Regime forfettario partite iva, cedolare secca locazioni commerciali, aliquota fissa per pensionati che rientrano e per lezioni private: tutte le nuove flat tax
La Costituzione italiana impone a tutti i cittadini di pagare le tasse, ovviamente se possessori di un reddito. Nello specifico, il testo dice che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il testo, però, non si limita a imporre l’obbligo: la Costituzione ha anche cura di specificare il principio a cui il sistema di tassazione deve ispirarsi. Vi è infatti scritto che le tasse devono adeguarsi al criterio di progressività. Cosa significa? Te lo spiego in maniera molto semplice: le tasse non sono uguali per tutti, ma sono più elevate per chi guadagna di più. In sostanza, la percentuale del prelievo fiscale non è sempre la medesima, ma aumenta con l’aumentare del reddito: se lo Stato chiede il venti per cento a chi guadagna diecimila euro all’anno, non chiederà la stessa percentuale a chi invece ne guadagna ventimila, ma una percentuale più alta. Questo significa il principio di progressività: imposte progressivamente più alte per chi possiede di più. Negli ultimi anni questo regime di tassazione sta subendo numerose deroghe attraverso l’introduzione delle flat tax. Di cosa si tratta? La flat tax è tipica di un sistema fiscale non progressivo, che applica cioè un’aliquota fissa a tutti. In questi casi il reddito viene utilizzato come una soglia, al di sotto della quale la tassazione non può essere applicata: si tratta della famosa no tax area. A partire dal 2019 in Italia troveranno applicazione diverse flat tax, non soltanto per i professionisti, ma anche per altre categorie. Vediamo allora tutte le flat tax 2019.
Indice
Flat tax per partite iva
La prima flat tax 2019 riguarda le partite iva, cioè i professionisti. Per dare respiro ad una categoria spesso dimenticata, si è pensato di estendere il regime forfettario già esistente anche a chi guadagna di più. In sostanza, quindi, non è cambiata la flat tax in sé per sé, cioè l’aliquota fissa che verrà applicata, bensì la soglia di reddito, che viene aumentata fino a raggiungere un reddito annuo pari a 65mila euro. L’aliquota applicata, cioè la flat tax vera e propria, resta fissa al 15%.
La nuova flat tax 2019 pe le partite iva inciderà, tra le altre, sulle seguenti attività: commercio al dettaglio e all’ingrosso; attività professionali e intellettuali; commercio (anche ambulante) di alimenti e bevande; commercio ambulante non alimentare; servizi di alloggio e ristorazione; attività immobiliari. Ti faccio un esempio: il regime forfettario di cui godevano gli avvocati (e tutti i professionisti intellettuali) prevedeva quale limite di reddito 30mila euro; dal 2019, tale soglia verrà elevata a 65mila euro.
Flat tax per locazione negozi commerciali
Nel 2019 la flat tax esordirà anche nell’ambito delle locazioni ad uso commerciale, cioè per gli immobili concessi in affitto per ospitare un esercizio commerciale. Dal 2019 verrà estesa la cedolare secca (la flat tax, in buona sostanza) anche ai negozi fittati a canone di mercato.
Tutte le persone fisiche proprietarie di immobili adibiti ad uso commerciale, purché di superficie non superiore a 600 mq, potranno assoggettare i canoni di locazione percepiti a un’imposta con aliquota fissa ordinaria del 21 per cento.
La scelta tra cedolare secca e regime Irpef dovrà riguardare solo i nuovi contratti stipulati nel 2019 per immobili:
- i cui contratti di locazione in essere scadranno naturalmente il prossimo anno, oppure che siano scaduti dopo il 15 ottobre 2018, oppure siano stati interrotti anticipatamente dopo il 15 ottobre e siano affittati a locatari diversi dai precedenti;
- che risultano sfitti, anche a causa dell’interruzione anticipata di precedenti contratti avvenuta entro il 15 ottobre 2018.
Flat tax pensionati
Dal 2019 ci sarà una nuova flat tax che verrà applicata esclusivamente ai pensionati residenti all’estero che decideranno di trasferirsi nel mezzogiorno d’Italia. Per favorire il rientro dei migliaia di pensionati che sono fuggiti all’estero per sottrarsi alla pesante tassazione italiana, dal 2019 verrà applicata una flat tax al 7% per i pensionati residenti all’estero da almeno cinque anni che scelgano di venire, o tornare, nei piccoli Paesi sotto i 20mila abitanti di Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia. Le entrate sono destinate all’istituzione di poli universitari tecnico scientifici nel Mezzogiorno.
Flat tax per lezioni private
Accanto alle flat tax 2019 appena enunciate, ce ne sono altre minori: tra queste rientra la flat tax al 15% prevista per le lezioni private e le ripetizioni impartite dai docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado. L’obiettivo è quello di fornire un regime fiscale agevolato ai tanti professori che fanno doposcuola al termine delle lezioni, permettendo così l’emersione del lavoro in nero. La flat tax si applica solamente ai docenti.
Altre flat tax 2019
Tra le altre flat tax che si applicheranno nel 2019 rientrano anche:
- la nuova tassa fissa di 100 euro che prende il posto di Irpef e addizionali per chi svolge in modo occasionale la raccolta di «prodotti selvatici non legnosi», tra i quali funghi e tartufi, senza però superare i 7mila euro annui di corrispettivi;
- le aliquote fisse (10% per terreni e partecipazioni non qualificate, 11% per le partecipazioni qualificate) per la rivalutazione di quote e terreni detenuti al 1° gennaio 2019. Le plusvalenze realizzate a partire dal 2019 verranno assoggettate ad un’imposta sostitutiva del 26%.
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