Bonus bebè: il nuovo emendamento alla manovra 2018 prevede un taglio all’assegno di natalità
Le voci relative al mancato rinnovo del bonus bebè per il 2018 si sono rilevate infondate, come abbiamo avuto modo di vedere in Bonus bebè: prorogato anche per il 2018. Ciononostante, un recentissimo emendamento alla manovra finanziaria 2018 prevede una sua riduzione a partire dal 2019. Vediamo quali sono i cambiamenti apportati all’erogazione del bonus bebè.
Indice
Bonus bebè: cos’è e cosa cambia
Il cosiddetto “bonus bebè” (chiamato anche assegno di natalità) è un assegno mensile destinato, allo stato attuale, alle famiglie con un figlio nato, adottato o in affido preadottivo tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 [1]. La legge di Bilancio 2018 ha previsto una proroga del bonus in questione, con la conseguenza che potranno usufruirne anche le famiglie con un figlio nato, adottato o dato in affido preadottivo dopo il 1° gennaio 2018. La somma viene attualmente corrisposta fino al terzo anno di vita del bambino o al terzo anno dall’ingresso in famiglia del figlio adottato o dato in affido preadottivo. La situazione subirà una variazione a partire dal 2019: un emendamento alla manovra finanziaria 2018, infatti, stabilisce che l’assegno verrà versato solamente fino al primo anno di età o dell’ingresso in famiglia del figlio adottato o dato in affido preadottivo e non più fino al terzo anno.
Bonus bebè: quali sono i requisiti Isee?
Nessuna modifica riguardo ai requisiti Isee. Potranno, pertanto, beneficiare del bonus tutte le famiglie con un figlio la cui età non sia superiore a un anno, il cui reddito Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità non sia superiore a 25 mila euro.
Bonus bebè: la riduzione del suo ammontare
Attualmente la misura dell’assegno dipende dall’Isee del nucleo familiare:
- 1. 920 euro l’anno con Isee non superiore a 7.000 euro annui. L’assegno viene corrisposto nella misura di 160 euro al mese per 12 mesi.
- 960 euro l’anno con Isee superiore a 7.000 euro annui e non superiore a 25mila euro annui. L’assegno viene corrisposto nella misura di 80 euro al mese per 12 mesi.
L’emendamento alla manovra finanziaria 2018 dimezza l’ammontare dell’assegno a partire dal 2019. L’assegno che sarà corrisposto fino al primo anno di età o dell’ingresso in famiglia del figlio adottato o dato in affido preadottivo sarà di 40 euro al mese, per un massimo di 480 euro annui, per le famiglie fino a 25mila euro di reddito.
Bonus bebè: rinvio
Si rinvia all’articolo Bonus bebè: prorogato anche per il 2018, per trovare una risposta alle seguenti domande:
- Come viene effettuato il pagamento?
- A partire da quale data spetta l’assegno?
- Cosa avviene se l’assegno non può essere corrisposto al genitore richiedente?
- Cosa avviene in caso di decesso del genitore richiedente?
- Quando va presentata la domanda?
- Come si presenta la domanda?
note
[1] Il bonus bebè è stato istituito dall’art. 1, commi 125-129, legge 23 dicembre 2014, n. 190, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità per l’anno 2015), mentre con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2015 sono state adottate le relative disposizioni attuative.
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