Cartelle pagamento nulle: ultime sentenze


Nullità della cartella di pagamento; avviso bonario; errori e omissioni nella dichiarazione dei redditi; preavviso di fermo amministrativo; irreperibilità del contribuente; cartella esattoriale notificata all’indirizzo sbagliato.
E’ nulla la cartella di pagamento qualora non sia stata preceduta dalla notifica dell’avviso di accertamento; pertanto il contribuente potrà agire contro l’ente creditore o l’agente della riscossione.
Indice
Formazione del ruolo e notifica della cartella
Il sistema della riscossione coattiva a mezzo ruolo si articola sulla formazione di quest’ultimo, per il quale non occorre alcuna notifica, e della cartella esattoriale, che invece deve essere notificata; invece, la mancata notificazione del titolo esecutivo (nella specie, il provvedimento giurisdizionale originante il credito) anteriormente a quella della cartella di pagamento, non determina la nullità di quest’ultima, con conseguente inammissibilità dell’opposizione agli atti esecutivi, ai sensi dell’art. 617 c.p.c., per dedurre tale omissione.
Cassazione civile sez. III, 25/11/2021, n.36649
L’estensione pdf è equiparabile all’estensione p7m
In tema di notifiche telematiche di cartelle esattoriali, le firme digitali di tipo “CAdES” e “PAdES” sono entrambe ammesse ed entrambe equivalenti, sia pure con le differenti estensioni “p7m” e “pdf”, per cui non si può invocare l’inesistenza e/o nullità della notifica via pec di una cartella di pagamento se espressa in un file di tipo pdf trasmesso in mera copia informatica (digitale) dell’atto senza attestazione di conformità.
Tribunale Termini Imerese sez. I, 23/09/2021, n.916
L’indicazione del responsabile del procedimento di emissione della cartella di pagamento
L’indicazione del responsabile del procedimento di emissione della cartella di pagamento, prevista a pena di nullità per le cartelle riferite ai ruoli consegnati agli agenti della riscossione a decorrere dal 1° giugno 2008, deve intendersi faccia riferimento alla persona fisica responsabile del procedimento, a prescindere dalla specificazione della funzione apicale o meno effettivamente esercitata.
Consiglio di Stato sez. III, 12/07/2021, n.5281
Termini di opposizione all’avviso di pagamento
In materia previdenziale l’opposizione avverso l’avviso di pagamento (contenente l’intimazione ad adempiere l’obbligo risultante dal ruolo entro cinque giorni, ex art. 50, comma 2, del d.P.R. n. 602 del 1973), così come l’opposizione avverso il preavviso di fermo di autoveicoli o l’opposizione avverso l’iscrizione ipotecaria (contenenti anch’essi l’intimazione ad adempiere l’obbligo risultante dal ruolo), fondate sulla nullità o sull’irritualità della notifica delle cartelle di pagamento (o degli avvisi di addebito Inps) sottostanti – configurano un’opposizione agli atti esecutivi, da proporre, ai sensi dell’art. 617 c.p.c., nelle forme ordinarie. A tali opposizioni, pertanto, si applica il termine perentorio di venti giorni dalla notifica – previsto dal citato art. 617 c.p.c., per l’opposizione agli atti esecutivi – la cui inosservanza comporta l’inammissibilità dell’opposizione (rilevabile anche d’ufficio), inammissibilità che preclude ogni questione sulla irritualità della notifica delle cartelle di pagamento.
Tribunale Roma sez. I, 22/05/2020, n.2618
Nullità cartelle di pagamento poste alla base dell’intimazione di pagamento
E’ illegittimo ed invalido l’atto di ‘intimazione di pagamento’, ma sono altresì nulle le cartelle di pagamento poste alla base dell’intimazione di pagamento, ove il soggetto onorato dell’obbligo di provare la validità e regolarità delle notificazioni degli atti prodromici all’intimazione non sia in grado di fornire prova delle notificazioni delle cartelle di pagamento allora effettuate.
Comm. trib. reg. Torino, (Piemonte) sez. I, 10/02/2020, n.195
Nullità delle notifiche effettuate al contribuente ormai deceduto
La conoscenza dell’evento “morte del contribuente” da parte dell’Ufficio, avvenuta tramite un altro atto (la dichiarazione di successione) e non mediante la comunicazione degli eredi ex art.65 cit. D.P.R. n.600 del 1973 , determina che le notifiche delle cartelle di pagamento sono affette da nullità, ove siano intestate non agli eredi impersonalmente e collettivamente, né personalmente, ma al contribuente ormai deceduto. Tuttavia, si tratta di nullità e non inesistenza con la conseguenza che il vizio di nullità può essere sanato ove la consegna della cartella abbia comunque prodotto il risultato della conoscenza dell’atto e determinato, in tal modo, il raggiungimento dello scopo legale dello stesso, ai sensi dell’art.156, comma terzo, c.p.c..
Comm. trib. reg. Cagliari, (Sardegna) sez. IV, 27/11/2019, n.730
Ruoli emessi successivamente al 1° giugno 2008
In tema di diritti e garanzie per il contribuente, sono nulle le cartelle di pagamento relative ai ruoli consegnati successivamente al 1° giugno 2008 prive dell’indicazione della persona responsabile del procedimento, a prescindere dalla funzione (apicale o meno) effettivamente esercitata, trattandosi di informazione volta ad assicurare la trasparenza dell’azione amministrativa, la piena informazione del cittadino (anche ai fini di eventuali azioni nei confronti del responsabile) e la garanzia del diritto di difesa.
Cassazione civile sez. VI, 13/05/2019, n.12687
Responsabile del procedimento negli atti dell’agente di riscossione
L’indicazione del responsabile del procedimento negli atti dell’agente della riscossione, ed in particolare nel preavviso di fermo amministrativo, non è richiesta dall’art. 7 della l. n. 212 del 2000 (cd. Statuto del contribuente) a pena di nullità, in quanto tale sanzione è stata introdotta per le sole cartelle di pagamento dall’art. 36, comma 4-ter, del d.l. n. 248 del 2007, conv., con modif., in l. n. 31 del 2008.
Cassazione civile sez. trib., 17/01/2019, n.1150
Cartella esattoriale e presupposto dell’imposizione
La cartella esattoriale che rinvii ad altro atto costituente il presupposto dell’imposizione, senza indicarne gli estremi in modo esatto, può essere dichiarata nulla solo ove il contribuente dimostri che tale difetto di motivazione abbia pregiudicato il proprio diritto di difesa e non anche quando la limitazione di detto diritto debba ritenersi esclusa in virtù della puntuale contestazione, in sede di impugnazione della cartella, dei presupposti dell’imposizione.
(Nella specie, la S.C., in applicazione del principio, ha confermato la decisione impugnata che aveva ritenuto viziata la cartella di pagamento che indicava le ragioni della pretesa rinviando ad una comunicazione d’irregolarità non allegata e non comunicata previamente al contribuente).
Cassazione civile sez. VI, 11/07/2018, n.18224
Notifica della cartella di pagamento con affissione in Comune: è nulla?
È nulla la notifica della cartella di pagamento effettuata ai sensi dell’art. 140 c.p.c. mediante affissione nella casa comunale, essendo “irreperibile” il destinatario senza che sia stata inviata alcuna raccomandata informativa allo stesso, a nulla valendo la copia dell’avviso che riporta un indirizzo sbarrato e non reca la firma né del notificatore e né del destinatario (nella specie: non risulta nella relata il componimento delle formalità di cui all’art. 140 c.p.c. non essendo stato sbarrato il relativo campo “Del deposito e dell’affissione ho informato il destinatario con raccomandata con avviso di ricevimento”, né risulta essere stato indicato il numero di raccomandata alcuna, e né la data di compimento del suddetto ulteriore adempimento).
Tribunale Catania sez. lav., 25/06/2018, n.2907
Cartella esattoriale notificata presso la sede legale della società
Qualora la notifica della cartella di pagamento avvenga presso la sede legale della società e non nel luogo di residenza del legale rappresentante della stessa, l’atto deve essere consegnato solo ai soggetti indicati dall’art. 145, comma 1, c.p.c., ossia al “rappresentante o alla persona incaricata di ricevere le notificazioni o, in mancanza, ad altra persona addetta alla sede stessa”, tra i quali non è, pertanto, compreso il “familiare convivente” del legale rappresentante dell’ente, sicché è nulla la notifica eseguita nelle mani del medesimo.
Cassazione civile sez. trib., 06/04/2018, n.8472
Cartella di pagamento notificata al socio della società di persone fallita: è nulla
Poiché in caso di fallimento di società di persone la rappresentanza processuale del curatore si estende a tutte le controversie relative ai rapporti compresi nel fallimento, in modo che tutti gli interessi patrimoniali trovino piena ed esaustiva rappresentanza nello stesso, è nulla la cartella di pagamento notificata al socio della società personale fallita senza previa notifica al curatore dell’atto impositivo.
Cassazione civile sez. trib., 28/03/2018, n.7634
Nullità della cartella non preceduta dalla notifica dell’avviso di accertamento
È nulla la cartella di pagamento ove il contribuente dimostri di non aver ricevuto la notifica dell’atto presupposto, in quanto dalla cartella non può desumere tutti i dati necessari alla propria difesa.
Comm. trib. reg. Sassari, (Sardegna) sez. VIII, 17/01/2018, n.17
Omessa comunicazione al contribuente dell’esito dei controlli automatici
In tema di sanzioni amministrative per violazioni di norme tributarie, non è motivo di nullità della cartella di pagamento, emessa ai sensi dell’art. 36 bis del d.P.R. n. 600 del 1973 e dell’art. 54 bis del d.P.R. n.633 del 1972, l’omessa comunicazione al contribuente dell’esito dei controlli automatici disposti sulle dichiarazioni presentate ai fini dell’imposta sui redditi o di quella sul valore aggiunto.
Cassazione civile sez. trib., 25/10/2017, n.25294
Qual è la funzione dell’avviso bonario?
La funzione dell’avviso bonario di cui al combinato disposto dell’art. 36-bis, del d.P.R. n. 600/1973 e dell’art. 6 comma 5, L. n. 212/2000 è quella di consentire al contribuente di sanare gli errori riscontrati dall’Ufficio in sede di controllo formale della dichiarazione, permettendogli di versare quanto ancora dovuto e di beneficiare della riduzione delle sanzioni. Pertanto, la mancata notifica di tale atto si traduce sempre in una lesione del diritto di difesa, imponendo al contribuente di subire il procedimento di riscossione senza la possibilità di emendare i propri errori. È di conseguenza nulla la cartella di pagamento emessa senza la preventiva notifica dell’avviso bonario.
Comm. trib. reg., (Lombardia), 18/10/2017, n.4169
Cartella di pagamento notificata tramite pec
È nulla la cartella di pagamento notificata tramite pec, laddove si tratti di una copia informatica di un documento analogico, vale a dire della cartella cartacea poi sottoposta a scansione, in quanto non soddisfa i requisiti di autenticità e conformità prescritti dalla disciplina di settore in materia di documento informatico (art. 23-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale).
Comm. trib. prov.le La Spezia, 09/10/2017, n.420
Liquidazione: quando è nulla la cartella di pagamento?
Per le somme dovute a seguito dell’attività di liquidazione di cui all’art. 36-bis del d.P.R. n. 600/1973, è nulla la cartella di pagamento notificata oltre il termine del 31 dicembre del terzo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione.
Comm. trib. prov.le Crotone sez. II, 04/10/2017, n.706
Omessa notifica dell’avviso di accertamento
La cartella di pagamento è nulla se non è preceduta dalla notifica dell’avviso di accertamento, in quanto in materia tributaria l’omessa notifica di un atto presupposto costituisce vizio procedurale che comporta la nullità dell’atto successivo. L’azione del contribuente, diretta a far valere la detta nullità, può essere esperita indifferentemente nei confronti dell’ente creditore o del concessionario alla riscossione, senza litisconsorzio necessario tra i due, essendo rimessa al concessionario, ove evocato in lite, la facoltà di chiamata nei riguardi dell’ente medesimo.
Comm. trib. prov.le Benevento sez. II, 27/06/2017, n.589
Cartella di pagamento notificata all’indirizzo sbagliato
La notifica della cartella di pagamento effettuata ad un indirizzo diverso da quello di residenza del contribuente deve ritenersi nulla. Pertanto, anche l’iscrizione ipotecaria successivamente effettuata in relazione a tale cartella deve considerarsi illegittima.
Comm. trib. reg. Latina, (Lazio) sez. XVIII, 20/06/2017, n.3677
Dichiarazioni integrative: quando può presentarle il contribuente?
Qualora risultino errori od omissioni nella dichiarazione dei redditi, il contribuente può presentare la dichiarazione integrativa c.d. “a sfavore”, prevista dall’art. 2, comma 8, del D.P.R. n. 322/1998, non oltre i termini di cui all’art. 43 del D.P.R. n. 600/1973, mentre, quella c.d. “a favore”, disciplinata dal comma 8-bis del citato art. 2, entro il termine per la presentazione della dichiarazione per il periodo di imposta successivo. In tal caso, il contribuente ha la possibilità di compensare il credito eventualmente risultante, chiederlo a rimborso entro 48 mesi dal versamento e, infine, opporsi, in sede contenziosa, alla maggiore pretesa tributaria dell’Amministrazione finanziaria. Pertanto, la cartella di pagamento emessa successivamente a dichiarazioni integrative, a favore e sfavore, tempestivamente presentate, deve ritenersi nulla.
Comm. trib. prov.le Reggio Emilia sez. II, 16/06/2017, n.160
Annullamento del preavviso di fermo amministrativo
Il preavviso di fermo amministrativo conseguente ad una cartella di pagamento notificata al contribuente ad un indirizzo diverso da quello risultante dal certificato di residenza storico rilasciato dal Comune deve essere annullato. Inoltre, la cartella deve considerarsi nulla.
Comm. trib. prov.le Pavia sez. III, 30/05/2017, n.151
note
Autore immagine: cartella di pagamento di Gunnar Pippel