Chi ha invalidità al 100% e la 104 ha diritto all’accompagnamento?


Indennità di accompagno: per quali invalidi, spetta ai portatori di handicap, requisiti, a quanto ammonta, adempimenti.
Sei stato dichiarato invalido totale, oppure ti sono stati riconosciuti i benefici della legge 104, e vuoi sapere se hai diritto all’accompagnamento?
Devi innanzitutto sapere che l’indennità di accompagnamento [1], o accompagno, è una prestazione di assistenza che è collegata al riconoscimento dell’invalidità civile totale e permanente, in misura pari al 100%. Non basta, però, essere dichiarati invalidi totali per il diritto all’accompagnamento, ma bisogna anche necessitare di un accompagnatore per camminare o di assistenza continuativa per compiere gli atti quotidiani della vita. Ma chi ha invalidità al 100% e la 104 ha diritto all’accompagnamento? Non devi confondere il riconoscimento dell’invalidità con il riconoscimento dei benefici della legge 104 [2]: mentre l’invalidità, difatti, consiste nella riduzione della capacità lavorativa (o della capacità di svolgere compiti e funzioni proprie dell’età, per chi non è in età lavorativa), i benefici della legge 104 sono riconosciuti ai portatori di handicap. L’handicap è una condizione di svantaggio sociale causata da una minorazione fisica, psichica o sensoriale.
Ma procediamo per ordine e facciamo il punto sull’indennità di accompagnamento e su quali disabili ne hanno diritto.
Indice
- 1 Accompagnamento: invalidità, handicap, non autosufficienza
- 2 Quali disabili hanno diritto all’accompagnamento?
- 3 I disabili ricoverati hanno diritto all’accompagnamento?
- 4 Accompagnamento e altre indennità per disabili
- 5 A quanto ammonta l’accompagnamento?
- 6 Come chiedere invalidità, legge 104 e accompagnamento
Accompagnamento: invalidità, handicap, non autosufficienza
Per capire in quali casi si ha diritto all’accompagnamento, è fondamentale comprendere prima la differenza tra invalidità, handicap e non autosufficienza:
- l’invalidità consiste nella riduzione della capacità lavorativa, derivante da un’infermità o da una menomazione; se l’interessato non è in età lavorativa (minorenni, over 67), per valutare l’invalidità non si deve valutare la capacità lavorativa, ma la capacità di svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età:
- l’handicap è lo svantaggio sociale derivante da un’infermità o una menomazione; nello specifico, è considerato portatore di handicap chi presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, sia stabile che progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa;
- la non autosufficienza, invece, consiste nell’impossibilità permanente di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza, o nell’impossibilità permanente di camminare senza l’aiuto di un accompagnatore.
Quali disabili hanno diritto all’accompagnamento?
Ecco, nella tabella, quali sono i requisiti necessari per aver diritto all’indennità di accompagnamento:
invalidità civile totale e permanente del 100% riconosciuta | in aggiunta, impossibilità di camminare senza l’aiuto di un accompagnatore | |
in alternativa, impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita e conseguente necessità di assistenza | questa condizione si realizza quando l’invalido non riesce a compiere le azioni elementari che svolge ogni giorno una persona di corrispondente età e che rendono, pertanto, il minorato bisognoso di assistenza. | |
cittadinanza italiana o europea, o cittadinanza di un Paese extraeuropeo, se l’interessato è in possesso di regolare permesso di soggiorno | ||
residenza in Italia |
Per le persone non in età lavorativa, cioè con meno di 18 anni o con più di 67 anni, non si può far riferimento alla riduzione della capacità lavorativa, nel valutare l’invalidità: si deve allora valutare la capacità di svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età.
In base a quanto osservato, gli invalidi in misura pari al 100% hanno diritto all’accompagnamento solo se sono anche non autosufficienti, ossia:
- non possono camminare senza un accompagnatore;
- non possono compiere gli atti quotidiani della vita.
Chi ha la 104, cioè è portatore di handicap, può ottenere l’accompagnamento solo se possiede i requisiti appena descritti: il solo riconoscimento dell’handicap, di per sé, non dà diritto all’accompagno, così come l’accompagno non spetta a chi è invalido al 100%, se è autosufficiente.
I disabili ricoverati hanno diritto all’accompagnamento?
Il disabile può subire una riduzione dell’indennità di accompagnamento nel caso in cui sia ricoverato.
Disabile con diritto all’accompagnamento | ||||
Ricoverato | Non ricoverato | |||
in una struttura sanitaria con retta a carico dello Stato | in un reparto riabilitativo o di lungodegenza | · in ospedale per terapie contingenti· per malattie non connesse con l’invalidità · in day hospital [3] | con retta della strutturaa totale o a parziale carico del disabile o dei familiari | |
l’accompagno è ridotto in proporzione alla durata del ricovero | l’accompagno non è ridotto | l’accompagno non è ridotto | l’accompagno non è ridotto | |
Rilevante per Icric | Non rilevante per Icric | Non rilevante per Icric | Non rilevante per Icric | |
Presentare ogni anno, entro il 31 marzo, un’apposita dichiarazione relativa ai ricoveri, detta Icric |
Accompagnamento e altre indennità per disabili
L’indennità di accompagnamento è incompatibile con alcuni trattamenti riservati ai disabili:
- le altre indennità finalizzate all’assistenza personale continuativa, come l’assegno riconosciuto dall’Inail o quello erogato dalle Regioni;
- le prestazioni per invalidità contratta per cause di servizio, lavoro o guerra.
Il disabile può comunque scegliere il trattamento più favorevole.
L’accompagnamento è invece compatibile:
- con altre prestazioni di assistenza ai disabili, come la pensione di inabilità civile o l’assegno mensile di assistenza per invalidi civili parziali;
- con le prestazioni di previdenza, come la pensione di vecchiaia e anticipata o di reversibilità.
Inoltre, il disabile che ha diritto all’accompagnamento può lavorare, nella generalità dei casi, salva l’ipotesi in cui sia stata riscontrata un’inabilità permanente ed assoluta a svolgere qualsiasi attività lavorativa.
Il possesso di ulteriori redditi non rileva per la concessione dell’assegno, così come non rilevano la composizione del nucleo familiare ed i redditi dei componenti: l’accompagnamento, difatti, non è una prestazione soggetta alla prova dei mezzi.
A quanto ammonta l’accompagnamento?
L’importo mensile dell’indennità di accompagnamento, per l’anno 2019, è pari a 517,84 euro; l’ammontare annuale è dunque pari a 6.214,08 euro, in quanto la prestazione spetta per 12 mensilità e non si ha diritto alla tredicesima.
L’assegno è un reddito esente da Irpef, cioè non è soggetto a tassazione: non deve pertanto essere inserito nel 730 o nel modello Redditi.
Secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato, inoltre, l’assegno di accompagnamento non deve più essere inserito nell’Isee, in quanto costituisce una prestazione di assistenza e non un reddito [4]. Per approfondimenti, si veda: Isee, bocciata la norma taglia prestazioni.
Come chiedere invalidità, legge 104 e accompagnamento
Per ottenere l’indennità di accompagnamento, è prima necessario che sia riconosciuta l’invalidità civile in misura pari al 100%, assieme alla non autosufficienza, da parte di un’apposita commissione medica operante presso ogni Asl.
La procedura da seguire per ottenere il riconoscimento dell’invalidità e della non autosufficienza è unica, e vale anche per il riconoscimento dell’handicap, cioè per i benefici della Legge 104. Bisogna però chiedere esplicitamente il riconoscimento delle condizioni specifiche da far valere, perché invalidità, non autosufficienza e handicap richiedono valutazioni diverse.
Ecco che cosa bisogna fare per chiedere il riconoscimento dell’invalidità, della Legge 104 e dell’indennità di accompagnamento:
recarsi dal proprio medico curante | recarsi da uno specialista convenzionato SSN | |||
richiedere il certificato medico introduttivo | per l’accompagnamento | nel certificato deve essere indicato che il richiedente è, oltreché invalido (in sede di contenzioso, è considerato valido anche il certificato privo delle spunte sulle due condizioni, purché non sia inidoneo o negativo) | “persona impossibilitata a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore” | |
“persona che necessita di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita” | ||||
per l’invalidità | nel certificato deve essere indicato che il richiedente è | invalido | ||
per la legge 104 | nel certificato deve essere indicato che il richiedente è | portatore di handicap:· non grave · in situazione di gravità · superiore ai 2/3 | ||
il medico invia all’Inps il certificato in via telematica e rilascia il protocollo | ||||
il disabile presenta all’Inps domanda d’invalidità, tramite | sito web dell’Inps, se si possiede:lo Spid di secondo livello la Cns | call center | patronato | |
il disabile è convocato davanti all’apposita commissione medica Asl | può chiedere di essere visitato nel proprio domicilio, per difficoltà agli spostamenti | può chiedere lo spostamento dell’appuntamento | ||
la visita ha esito positivo (cioè si riscontrano le condizioni che danno luogo al trattamento) | è inviato al cittadino il verbale definitivo | l’invalido deve inoltrare all’Inps i dati utili per la verifica del diritto all’accompagno e per il suo pagamento | “AP 70: Verifica dati socio-economici e reddituali”Domanda di accompagnamento semplificata per anziani | |
la visita ha esito negativo | l’interessato può presentare ricorso | deve prima sottoporsi a un accertamento tecnico preventivo |
Per saperne di più: Come presentare la domanda d’invalidità, Legge 104 e accompagnamento.
note
[1] L.18/1980.
[2] L.104/1992.
[3] Inps Mess. 18291/2011.
[4] Cons. St. sent. n. 842/2016.
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voglio sapere fino a che eta percepisce invalidita civile al 100%
Puoi trovare tutte le informazioni nei seguenti articoli:
-Pensione d’invalidità civile 2020 https://www.laleggepertutti.it/330208_pensione-dinvalidita-civile-2020
-Assegno invalidità civile https://www.laleggepertutti.it/283508_assegno-invalidita-civile
-Invalidità civile https://www.laleggepertutti.it/272141_invalidita-civile
-Chi riconosce l’invalidità civile? https://www.laleggepertutti.it/234661_chi-riconosce-linvalidita-civile
-Come calcolare invalidità civile https://www.laleggepertutti.it/239673_come-calcolare-invalidita-civile
-Pensione d’invalidità civile e pensione d’inabilità: cumulo https://www.laleggepertutti.it/255160_pensione-dinvalidita-civile-e-pensione-dinabilita-cumulo
Mia madre (61 anni) percepisce pensione di reversibilità pari a poco più di 500 euro e, fino a marzo scorso, l’assegno di invalido civile (app’epoca 74%) poi revocato per superamento reddito.
Ora le hanno riconosciuto il 100% (art.2) e dovremmo presentare il mod ap70 per la concessione delle mensilità, ma conta comunque il reddito o avendo ora il 100% di invalidità le spetta la retribuzione?
Su internet leggo che non dobbiamo superare i 16000 circa (ns reddito superiore a 30000 causa ispe) ma il sindacato mi dice che col 100% non si prende in considerazione il reddito.
Inoltre possiamo fare domanda per 104 e/o accompagnamento?
sono invalido come tua madre 100% e non percepisco nessuna pensione ne accompagno nonostante sono su sedia a rotelle e ho fatto per ben 3 volte ricorso
TI consigliamo di leggere i seguenti articoli:
-Indennità accompagnamento: quando spetta https://www.laleggepertutti.it/200142_indennita-accompagnamento-quando-spetta
-Requisiti per ottenere l’accompagnamento https://www.laleggepertutti.it/395016_requisiti-per-ottenere-laccompagnamento
-Indennità di accompagnamento e invalidità civile sono la stessa cosa? https://www.laleggepertutti.it/278183_indennita-di-accompagnamento-e-invalidita-civile-sono-la-stessa-cosa
-Ricorso per accompagnamento disabile: come e quando farlo https://www.laleggepertutti.it/216949_ricorso-per-accompagnamento-disabile-come-e-quando-farlo