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Prepensionamento: con quota 100 si perde?

17 Febbraio 2019 | Autore:
Prepensionamento: con quota 100 si perde?
I titolari di isopensione e assegno straordinario perdono la prestazione al perfezionamento dei requisiti per la pensione quota 100?
Chi è titolare di una prestazione di prepensionamento, ad esempio dell’isopensione o dell’assegno straordinario, grazie all’introduzione del nuovo pensionamento con quota 100 può perfezionare i requisiti per la pensione prima del previsto. Nella generalità dei casi, difatti, la maturazione dei requisiti per la pensione con quota 100 può avvenire con anni di anticipo, rispetto alle condizioni previste per la pensione anticipata ordinaria o per la pensione di vecchiaia ordinaria.
L’isopensione e l’assegno straordinario hanno la funzione di sostenere il reddito dei lavoratori in esubero sino alla data di liquidazione della pensione: se la decorrenza della pensione è anticipata per effetto di nuove previsioni di legge, l’interessato perde la prestazione di sostegno prima del tempo?
In altre parole, per quanto riguarda il prepensionamento, chi raggiunge quota 100 lo perde, considerando che matura in anticipo i requisiti per la quiescenza?

Prepensionamento e quota 100: chiarimenti dell’Inps

Chi ha diritto all’isopensione o all’assegno straordinario non perde il trattamento, nonostante la maturazione dei requisiti per la pensione con quota 100. Come disposto nel decreto legge in materia di pensioni [1], e chiarito dall’Inps con una nuova circolare [2], difatti, i beneficiari di un assegno di prepensionamento mantengono il trattamento fino alla maturazione dei requisiti della pensione di vecchiaia ordinaria o della pensione anticipata ordinaria.
Nulla cambia, quindi, in merito alla possibilità di uscire prima dal lavoro beneficiando di un assegno di sostegno al reddito: la prestazione può continuare a essere goduta, nel limite della durata massima già prevista, pari a 7 anni.
Non è così, invece, per quanto riguarda il nuovo prepensionamento cosiddetto quota 94: si tratta di una prestazione, erogata dai fondi di solidarietà bilaterali, che spetta a chi matura i requisiti per la quota 100 entro 3 anni.
In pratica, per ottenere questo trattamento di prepensionamento è sufficiente possedere una quota pari a 94, in quanto bastano 59 anni di età e 35 anni di contributi per uscire dal lavoro. La prestazione, essendo stata dedicata a chi è vicino a perfezionare i requisiti per la quota 100, cessa, logicamente, di essere corrisposta alla maturazione delle condizioni per questa nuova pensione.

Come funziona l’isopensione?

Ricordiamo che l’isopensione, detta anche scivolo pensionistico, è una prestazione istituita dalla Legge Fornero, che consente ai dipendenti di anticipare l’uscita dal lavoro sino a un massimo di 7 anni senza perdere lo stipendio.

L’isopensione non è una pensione anticipata, anche se la prestazione a cui il lavoratore ha diritto è pari all’importo della pensione spettante (esclusi i contributi figurativi che il datore di lavoro si impegna a versare per il periodo di esodo): si tratta, invece, di una prestazione a sostegno del reddito, come la disoccupazione e la mobilità. Oltre all’isopensione, al lavoratore sono anche accreditati i contributi previdenziali spettanti sino alla data di maturazione dei requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia (a seconda del trattamento che il lavoratore può ottenere per primo).

Chi ha diritto all’isopensione?

Possono beneficiare dell’isopensione i lavoratori in esubero che:

  • sono occupati presso aziende che hanno mediamente più di 15 dipendenti, ai quali manchino non più di 7 anni al raggiungimento dei requisiti per la pensione;
  • sono oggetto di un accordo sindacale aziendale (con le organizzazioni comparativamente più rappresentative);
  • concludono un ulteriore accordo con l’impresa, con cui si fornisce il consenso alla cessazione del rapporto (il consenso non è necessario solo in caso di licenziamenti collettivi).

Per essere sicuri del possesso dei requisiti, bisogna richiedere all’Inps (direttamente online o tramite patronato) l’Ecocert, cioè l’estratto conto certificativo: si tratta del documento in cui appaiono tutti i contributi accreditati a favore del lavoratore e gli anni nei quali sono stati effettuati i versamenti contributivi.

Come funziona l’assegno straordinario di prepensionamento?

Per i lavoratori delle imprese che aderiscono ai fondi bilaterali può essere erogato (se previsto dagli accordi di costituzione del fondo) un assegno straordinario per il sostegno al reddito: la prestazione, meglio nota come prepensionamento, è riconosciuta, al pari dell’isopensione, nelle procedure di agevolazione all’esodo dei dipendenti.

Anche in questo caso, dunque, si tratta di una prestazione ottenuta nell’ambito di accordi per l’uscita volontaria degli esuberi: l’assegno straordinario, in particolare, può essere ottenuto dai dipendenti che maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata entro 7 anni.

L’assegno straordinario è pari all’importo della pensione spettante alla data di cessazione del rapporto di lavoro, compresa la quota di pensione calcolata sulla base della contribuzione mancante per il diritto alla pensione di vecchiaia.

Quali lavoratori hanno diritto all’assegno straordinario di prepensionamento?

Come osservato, non tutti i lavoratori hanno diritto all’assegno straordinario di prepensionamento, ma soltanto coloro a cui non mancano più di 7 anni alla pensione.

Non tutte le aziende iscritte presso un fondo di solidarietà, poi, possono far beneficiare ai lavoratori dell’assegno straordinario, in quanto il trattamento è previsto solo per le aziende destinatarie dei fondi di Credito ordinario, Credito cooperativo, Esattoriali, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, imprese assicuratrici, società di assistenza e del Trentino (in particolare del territorio di Trento) coinvolte in processi di ristrutturazione o riorganizzazione aziendale.

Come funziona il nuovo prepensionamento quota 100?

In base alle previsioni del nuovo decreto-legge in materia di pensioni, i fondi di solidarietà bilaterali possono riconoscere un assegno straordinario per il sostegno al reddito ai lavoratori che maturano i requisiti per la pensione quota 100 nei successivi 3 anni.

L’assegno straordinario di prepensionamento quota 100 può essere erogato solo in presenza di contratti collettivi di secondo livello, rispondenti a specifici requisiti. Nel dettaglio, deve trattarsi di contratti collettivi aziendali o territoriali, sottoscritti con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale: negli accordi deve essere stabilito, a garanzia dei livelli di occupazione, il numero di lavoratori da assumere in sostituzione dei lavoratori che beneficiano dell’assegno straordinario.

In sostanza, la misura ha anche lo scopo di salvaguardare i livelli occupazionali, garantendo l’assunzione di nuovi dipendenti al posto di quelli licenziati.


note

[1] DL 4/2019.

[2] Inps Circ. n.10/2019.


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