie: cheratosi palmo plantare, ulcere, melanoderma d) epatopatia cronica e) carcinoma del polmone f) epitelioma cutaneo g) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad arsenico, leghe e composti;

3) malattie causate da berillio, leghe e composti: a) granulomatosi polmonare (berilliosi) b) dermatite allergica da contatto c) granulomi cutanei d) carcinoma del polmone e) altre malattie causate dalla esposizione professionale a berillio, leghe e composti;

4) malattie causate da cadmio, leghe e composti: a) broncopneumopatia cronica ostruttiva b) nefropatia tubulare c) osteomalacia d) carcinoma del polmone e) altre malattie causate dalla esposizione professionale a cadmio, leghe e composti;

5) malattie causate da cromo, leghe e composti: a) ulcere e perforazioni del setto nasale b) dermatite ulcerativa c) dermatite allergica da contatto d) asma bronchiale e) carcinoma del polmone f) carcinoma dei seni paranasali g) carcinoma delle cavità nasali h) altre malattie causate dalla esposizione professionale a cromo, leghe e composti;

6) malattie causate da manganese, leghe e composti: a) parkinsonismo manganico b) psicosindrome organica c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a manganese, leghe e composti;

7) malattie causate da mercurio, amalgame e composti: a) sindrome cerebellare-extrapiramidale (tremore, atassia, diplopia) b) encefalopatia tossica c) polineuropatia periferica d) nefropatia e) gengivostomatite f) altre malattie causate dalla esposizione professionale a mercurio, amalgame e composti;

8) malattie causate da nichel, leghe e composti: a) dermatite allergica da contatto b) asma bronchiale (c) carcinoma del polmone d) carcinoma delle cavità nasali (e) carcinoma dei seni paranasali f) altre malattie causate dalla esposizione professionale a nichel, leghe e composti;

9) malattie causate da osmio, leghe e composti: a) dermatite irritativa da contatto (b) cheratocongiuntivite c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a osmio, leghe composti;

10) malattie causate da piombo, leghe e composti: a) neuropatia periferica b) encefalopatia tossica c) nefropatia d) anemia saturnina e) colica saturnina f) altre malattie causate dalla esposizione professionale a piombo, leghe e composti;

11) malattie causate da piombo tetraetile e tetrametile: a) encefalopatia tossica b) altre malattie causate dalla esposizione professionale a piombo tetraetile e tetrametile;

12) malattie causate da selenio, leghe e composti: a) dermatite irritativa da contatto b) encefalopatia tossica c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a selenio, leghe e composti;

13) malattie causate da stagno, leghe e composti: a) stannosi b) dermatite irritativa da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a stagno, leghe e composti;

14) malattie causate da tallio, leghe e composti: a) neuropatia periferica b) alopecia c) nefropatia d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a tallio, leghe e composti;

15) malattie causate da uranio e composti (effetti non radioattivi): a) nefropatia tubulare b) altre malattie causate dalla esposizione professionale a uranio e composti (effetti non radioattivi);

16) malattie causate da vanadio, leghe e composti: a) asma bronchiale b) dermatite allergica da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a vanadio, leghe e composti;

17) malattie causate da zinco, leghe e composti: a) pneumoconiosi benigna b) altre malattie causate dalla esposizione professionale a zinco, leghe e composti;

18) malattie causate da bromo e suoi composti inorganici: a) tracheobronchite b) dermatite irritativa da contatto c) acne d) bromismo e) altre malattie causate dalla esposizione professionale a bromo e suoi composti inorganici;

19) malattie causate da cloro e suoi composti inorganici: a) tracheobronchite b) dermatite irritativa da contatto c) acne (d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a cloro e suoi composti inorganici;

20) malattie causate da iodio e suoi composti inorganici: a) tracheobronchite b) dermatite irritativa da contatto c) acne d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a iodio e suoi composti inorganici;

21) malattie causate da fluoro e suoi composti inorganici: a) tracheobronchite b) dermatite irritativa da contatto c) osteofluorosi d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a fluoro e suoi composti inorganici;

22) malattie causate da ossido di carbonio: a) ossicarbonismo;

23) malattie causate da cloruro di carbonile o fosgene: a) edema polmonare tardivo b) dermatite irritativa da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a cloruro di carbonile o fosgene;

24) malattie causate da composti inorganici del fosforo: a) necrosi del mascellare b) alveoliti del mascellare c) epatopatia tossica d) dermatite irritativa da contatto e) altre malattie causate dalla esposizione professionale a composti inorganici del fosforo;

25) malattie causate da composti organici del fosforo: A) polineuropatia B) altre malattie causate dalla esposizione professionale a composti organici del fosforo;

26) malattie causate da acido solforico: a) blefarocongiuntivite b) erosioni dentarie c) broncopneumopatia cronica ostruttiva d) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad acido solforico;

27) malattie causate da solfuro di carbonio: a) encefalopatia tossica b) polineuropatia c) vasculopatia coronarica d) vasculopatia cerebrale e) vasculopatia arti inferiori f) nefroangiosclerosi g) vasculopatia retinica h) altre malattie causate dalla esposizione professionale a solfuro di carbonio;

28) malattie causate da idrogeno solforato: a) tracheobronchite b) congiuntivite c) sindrome neuroasteniforme con amnesia d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a idrogeno solforato;

29) malattie causate da n-esano e altri idrocarburi alifatici lineari e ciclici a) polineuropatia periferica b) encefalopatia tossica c) dermatite irritativa da contatto d) tumori del sistema emolinfopoietico e) altre malattie causate dalla esposizione professionale a n-esano e altri idrocarburi alifatici lineari e ciclici;

30) malattie causate da etere di petrolio: a) encefalopatia tossica b) dermatite irritativa da contatto c) nefropatia d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a etere di petrolio;

31) malattie causate da acqua ragia minerale (white spirit): a) encefalopatia tossica b) dermatite irritativa da contatto c) nefropatia d) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad acqua ragia minerale;

32) malattie causate da idrocarburi aromatici mononucleari: a) sindrome emocitopenica b) leucemia mieloide c) encefalopatia tossica d) dermatite irritativa da contatto e) altre malattie causate dalla esposizione professionale a idrocarburi aromatici mononucleari;

33) malattie causate dalla esposizione a idrocarburi policiclici aromatici: a) tumore del polmone b) epitelioma cutaneo c) tumore della vescica d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a idrocarburi policiclici aromatici;

34) malattie causate dal cloruro di vinile: a) acroosteolisi falangi ungueali delle mani e dei piedi b) sindrome raynaud-simile delle mani e dei piedi c) epatopatia fibrotica d) angiosarcoma epatico e) altre malattie causate dalla esposizione professionale a cloruro di vinile;

35) malattie causate da derivati alogenati e/o nitrici degli idrocarburi alifatici (escluso il cloruro di vinile) a) encefalopatia tossica b) dermatite irritativa da contatto c) epatopatia tossica d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a derivati alogenati e/o nitrici degli idrocarburi alifatici;

36) malattie causate da derivati alogenati e/o nitrici degli idrocarburi aromatici: a) encefalopatia tossica b) dermatite allergica da contatto c) emopatia da metaemoglobinemia d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a derivati alogenati e/o nitrici degli idrocarburi aromatici;

37) malattie causate da terpeni: a) asma bronchiale b) dermatite allergica da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a terpeni;

38) malattie causate da amine alifatiche e derivati: a) dermatite irritativa da contatto b) dermatite allergica da contatto c) asma bronchiale d) lesioni corneali e) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad amine alifatiche e derivati;

39) malattie causate da amine aromatiche e derivati: a) emopatia da metaemoglobinemia b) dermatite allergica da contatto c) asma bronchiale d) tumori della vescica e) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad amine aromatiche e derivati;

40) malattie causate da ammidi: a) dermatite irritativa da contatto b) neuropatia periferica c) epatopatia tossica d) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad ammidi;

41) malattie causate da acido cianidrico, cianuri, nitrili, isocianati: a) asma bronchiale b) dermatite irritativa da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad acido cianidrico, cianuri, nitrili, isocianati;

42) malattie causate da chetoni e derivati alogenati: a) encefalopatia tossica (g92) 3 anni b) dermatite irritativa da contatto c) polineuropatia periferica d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a chetoni e derivati alogenati;

43) malattie causate da aldeidi e derivati: a) tumori del nasofaringe b) dermatite allergica da contatto c)dermatite irritativa da contatto d) tracheobronchite e)asma bronchiale f) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad aldeidi e derivati;

44) malattie causate da chinoni e derivati a) dermatite allergica da contatto b) cheratite c) leucodermia (vitiligo) d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a chinoni e derivati;

45) malattie causate da alcoli, tioli e derivati alifatici e aromatici a) neurite ottica b) dermatite irritativa da contatto c) dermatite allergica da contatto d) encefalopatia tossica e) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad alcoli, tioli e derivati alifatici e aromatici;

46) malattie neoplastiche causate dalla esposizione per la produzione di alcol isopropilico: a) tumori delle cavità nasali b) tumori dei seni paranasali;

47) malattie causate da eteri e loro derivati: a) encefalopatia tossica b) tumori del polmone c) tumori del sistema emolinfopoietico d) altre malattie causate dall’esposizione professionale a eteri e loro derivati;

48) malattie causate da acido carbammico, acido tiocarbammico, carbammati, tiocarbammati: a) dermatite irritativa da contatto b) dermatite allergica da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad acido carbammico, tiocarbammico, carbammati, tiocarbammati;

49) malattie causate da esteri organici e derivati: a) encefalopatia tossica b) asma bronchiale c) dermatite irritativa da contatto d) dermatite allergica da contatto e) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad esteri organici e derivati;

50) malattie causate da esteri organici dell’acido nitrico: a) crisi anginose b) cefalea vascolare c) dermatite allergica da contatto d) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad esteri organici dell’ acido nitrico;

51) asma bronchiale con le sue conseguenze dirette causato dai seguenti agenti non compresi in altre voci: a) Polveri e farine di cereali b) Semi di soia, ricino, caffè verde, carrube c) Polveri di legno d) Enzimi e) Lattice Produzione ed utilizzo di articoli in lattice f) Gomma Arabica g) Derivati animali: dermici (forfora, peli, piume), liquidi biologici (sangue e urine), escrementi h) Acari (delle derrate e del pollame) i) Miceti l) Prepolimeri, Oligomeri, catalizzatori della polimerizzazione di resine sintetiche m) Metalli (platino, cobalto, palladio) n) Colofonia o) Persolfati p) Farmaci: esposizione a farmaci (compresi i principi attivi e gli intermedi) ad azione allergizzante nell’industria farmaceutica e nelle attività sanitarie e veterinarie. q) Anidridi (ftalica, maleica, trimellitica);

52) alveolite allergica estrinseca con o senza evoluzione fibrotica causata da: a) Actinomiceti termofili b) Miceti (aspergilli, penicilli, altri) c) Derivati proteici animali; d) Altri agenti di natura chimica e vegetale che possono causare la alveolite allergica estrinseca;

53) antracosi;

54) baritosi;

55) siderosi;

56) pneumoconiosi da polveri di pietra pomice (liparosi);

57) malattie da asbesto (esclusa l’asbestosi): a) placche e ispessimenti pleurici con o senza atelettasia rotonda b) mesotelioma pleurico c) mesotelioma pericardico d) mesotelioma peritoneale e) mesotelioma della tunica vaginale e del testicolo f) carcinoma polmonare;

58) malattie da erionite: a) placche e ispessimenti pleurici b) mesotelioma pleurico c) mesotelioma peritoneale;

59) pneumoconiosi da talco (talcosi);

60) pneumoconiosi da mica;

61) pneumoconiosi da caolino;

62) pneumoconiosi da polveri di silicati del tipo argille;

63) malattie causate da polveri e fumi di alluminio: a) fibrosi polmonare da polveri di alluminio b) pneumoconiosi benigna (alluminosi);

64) malattie causate da metalli duri (carburi metallici sinterizzati) a) fibrosi polmonare;

65) bissinosi;

66) broncopneumopatia cronica ostruttiva;

67) malattie neoplastiche causate da polveri di legno duro: a) tumori delle cavità nasali b) tumori dei seni paranasali;

68) malattie neoplastiche causate da polveri di cuoio: a) tumori delle cavità nasali b) tumori dei seni paranasali;

69) dermatite allergica da contatto causata da agenti non compresi in altre voci;

70) dermatite irritativa da contatto causata da agenti non compresi in altre voci;

71) dermatite follicolare da olii minerali;

72) cloracne;

73) dermatite irritativa o mista da fibre di vetro;

74) dermatite irritativa o mista da malta cementizia e calcestruzzo;

75) ipoacusia da rumore;

76) malattie causate da vibrazioni meccaniche trasmesse al sistema mano braccio: a) sindrome di raynaud secondaria (dita, mani) b) osteoartropatie (polso, gomito, spalla) c) neuropatie periferiche (n. mediano e ulnare);

77) ernia discale lombare;

78) malattie da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore: a) tendinite del sovraspinoso b) tendinite del capolungo bicipite c) tendinite calcifica (morbo di duplay) d) borsite e) epicondilite f) epitrocleite g) borsite olecranica h) tendiniti e peritendiniti flessori/estensori (polso-dita) i) sindrome di de quervain l) sindrome del tunnel carpale;

79) malattie da sovraccarico biomeccanico del ginocchio: a) borsite b) tendinopatia del quadricipite femorale c) meniscopatia degenerativa;

80) malattie causate da lavori subacquei ed in camere iperbariche: a) otopatie barotraumatiche b) sinusopatie barotraumatiche c) osteoartropatie (malattia dei cassoni, malattia dei palombari) d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a lavori subacquei ed in camere iperbariche;

81) malattie causate da radiazioni ionizzanti: a) radiodermite b) opacità del cristallino c) sindrome emocitopenica d) tumori solidi e) tumori del sistema emolinfopoietico;

82) malattie causate da radiazione laser: a) lesioni retiniche b) lesioni della cornea c) opacità del cristallino d) opacita’ del corpo vitreo e) altre malattie causate dalla esposizione professionale a radiazioni laser;

83) malattie causate dalle radiazioni infrarosse: a) opacita’ del cristallino b) eritema permanente;

84) malattie causate dalle radiazioni u.v. comprese le radiazioni solari: a) cheratosi attiniche b) epiteliomi cutanei delle sedi fotoesposte c) altre malattie causate dalla esposizione professionale alle radiazioni u.v. comprese le radiazioni solari;

85) malattie causate dall’ancylostoma duodenalis: a) anchilostomiasi.

Malattie professionali nell’agricoltura

1) malattie da arsenico e composti: a) carcinoma del polmone b) epiteliomi cutanei c) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad arsenico e composti;

2) malattie causate da composti inorganici del fosforo: a) epatopatia tossica b) dermatite irritativa da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a composti inorganici del fosforo;

3) malattie causate da composti organici del fosforo: a) polineuropatia b) dermatite allergica da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a composti organici del fosforo;

4) malattie causate da derivati alogenati degli idrocarburi alifatici: a) encefalopatia tossica b) dermatite irritativa da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a derivati alogenati degli idrocarburi alifatici;

5) malattie causate da derivati del benzene ed omologhi: a) encefalopatia tossica b) dermatite allergica da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a derivati del benzene ed omologhi;

6) malattie causate da composti del rame: a) pneumopatia granulomatosa b) epatopatia granulomatosa c) dermatite irritativa da contatto d) dermatite allergica da contatto e) altre malattie causate dalla esposizione professionale a composti del rame;

7) malattie causate da derivati dell’acido carbammico e tiocarbammico: a) sindrome parkinsoniana b) dermatite allergica da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale all’acido carbammico e tiocarbammico;

8) malattie causate da composti organici dello stagno: a) encefalopatia tossica b) epatopatia granulomatosa c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a composti organici dello stagno;

9) malattie causate da derivati dell’acido ftalico e ftalimide: a) dermatite irritativa da contatto b) dermatite allergica da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale a derivati dell’acido ftalico e ftalimide;

10) malattie causate da derivati del dipiridile: a) fibrosi polmonare b) dermatite allergica da contatto c) nefropatia tossica d) altre malattie causate dalla esposizione professionale a derivati del dipiridile;

11) malattie da formaldeide: a) asma bronchiale allergico b) dermatite allergica da contatto;

12) malattie causate da zolfo e anidride solforosa: a) broncopneumopatia cronica ostruttiva b) altre malattie causate dalla esposizione professionale a zolfo e anidride solforosa;

13) malattie causate da olii minerali: a) dermatite follicolare b) dermatite allergica da contatto c) altre malattie causate dalla esposizione professionale ad olii minerali;

14) dermatite allergica da contatto causata da: a) derivati degli arilsolfoni Lavorazioni che espongono ad arilsolfoni. b) derivati delle diazine e delle triazine c) composti azotati d) cianocomposti Lavorazioni che espongono a cianocomposti. e) chinoni Lavorazioni che espongono a chinoni. f) additivi per mangimi: antibiotici, sulfamidici, antielmintici g) conservanti, stabilizzanti ed emulsionanti per mangimi h) cera d’api, propoli. i) derivati di piante e fiori (primula, crisantemi, gerani, tulipani) l) composti organici di origine vegetale (piretroidi, rotenone, benzoato di benzile);

15) dermatite irritativa da contatto causata da: a) polisolfuro di calcio o di sodio b) derivati clorurati dell’acido benzoico c) composti azotati;

16) cloracne causata da: a) derivati clorurati del fenolo e omologhi b) derivati clorurati dei composti ammidici c) fenossi derivati;

17) asma bronchiale causato da: a) Polveri di granaglie b) Semi di cotone, lino, soia, ricino, girasole c) Pollini da coltivazioni di graminacee, oleacee composite (girasole) d) Spore fungine (alternaria, cladosporium, aspergilli, penicilli) e) Acari (del pollame e delle derrate) f) Derivati dermici (forfora, peli, piume), deiezioni animali;

18) alveoliti allergiche estrinseche con o senza evoluzione fibrotica causate da: a) spore di actinomiceti termofili b) miceti (aspergilli, penicilli, altri) c) derivati proteici (aviari, suini, bovini);

19) malattie causate da radiazioni solari: a) cheratosi attiniche b) epiteliomi cutanei delle sedi fotoesposte c) altre malattie causate dalla esposizione professionale alle radiazioni solari;

20) ipoacusia da rumore;

21) malattie causate da vibrazioni meccaniche trasmesse al sistema mano braccio: a) sindrome di raynaud secondaria b) osteoartropatie del polso, del gomito, della spalla c) neuropatie periferiche del nervo mediano e ulnare;

22) ernia discale lombare;

23) malattie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori: a) tendinite della spalla, del gomito, del polso, della mano b) sindrome del tunnel carpale c) altre malattie da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori;

24) malattie cusate dall’ancylostoma duodenalis: a) anchilostomiasi.

Malattie professionali riconosciute dall’Inail: silicosi e asbestosi

La silicosi e l’asbestosi, malattie gravi e irreversibili dell’apparato respiratorio, sono disciplinate da una normativa ad hoc. Queste malattie devono essere contratte nell’esercizio delle lavorazioni indicate dalla legge. A differenza di quanto disposto per le altre malattie professionali, non è richiesto che queste patologie siano contratte a causa delle lavorazioni esercitate in quanto si tratta di malattie tipiche delle lavorazioni stesse.

Non è previsto, per la denuncia, un termine massimo di indennizzabilità dalla data di cessazione dell’attività rischiosa.


note

[1] DPR n. 1092/1973 e D.L. n. 201 del 06.12.2011 conv. in L. n. 214 del 22.12.2011.

[2] DPR n. 461/2001.

[3] DPR n. 834/981.


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