Dipendenti Tim: nuove assunzioni, tagli al personale, prepensionamenti, e riduzioni dello stipendio
Tempo di assunzioni per Tim, che si prepara ad assumere centinaia e centinaia di giovani. Attenzione, però, a prendere la notizia con le “pinze”: non è tutt’oro quel che luccica. È vero, molto probabilmente verranno assunti 2mila nuovi lavoratori, ma quale sarà il prezzo di queste nuove assunzioni? Ebbene, a fronte dell’assunzione di 2mila giovani, la Tim ha annunciato la riduzione del personale di ben 6.500 unità. Dunque, non solo tempo di assunzioni, ma soprattutto di tagli. I manager del gruppo hanno già comunicato le proprie intenzioni ai sindacati e ne hanno anche spiegato i motivi. Ecco quali sono.
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Tim: 2mila assunzioni e 6500 uscite
Tim annuncia la riduzione del personale di 6.500 unità a fronte di 2mila assunzioni di giovani. Questo piano nasce in primis per effetto della digitalizzazione. In prospettiva di una sempre più crescente digitalizzazione, infatti, basterà un organico più snello. I dipendenti Tim, inoltre, hanno un’età media di 49 anni e l’azienda non può privarsi del contributo dei giovani. Di qui l’esigenza di incentivare l’esodo di 6500 lavoratori per far spazio a 2mila giovani.
Tim: il piano di tagli e assunzioni
Ecco in sostanza il nuovo piano della Tim, fatto di assunzioni, ma anche (e soprattutto) di tagli al personale. Tim propone ai sindacati un piano di uscite volontarie con prepensionamenti secondo l’articolo 4 della legge Fornero pari a 4mila unità elevabili a 5mila entro il 31 dicembre 2018. Le uscite volontarie saranno riservate ai dipendenti che compiranno 60 anni o più nel 2018 e, dunque, per lavoratori distanti fino a sette anni dalla pensione. A questi lavoratori sarebbe offerta la possibilità di uscire dall’azienda percependo ogni mese – fino a quando compiranno 67 anni – un assegno pari alla pensione futura. L’azienda, inoltre, verserà anche i contributi per gli anni che li separano dal ritiro dal lavoro. In aggiunta, anche i lavoratori con meno di 60 anni potrebbero uscire volontariamente con incentivi. La somma dei due gruppi di «prepensionati» dovrebbe arrivare a quota 6.500.
2mila nuove assunzioni in Tim
A fronte di queste uscite entreranno 2mila giovani. I nuovi posti di lavoro verrebbero finanziati da una solidarietà espansiva di 20 minuti al giorno. In pratica tutti i dipendenti dovranno rinunciare a 20 minuti al giorno di lavoro, con un corrispondente taglio dello stipendio al fine di finanziare, con i risparmi così ottenuti, le nuove assunzioni. Tim vorrebbe chiudere la partita con un accordo prima del 6 marzo. I dubbi, le incertezze e le perplessità, tuttavia, sono molteplici. «Gli strumenti di esodo volontario, fermo restando i necessari approfondimenti, appaiono in prima analisi insufficienti a garantire un’adeguata tutela del personale coinvolto» dicono i sindacati. In tale contesto di confronto, è imprescindibile riaffermare e condividere risposte positive che, coerentemente con le attuali politiche contrattuali, non possono danneggiare i dipendenti della Tim.