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Pensionato lavoratore: quale contratto?

18 Marzo 2019 | Autore:
Pensionato lavoratore: quale contratto?

Con quale tipologia contrattuale è possibile inquadrare un pensionato: lavoro autonomo o dipendente, a chiamata, prestazione occasionale, collaborazione.

Il pensionato può lavorare? È possibile assumere un pensionato come dipendente, o può essere soltanto lavoratore autonomo? Si può inquadrare un pensionato come collaboratore? E come lavoratore domestico?

Le risposte a queste domande sono tutte positive: non c’è infatti nessuna legge che vieti al pensionato di lavorare, con qualsiasi tipologia contrattuale. Il pensionato, quindi, può sia lavorare in proprio, che essere assunto come dipendente, o essere inquadrato come collaboratore. Ci sono, certamente, dei compiti che il pensionato (in quanto anziano) potrebbe avere difficoltà a svolgere, o che potrebbero incidere negativamente sulla sua salute: in questi casi, prima di essere adibito alle mansioni a rischio, le sue condizioni di salute devono essere verificate attraverso un’apposita visita medica. Non è solo il lavoratore pensionato, comunque, a dover essere sottoposto alla visita medica, ma tutti i lavoratori che svolgono mansioni rischiose sono soggetti alla sorveglianza sanitaria.

La legge non prevede nemmeno un’età massima, oltre la quale il pensionato non può lavorare: il datore di lavoro, però, è libero di licenziare il dipendente (pensionato o meno) che ha compiuto i 67 anni di età (ossia che possiede i requisiti per la pensione di vecchiaia), mentre le pubbliche amministrazioni possono cessare dal servizio i dipendenti che hanno compiuto l’età ordinamentale e possiedono i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata (salva la possibilità di trattenimento in servizio). Ne abbiamo parlato in: Sino a che età posso lavorare?

Ma, tornando al pensionato lavoratore, quale contratto è il migliore per inquadrarlo? Non esiste un contratto migliore per i pensionati in senso assoluto: tuttavia, esistono dei rapporti di lavoro che meglio si adattano alle esigenze di un pensionato, e che addirittura prevedono i pensionati come specifica categoria di destinatari di particolari agevolazioni contrattuali. È il caso, ad esempio, del contratto di prestazione occasionale, che, a favore dei pensionati, prevede dei limiti di reddito più alti. Il contratto di lavoro a chiamata, o intermittente, prevede addirittura la sola possibilità di assumere persone sotto i 24 anni o con almeno 55 anni, anche pensionati.

Vediamo allora con quali contratti si può inquadrare il lavoratore pensionato.

Contratto a tempo indeterminato e a termine pensionati

È possibile assumere il pensionato con un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato? La risposta è positiva: il datore di lavoro, ad ogni modo, ha sempre la possibilità di recedere dal rapporto di lavoro, se il dipendente pensionato ha compiuto 67 anni di età.

Nulla vieta, ugualmente, di assumere un pensionato con un rapporto a termine, o stagionale, o con un contratto di somministrazione.

Contratto intermittente pensionati

Per quanto riguarda il contratto di lavoro intermittente, o a chiamata, la normativa prevede che soltanto i pensionati (o meglio i lavoratori dai 55 anni in su), assieme agli studenti, possano essere assunti con questa tipologia contrattuale.

Non si applicano questi limiti di età soltanto per le attività lavorative di carattere discontinuo o intermittente individuate dai contratti collettivi, oppure comprese tra le attività elencate in un’apposita tabella [1]. Se vuoi sapere come funziona il contratto intermittente: Contratto a chiamata.

Contratto di prestazione occasionale pensionati

Il pensionato può lavorare anche con i nuovi voucher, o meglio col contratto di prestazione occasionale o col libretto famiglia: si tratta di due tipologie di rapporto che si applicano quando l’attività da svolgere è meramente saltuaria.

Nello specifico, per chi percepisce la pensione di vecchiaia o di invalidità, il limite di reddito massimo che può essere corrisposto per le prestazioni occasionali è calcolato sulla base del 75% dell’importo dei compensi. Grazie a quest’agevolazione, in pratica, la soglia limite dei compensi è elevata al 25%.

Lavoro autonomo occasionale pensionati

Attenzione a non confondere il contratto di prestazione occasionale col lavoro autonomo occasionale: quest’ultima, difatti, è una tipologia di lavoro autonomo, svolta però in modo saltuario e non professionale, per la quale sono previsti adempimenti e trattamento differenti.

Come abbiamo osservato, ad ogni modo, il pensionato può comunque svolgere sia attività di lavoro autonomo, occasionale o meno, che di collaborazione (lavoro parasubordinato).

Quali adempimenti per chi assume il lavoratore pensionato?

Chi assume il lavoratore pensionato deve effettuare gli stessi adempimenti previsti per l’assunzione di qualsiasi lavoratore; elenchiamo i principali:

  • lettera di assunzione;
  • comunicazione di assunzione al centro per l’impiego (Unilav);
  • visita medica preassuntiva, se la mansione a cui è adibito è soggetta a sorveglianza sanitaria.

Alcune pensioni non possono essere cumulate col reddito di lavoro, in modo pieno o in modo parziale; ne abbiamo parlato in: Divieto di cumulo stipendio- pensione.

In questi casi, il datore di lavoro deve trattenere dallo stipendio le somme non cumulabili e versare quanto trattenuto all’ente previdenziale che eroga la pensione (di solito l’Inps). La trattenuta è giornaliera, per reddito da lavoro dipendente: se il datore di lavoro non effettua le trattenute nei casi in cui è obbligato, può essere sanzionato.


note

[1] Regio decreto 2657/1923.


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