Incidente stradale con morto: cosa fare


Come comportarsi sul luogo del sinistro per raccogliere le prove necessarie ad ottenere il risarcimento del danno da perdita parentale.
Sapresti come comportarti nella malaugurata ipotesi che tu resti coinvolto in un incidente stradale con morto? Sicuramente, una situazione così drammatica non è semplice né immediato recuperare la lucidità. Tuttavia, è importante tentare il più possibile di non farsi prendere dal panico per non commettere degli errori in grado di compromettere le indagini sulla dinamica del sinistro.
Può essere che oltre alla persona o alle persone decedute ci siano altre che hanno bisogno di aiuto perché gravemente ferite. In questo caso, come ti devi comportare? Come puoi prestare soccorso senza creare ulteriori danni? Bisogna tener presente, infatti, che è tanto importante sapere cosa fare in caso di incidente stradale con morto come sapere cosa non si deve mai fare, come ad esempio spostare uno dei mezzi coinvolti.
Nel caso dell’incidente stradale con morto, ci sono alcune pratiche che vanno espletate con l’autorità di Polizia, come le dichiarazioni da rilasciare per aiutare a ricostruire quanto è successo o accertamenti sanitari per verificare l’eventuale guida in stato di ebbrezza o sotto sostanze stupefacenti. Viene disposto il sequestro dei mezzi coinvolti, così com’è probabile che il magistrato inquirente decida di chiedere l’esame autoptico sulla vittima o sulle vittime del sinistro.
Se la persona deceduta è un tuo parente che viaggiava con te, cosa devi fare per chiedere e, eventualmente, ottenere il risarcimento? Si deve muovere l’assicurazione o devi interessartene tu dando un mandato ad un avvocato?
Vediamo cosa fare (e cosa non fare) in caso di incidente stradale con morto e quali sono quelle pratiche richieste da Polizia ed autorità giudiziaria e come chiedere il risarcimento per il decesso di una persona cara a causa di un sinistro.
Indice
Incidente con morto: cosa fare sul posto?
Se rimani coinvolto in un incidente stradale con morto o ti trovi davanti un sinistro grave mentre passi con la tua auto e ti fermi per prestare soccorso, la prima cosa da tener presente è quello che non devi fare, cioè toccare alcunché. Pure se ci sono dei feriti, è meglio che non ti avventuri ad assisterli, a meno che tu non abbia delle competenze mediche e sappia come devi muoverli e che cosa devi fare.
Altra cosa da non fare, specialmente quando c’è un incidente stradale con morto, è spostare i mezzi coinvolti nel sinistro. Anche se ti sembra che possano essere pericolosi per chi sopraggiunge in quel punto della strada: piuttosto metti il triangolo alla dovuta distanza per avvertire gli altri automobilisti. E, soprattutto, chiama un numero di soccorso: ambulanza, Polizia, Carabinieri. Ricorda che quella telefonata assolve il tuo compito di prestare obbligatoriamente soccorso in caso di incidente.
Lo stesso vale nel caso in cui resti attivamente coinvolto nell’incidente, cioè che la sua sia una delle auto interessate dal sinistro. Non spostarla, non cercare di muoverla: comprometterebbe le indagini successive e renderebbe più difficile stabilire veramente come sono andate le cose e chi ha la responsabilità dell’incidente. Piuttosto, se te tue condizioni lo consentono, scatta delle foto delle macchine e raccogli le generalità degli eventuali testimoni. Ricorda che se una persona fa finta di non avere visto nulla e se ne va rifiutando di riferire quello che ha visto insieme alle proprie generalità, può essere accusato di favoreggiamento.
Sarai tenuto a metterti a disposizione delle forze dell’ordine per rispondere ad ogni domanda ti venga posta sulla dinamica dei fatti. Ricorda che ciò che dirai a Polizia o Carabinieri ha il valore di prova. Quindi se a causa dell’incidente o dello shock per il decesso di una persona davanti ai vostri occhi ha provocato in te uno stato confusionale, meglio farlo presente chiedendo agli agenti di prestare dichiarazione in un secondo momento.
Incidente con morto: se la vittima è un parente
Nella maggior parte dei casi, quando avviene un incidente stradale con morto, l’autorità giudiziaria dispone l’autopsia per stabilire le cause del decesso e vedere quale tipo di nesso esiste tra la morte della persona e l’incidente vero e proprio.
Prima dell’autopsia, una persona della tua famiglia verrà chiamata a riconoscere il corpo. Una volta che il giudice ha disposto l’esame autoptico, hai la facoltà di nominare un medico legale di tua fiducia affinché assista all’autopsia e/o agli ulteriori esami ed accertamenti irripetibili. Questo aiuterà ad evitare che la controparte possa alterare a suo favore il risultato del lavoro del patologo.
Incidente con morto: che succede con la mia auto?
Se la tua auto finisce coinvolta in un incidente stradale con morto, è molto probabile che l’autorità disponga il suo sequestro insieme a quello degli altri mezzi interessati dal sinistro. Solo quando ti verrà restituita, potrai pensare a ripararla o a rottamarla, nel caso in cui non convenga rimetterla a posto.
Attenzione, però: puoi riparare o rottamare la tua auto solo dopo 5 giorni dalla data in cui la compagnia di assicurazioni è stata invitata con raccomandata a/r o a mezzo Pec (posta elettronica certificata) a fare una perizia del veicolo. Serviranno anche delle foto dei danni ed un preventivo dettagliato del carrozziere ai fini dell’eventuale risarcimento.
Incidente con morto: il danno per i parenti
Chi perde una persona cara in un incidente stradale con morto provocato da altri soggetti o da altre circostanze (come può essere il crollo improvviso di un cavalcavia), può rivendicare un risarcimento per danno da perdita dei rapporti parentali. In pratica, sia la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, sia la Carta di Nizza sui diritti fondamentali nell’Ue, come ribadito più volte dalla Cassazione, sanciscono il diritto alla vita privata e familiare, alla cura e al supporto dei genitori. Princìpi stabiliti anche dalla nostra Costituzione.
Significa, quindi, che esiste il diritto ad un risarcimento per la perdita del rapporto familiare, così come per il danno biologico della vittima, cioè per la vita che ha perso la persona deceduta. Il compenso per la perdita del rapporto parentale varia in base fattori come ad esempio:
- il grado di parentela;
- l’età della vittima e del superstite;
- il fatto che la vittima fosse o meno convivente;
- il numero di componenti della famiglia;
- la componente psicologica dei parenti.
Quanto al grado di parentela per poter rivendicare il risarcimento da perdita di rapporto familiare, la giurisprudenza si è finora espressa favorevole ad un compenso al coniuge (o compagno di coppia di fatto), ai genitori, ai figli, a fratelli e sorelle e, in certi casi, anche ai nonni.
Incidente con morto: le prove per il risarcimento
Quando accade un incidente stradale con morto e si vuole chiedere un risarcimento del danno subìto per la perdita di una persona cara, occorre cominciare a provare almeno tre cose:
- il nesso tra causa ed effetto. Significa che la morte deve essere sopraggiunta per il fatto denunciato, cioè l’incidente provocato da un’altra persona o da un fatto (il crollo del cavalcavia, la buca stradale che ha fatto perdere il controllo dell’auto, ecc.). Nel primo caso occorre provare la manovra azzardata dell’altro conducente oppure il mancato stop sulle strisce pedonali che hanno causato lo scontro o l’investimento. Nel secondo caso, serve una prova della mancata manutenzione delle infrastrutture o del manto stradale come causa dell’incidente in cui la persona cara ha perso la vita;
- la tua relazione con la persona deceduta. Vuol dire dimostrare il vostro grado di parentela attraverso un documento come il certificato di matrimonio se eravate sposate, il certificato di nascita se si tratta di un figlio, lo stato di famiglia, ecc. Se devi ereditare o sei beneficiario di una polizza, ci sarà bisogno del testamento o della copia della polizza;
- la perdita economica causata dal decesso della vittima dell’incidente. Occorre, in questo caso, dimostrare che la persona che ha perso la vita nel sinistro si occupava del mantenimento della famiglia in toto o in parte. Per questo, servirebbe ad esempio una dichiarazione dei redditi in grado di testimoniare il peso del guadagno della vittima sul bilancio familiare. È quello che si chiama danno da lucro cessante.
Incidente con morto: come chiedere il risarcimento
In caso di incidente stradale con morto conviene sempre affidarsi ad un bravo avvocato se si vuole ottenere il risarcimento del danno per la perdita di un parente. Il professionista farà le opportune indagini e raccoglierà tutti gli elementi possibili per evitare il più che probabile ostruzionismo della controparte.
È probabile che la compagnia di assicurazioni della persona che ha causato l’incidente ti faccia un’offerta per chiudere il caso quanto prima nel modo più indolore possibile. Sarà soprattutto il tuo avvocato a valutare se si tratta di un’offerta accettabile o se conviene respingerla e affrontare la causa in tribunale. In quest’ultimo caso, gli assicuratori alzano di solito la cifra per tentare un accordo che eviti la condanna con uno sborso maggiore. Anche in questo caso, sarà il tuo avvocato a consigliarti se accettare o andare fino in fondo.
Ad ogni modo, è importante segnalare che in caso di incidente stradale con morto la giustizia agisce in automatico. Vuol dire che il procedimento scatta anche senza querela della parte lesa.
Il legale viene retribuito solo quando viene riconosciuto il risarcimento: significa che se perde la causa, perde anche i soldi.
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