Tempi duri per la libera professione: avvocati e architetti non guadagnano più come prima


Un calo di fatturato di circa il 20,4%: tra i professionisti più penalizzati dalla crisi economica ci sono gli avvocati.
Tempi duri per la libera professione.
Le stime dell’Adepp confermano il trend negativo: i redditi dei professionisti sono scesi anche nel 2012. Le cause principali sono la crisi economica e il conseguente blocco dei pagamenti delle parcelle. I più penalizzati sono in assoluto gli avvocati il cui imponibile previdenziale è calato del 6,4% rispetto al 2011. Seguono gli architetti (-6,1%). Gli avvocati, oltre a risentire della crisi economica, pagano anche i continui aumenti del contributo unificato.
Traducendo le stime in valori assoluti si registra una perdita di tremila euro all’anno per i legali, con gli imponibili che in media sono calati da 47.561 euro nel 2011 a 44.529 euro nel 2012.
In controtendenza ci sono, invece, gli infermieri e gli agrotecnici.
Negli ultimi cinque anni, gli avvocati hanno visto ridurre gli imponibili previdenziali in media del 20,4%.
Meno forte l’impatto della crisi su commercialisti e ragionieri, ma pesa il ritardo negli incassi.
Le casse previdenziali si interrogano su come arricchire le prestazioni di assistenza per gli iscritti. Per aiutare i giovani la Cassa dei commercialisti ha deciso di destinare parte del contributo integrativo ai montanti individuali con un meccanismo che premia i nuovi iscritti.