Bloccata la tabella unica nazionale sui tagli ai risarcimenti


L’allarme per l’approvazione di un decreto che avrebbe dimezzato i risarcimenti in caso di microlesioni e lesioni gravi e gravissime sembra rientrato: il governo non lo firmerà.
Alla fine non verrà portato in Consiglio dei Ministri il cosiddetto decreto “ammazza risarcimenti”, fino a qualche giorno fa in procinto di essere approvato
(ne avevamo parlato in questo articolo “Risarcimento danni da incidenti e medici: il Governo taglia gli indennizzi” e in “Ecco la tabella unica nazionale per danno biologico da incidenti stradali”).
La tabella unica nazionale, che avrebbe uniformato in tutto il territorio italiano la misura degli indennizzi in caso di sinistro stradale e responsabilità medica, era stata fortemente osteggiata dagli avvocati, legati ormai alle tabelle stabilite dal Tribunale di Milano e indicate dalla Cassazione come criterio standard e preferenziale. Ma il niet era giunto anche dalle associazioni di tutela delle vittime della strada e dei consumatori.
Le polemiche hanno riguardato soprattutto l’opportunità di mettere mano alla materia dei risarcimenti proprio in un momento, come quello attuale, dove il cittadino ha già dovuto ingoiare tagli e limitazioni di ogni genere. Non si comprendeva, dunque, la necessità, da parte di un governo “ad interim”, di mettere mano in tutta fretta alla spinosa materia.
Così, il ministero ha deciso di prendere tempo e provare a riunire vittime, consumatori, legali e assicurazioni al tavolo delle trattative per addivenire a tabelle condivise.
note
[1] Cass. sent. n. 12408/2011.