È in atto un attacco informatico ai danni di aziende e uffici pubblici. A rischio virus anche i cittadini. Ecco a cosa fare attenzione
Aziende e uffici pubblici sotto assedio. È in atto, infatti, un nuovo attacco informatico che ha già infettato 89 aziende ed enti pubblici con una semplice mail. La mail sembra provenire dall’Agenzia delle Entrate, ma in realtà il Fisco (per quanto talvolta spiacevoli possano essere le relative comunicazioni) non c’entra nulla o meglio la mail dell’Agenzia delle Entrate è usata quale esca, funge da specchietto delle allodole per frodare gli utenti. Presi di mira, questa volta, sono soprattutto i computer di aziende e uffici pubblici, molti dei quali sono stati già stati infettati. A rischiare l’infezione, però, sono anche i “comuni” cittadini. Vediamo, quindi, come difendersi dalle mail truffa e non cadere nella trappola informatica.
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Nuovo attacco informatico: attenzione alle false mail del Fisco
L’attacco informatico che ha già colpito molte aziende e uffici pubblici arriva sotto le mentite spoglie del Fisco. Continua ad essere l’Agenzia delle entrate una delle più formidabili esche per truffare gli utenti. Questa volta le tecniche usate sono davvero ingegnose e tali da poter trarre facilmente in inganno anche gli utenti più attenti. Solo per fare qualche nome, sono già caduti in trappola: Autostrade, Aci, Bt Italia, Camera dei deputati, Fastweb, Fineco, H3G. E tra le amministrazioni pubbliche si segnalano i comuni di Brescia e Bologna, le regioni Basilicata, Toscana e Veneto. E perfino il Ministero dell’Interno.
Mail truffa del fisco: ecco cosa succede
Come anticipato, questa volta l’inganno ai danni degli utenti è molto “raffinato”. L’oggetto della email truffa, infatti, spesso è il seguente: Codici Tributo Acconti o F24 Acconti – Codice Tributo 4034, ad individuarli è stata la Yoroi di Bologna, azienda specializzata in sicurezza informatica. Di fronte a email di questo tipo, è facile cadere in tentazione, anche se sono spedite da indirizzi evidentemente falsi come: info@amber-kate.com o info@fallriverproductions.com. Graficamente, però, l’email sembra identica a quelle spedite dal fisco italiano. Per cadere nella trappola basta cliccare sul link indicato per aprire l’indirizzo 239outdoors.com/themes5.php. A quel punto verrà scaricato il file 1t.exe, il virus autoinstallante che da quel momento terrà una porta sempre aperta sul pc infettato. È importante, dunque, fare molta attenzione.
Come difendersi dalle mail truffa?
Non è la prima volta che gli hacker cercano di compiere truffe ai danni degli utenti sfruttando il nome dell’Agenzia delle Entrate. La mail non contiene alcuna informazione utile: si tratta di un virus: si consiglia dunque di cestinarle senza aprirle. Passaparola …