Un’utile guida per districarsi fra le varie app per vicini di casa che consentono alle persone che abitano nelle immediate vicinanze di conoscersi, interagire e sfruttare le rispettive conoscenze e capacità.
Dopo essere diventati una realtà in diverse nazioni europee, cominciano finalmente a diffondersi anche in Italia le app per vicini di casa. Stiamo parlando di applicazioni, gruppi social o veri e propri siti internet a cui possono iscriversi i residenti di un quartiere, che danno la possibilità di conoscere ed eventualmente incontrare le persone che abitano nelle immediate vicinanze, consentendo loro di prestarsi cose a vicenda, scambiarsi favori di qualunque genere, dare suggerimenti o conoscersi di persona per condividere passioni e interessi. Un utilizzo della tecnologia che per una volta permette e facilita una reale integrazione fra persone e una tangibile socializzazione a livello umano. Esistono diversi portali e applicazioni che permettono di avvicinarci e interagire con le persone che abitano nelle nostre immediate vicinanza. Vediamo insieme nel dettaglio quali sono le varie possibilità che abbiamo per mettere in pratica questa utile e moderna forma di socializzazione di vicinato 3.0.
Indice
App per vicini di casa: vicinimiei.it
Tra i principali social network di vicinato italiani è sicuramente opportuno menzionare vicinimiei.it, piattaforma creata da Giulia Buffa e Christian Vollmann e parte del gruppo europeo di social network di quartiere Good Hood GmbH.
Il sito, fondato nel 2015, è cresciuto esponenzialmente in pochi anni, e oggi conta più di un milione di utenti tra Germania, Francia e Spagna.
Vicinimiei.it è totalmente gratuito e accessibile sia da browser che tramite app dedicata. Questa sorta di social network del vicinato è in grado di mettere in contatto persone che abitano nelle immediate vicinanze e permette loro di conoscersi di persona, organizzare ritrovi, aiutarsi a vicenda, richiedere e fornire informazioni o prestarsi oggetti di qualsiasi tipo.
Dopo Milano, dove vicinimiei.it è già attivo in più di 100 quartieri, i fondatori vogliono portare la piattaforma anche in altre celebri e popolose metropoli italiane come Torino e Bologna.
L’accesso alla pagina di quartiere è consentito solamente agli abitanti della zona: per usare le funzionalità di vicinimiei.it è infatti necessario iscriversi inserendo nome, cognome e indirizzo (i residenti del quartiere possono vedere il nome, il cognome e il nome della strada), che vengono verificati dal sito tramite strumenti semplici, ma di sicura efficacia, come la foto di un documento ufficiale (per esempio una bolletta).
Tra le funzionalità a disposizione dell’utente, c’è la possibilità di creare e cercare eventi nelle vicinanze della propria abitazione, come aperitivi, spettacoli musicali e attività sportive, e anche quella di condividere interessi comuni in appositi gruppi.
Il portale vicinimiei.it dà inoltre ai propri utenti la possibilità di aiutarsi a vicenda: si possono infatti suggerire babysitter, badanti e colf affidabili, ma anche consigliare un buon medico o conoscere il migliore ristorante nei paraggi.
Ci si possono inoltre scambiare favori, come per esempio annaffiare le piante del vicino quando egli si assenta da casa per un certo periodo, dare una mano a spostare o montare dei mobili o trovare qualcuno che badi ai propri animali domestici.
All’interno del sito c’è infine anche un’area dove è possibile accordarsi per prendere in prestito oggetti invece di comprarne nuovi, o per acquistarli usati da una persona riconosciuta e affidabile. Ricordiamo che l’apertura di un quartiere su vicinimiei.it avviene esclusivamente su iniziativa dei suoi abitanti.
App per vicini di casa: Nextdoor
Un’altra opzione per mettere in contatto i residenti nello stesso quartiere è Nextdoor, app arrivata di recente in Italia, con l’obiettivo di permettere ai vicini di casa di far nascere piccole comunità locali per migliorare la vita nei quartieri e renderli più sicuri.
Lanciata a ottobre del 2011 negli Stati Uniti, Nextdoor ha cominciato a espandersi in Europa nel 2016 e oggi conta su una comunità di più di 200 mila quartieri di Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Germania. Per quanto riguarda il Bel Paese invece, al momento più di 350 quartieri e 30 mila persone utilizzano l’app.
Anche in questo caso,gli iscritti utilizzano il proprio vero nome, gli indirizzi di casa vengono controllati e le conversazioni sono accessibili solo agli utenti verificati; inoltre, i contenuti condivisi fra le persone del vicinato e le informazioni personali non possono essere trovati tramite Google o altri motori di ricerca.
Chi è interessato a entrare nella community di Nextdoor della propria zona, può semplicemente scaricare l’app o visitare il portale nextdoor.it, inserendo poi il proprio indirizzo per localizzarsi. Se il quartiere è già presente sulla piattaforma, si può immediatamente effettuare la registrazione. Se invece Nextdoor non è ancora attivo nell’area selezionata, è possibile aprire il quartiere sul social network.
Sulla piattaforma è di Nextdoor è inoltre possibile creare delle vere e proprie community online private e sicure, dedicate al proprio quartiere, dove si possono fare delle domande, conoscersi fra vicini, scambiarsi consigli o utili raccomandazioni.
In Italia, per esempio, i membri hanno già iniziato a utilizzare l’app per cercare servizi semplici come una babysitter o un idraulico di fiducia, o anche per farsi aiutare a trovare un animale smarrito o per organizzare aperitivi o altri eventi dedicati alla conoscenza di nuovi vicini.
App per vicini di casa: Toctocdoor
Fra le app dedicate alla conoscenza fra vicini è opportuno citare Toctocdoor (per ora disponibile solo nella versione web), che permette di comunicare online con gli abitanti della zona, in modo da conoscere ciò che accade vicino a casa, come per esempio quando e dove si terrà un particolare evento, oppure per condividere esperienze e passioni, fornire e ricevere informazioni, ottenere aggiornamenti su questione di pubblica utilità e sicurezza, pianificare attività di gruppo come un’uscita in bicicletta, o anche vendere, prestare o regalare oggetti di cui non si ha più bisogno, o infine supportarsi a vicenda nelle più disparate eventualità e situazioni.
App per vicini di casa: FirstLife
Un’altra piattaforma che è opportuno inserire nella nostra guida alle app per vicini di casa è FirstLife, che potremmo definire una sorta di social network civico, ideato per fare conoscere e valorizzare le iniziative e i progetti locali degli enti pubblici e privati.
Questa piattaforma è stata progettata dal dipartimento di informatica dell’università di Torino, insieme alle associazioni, agli enti locali, ai comuni cittadini e alle imprese private della città di Torino, ed è basata sull’uso di una specie di mappa interattiva sulla quale gli utenti possono aggiungere luoghi, eventi, racconti e notizie sui propri quartieri e sulle aree nelle quali vivono e operano, condividendo in questa maniera informazioni con le altre persone a loro vicine.
La piattaforma consente inoltre di creare dei gruppi aperti e accessibili per discutere e confrontarsi su temi di interesse locale, per coordinarsi e organizzarsi con le altre persone per svolgere in compagnia le varie attività sul territorio, o infine per documentare e lasciare una traccia tangibile di quello che succede in città, in particolare per i progetti di sviluppo locale.
App per vicini di casa: Croqqer
Esiste un’altra app per vicini di casa, dedicata in maniera specifica allo scambio di competenze, favori e piccoli lavori, sia gratuitamente sia dietro un compenso, tra chi risiede nella stessa zona, il cui nome è Croqqer.
Questa ottima app di vicinato consente di pubblicare richieste (che sono moderate da un community manager, il quale supervisiona la qualità e l’affidabilità di ogni scambio all’interno della sua area di competenza) e candidarsi per svolgere le attività richieste, lasciando e ricevendo poi delle recensioni sulla base del proprio operato.
App per vicini di casa: Le social street di Facebook
Concludiamo il nostro excursus sui modi per connettersi fra vicini di casa con le social street su Facebook. Questo interessante progetto ha origine dall’esperienza, iniziata nel 2013, del gruppo Facebook «Residenti in Via Fondazza – Bologna», che è stato poi diffuso in decine di città italiane in modo da favorire e semplificare le pratiche di buon vicinato, socializzare con chi vive nella propria strada per instaurare un vero e proprio legame, condividere necessità e bisogni, scambiarsi professionalità e conoscenze, e portare avanti insieme progetti collettivi di interesse comune, traendo di conseguenza quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione umana e sociale.
Lo strumento tecnologico usato in questo caso sono i gruppi Facebook privati, che permettono di verificare che ogni nuova richiesta di iscrizione provenga da persone effettivamente residenti all’interno dell’area geografica a cui si riferiscono.
Questo strumento fornito dal celeberrimo social network creato da Mark Zuckerberg permette inoltre di amministrare le singole comunità in base ad alcune linee guida prestabilite: per esempio, i gruppi Facebook devono essere ideati, creati e portati avanti da singoli cittadini, escludendo di conseguenza tassativamente anche la minima interferenza da parte di istituzioni, enti locali, organizzazioni, comitati e partiti politici, a cui i gruppi non possono rifarsi in alcun modo, dal momento che l’inclusione, la socialità e la gratuità costituiscono i loro principi fondanti.
Non ti resta quindi che scegliere l’applicazione o il sito che si adattano meglio alle tue esigenze e cominciare a interagire realmente con chi abita vicino a te, consapevole che l’unione fa sempre la forza e che la conoscenza di persone a noi affini nelle nostre vicinanze può sensibilmente migliorare e semplificare la nostra esistenza, fornendoci un aiuto in più e un’opportunità per condividere passioni, interessi o esperienze.