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Lavori in casa: tutti i bonus del 2018

8 Gennaio 2018
Lavori in casa: tutti i bonus del 2018

Casa: ecco tutti i bonus previsti per il 2018. Vediamo tutte le agevolazioni per risparmiare sui lavori in casa

Il 2018 è l’anno dei lavori in casa. Numerosi, infatti, sono i bonus e le agevolazioni per chi voglia ristrutturare il proprio appartamento, acquistare arredi ed elettrodomestici, migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione o creare degli spazi verdi sul proprio terrazzo o giardino. La legge di bilancio 2018, infatti, ha prestato molta attenzione al tema casa, confermando una serie di previsioni in termini di bonus e detrazioni e introducendo delle novità. Vediamole insieme.

Ecobonus 2018 al 65%

La legge di bilancio 2018 ha confermato, con qualche correttivo, l’ecobonus. L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale consistente nella possibilità di detrarre dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) i costi sostenuti dal contribuente per interventi di riqualificazione energetica eseguiti in casa oppure in edifici condominiali, uffici, negozi, capannoni. Lo scopo di tali interventi è quello di aumentare il livello di efficienza energetica degli immobili esistenti. Secondo l’ultima previsione legislativa la detrazione fiscale sarà pari al 65 %. Per tutto l’anno, dunque,  sarà possibile ottenere il bonus del 65% sugli interventi di efficientamento energetico, ma si è ridotto il perimetro delle opere agevolabili: la posa di infissi e tende da sole viene trattata come gli interventi di manutenzione, con bonus al 50%.

Sisma bonus al 50%

Sarà in vigore fino al 2021 il sisma bonus cioè la detrazione del 50% relativa agli interventi di ristrutturazione ai fini del miglioramento o dell’adeguamento antisismico e per la messa in sicurezza degli edifici.

Superbonus all’85% 

La novità è che dal 2018 il sisma bonus potrà essere unificato all’ecobonus per gli interventi di riqualificazione dei condomini. Il bonus, nel caso di interventi congiunti di riqualificazione energetica e sismica, viene unificato all’80 o 85% (in base al grado di riduzione del rischio sismico). L’incentivo è previsto per gli interventi sui condomini  «finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica». Il maxi bonus, che consiste – in pratica – nella somma di ecobonus e sismabonus  ha lo scopo, dunque, di agevolare la messa in opera dei lavori nelle case e negli edifici condominiali delle zone sismiche. Più nel dettaglio il bonus sarà applicato nella misura:

  • dell’80% nel caso in cui gli interventi determinino il passaggio ad una classe di rischio sismico inferiore;
  • dell’85% nel caso in cui gli interventi determinino il passaggio a due classi inferiori.

La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo e si applicherà su un ammontare delle spese non superiore a 136 mila euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.

Ecobonus al 65% per caldaie di classe A con termovalvole

Fermo quanto sopra, c’è da dire che è stato rimodulato l’ecobonus per le caldaie.  L’incentivo previsto dal ddl bilancio indistintamente al 50% per tutti i tipi di impianti, sarà  – invece – del 50% per le caldaie a condensazione di classe energetica A e non sarà invece corrisposto a quelle sotto alla prima classe. Allo stesso tempo, se con la caldaia a massima efficienza saranno montati anche sistemi di termoregolazione (le valvole dei termosifoni) evolute, il bonus arriverà al 65%.

Bonus verde 36%

Il bonus verde è la detrazione del 36% per le spese destinate a terrazzi e giardini.

L’agevolazione spetterà per la sistemazione “a verde” di balconi, terrazzi, lastrici solari, sia privati che condominiali. In sostanza, il bonus consisterà in uno sconto fiscale del 36% per interventi su giardini, terrazzi, balconi fino ad un ammontare massimo di 5mila euro. Lo sconto riguarderà chi desideri creare o “sistemare” un angolo verde sul proprio terrazzo o sul proprio giardino, acquistando nuove piante. La detrazione si applicherà anche per quanto concerne le relative spese di progettazione e manutenzione del verde impiantato. Potranno usufruire del bonus anche coloro i quali vogliono installare impianti di irrigazione o procedere alla realizzazione di pozzi. Per maggiori informazioni puoi consultare In arrivo il bonus verde per giardini e terrazzi.

La stessa detrazione riguarda anche i condomini in caso di interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali sempre per un importo massimo fino a 5mila euro per ciascuna unità abitativa. La legge di bilancio 2018, infatti, ha prorogato fino al 2021 gli incentivi per i lavori sulle parti comuni dei condomini, con percentuali diversificate da un minimo di 65% ad un massimo di 70%. In questi casi la detrazione spetta a ciascun condomino nei limiti della quota dallo stesso pagata entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Bonus mobili

Il bonus mobili è un’agevolazione consistente nella possibilità di detrarre dall’Irpef  i costi sostenuti per l’acquisto di arredi grandi elettrodomestici, destinati ad allestire un’abitazione oggetto di ristrutturazione. Del bonus mobili abbiamo già detto in In arrivo il bonus mobili 2018. La legge di bilancio ne conferma l’operatività per il 2018. Si tratta di una detrazione Irpef al 50% relativa all’acquisto di arredi, mobili e grandi elettrodomestici acquistati in occasione della ristrutturazione dell’abitazione.

Crediti fiscali cedibili all’impresa che fa i lavori

I bonus fiscali sulla carta sono molto appetibili, ma chi non dispone di buone risorse economiche rischia di non poterne usufruire appieno perché lo Stato effettua le detrazioni in dieci anni mentre i soldi per pagare le ristrutturazioni servono subito. Per gli interventi energetici è stato previsto un fondo, con una dotazione di 50 milioni all’anno per tre anni, per favorire la richiesta di mutui ad hoc. Inoltre, sarà possibile cedere il credito fiscale all’impresa che compie i lavori energetici anche se questi riguardano le singole unità immobiliari (l’anno scorso era possibile solo per il condominio).

Bonus case popolari

Dal 2018 potranno accedere alle agevolazioni anche dagli Istituti autonomi che gestiscono le case popolari o enti aventi le medesime caratteristiche e finalità qualunque sia la loro denominazione, trovando quindi uno stimolo a riqualificare immobili spesso in condizioni precarie. Tra i requisiti per poterne godere è richiesta la costituzione di detti enti e la loro piena operatività alla data del 31.12.2013.


note

Autore immagine: Pixabay.com


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