Riaperti i termini fino al 31 luglio per aderire: ecco come presentare la domanda. Disponibile online il nuovo modello.
La definizione agevolata riapre le porte: chi non aveva presentato la domanda di rottamazione ter entro il 30 aprile scorso potrà farlo entro il prossimo 31 luglio. Così ha stabilito il Decreto crescita, approvato in via definitiva il 27 giugno [1]. Anche il nuovo modulo da presentare ad Agenzia Entrate Riscossione è online sul sito e disponibile agli sportelli. Vediamo allora come aderire alla nuova rottamazione: se non avevi partecipato alle edizioni precedenti è l’occasione buona per fare i calcoli di convenienza, verificando termini e scadenze per rientrare nelle agevolazioni della pace fiscale.
Innanzitutto devi richiedere il prospetto informativo delle cartelle rottamabili, che conterrà gli importi da pagare, al netto perché vengono eliminate tutte le sanzioni e gli interessi di mora: è proprio in questo, insieme alle rate spalmate in più di quattro anni, che consiste il maggiore beneficio. Lo puoi ottenere allo sportello (in genere il rilascio avviene a vista) oppure compilando il modulo sul sito di Agenzia Entrate Riscossione.
Una volta verificata la convenienza (dipende dal contenuto della cartella, che può comportare sanzioni più o meno alte, ed anche dall’anzianità, perché quelle più antiche hanno un maggior carico di interessi) puoi presentare la dichiarazione di adesione: potrai farlo agli sportelli dell’Agente di riscossione presentando il modulo cartaceo, rinnovato per la riapertura termini di luglio, oppure compilando il nuovo modello online. Potrai selezionare solo alcune cartelle tra quelle rottamabili oppure inserirle tutte. Entro il 30 ottobre 2019 Agenzia Entrate Riscossione ti comunicherà, all’indirizzo fisico o email che avrai indicato nella domanda, gli importi esatti da pagare.
Ricordati che la nuova rottamazione cartelle ha comportato soltanto la riapertura dei termini per presentare la domanda e per effettuare i pagamenti, mentre è rimasta ferma la possibilità di definire solo le cartelle fino al 31 dicembre 2017 compreso; niente estensione al 2018, dunque. Però la rottamazione comprenderà anche i tributi locali, quindi multe, bollo auto, Imu e Tasi riferiti al medesimo periodo. Se hai cartelle di questo tipo che sono state affidate a concessionari diversi da Agenzia Entrate Riscossione, tieni presente che la definizione non è automatica – quindi non puoi partecipare ora – ma dipenderà dalle scelte degli Enti: Regioni, Province e Comuni hanno 60 giorni di tempo (fino al 29 agosto) per decidere se far rientrare i loro tributi nella pace fiscale oppure no. Nel caso in cui intendano aderire, dovranno stabilire le modalità di presentazione delle domande ed i termini per i pagamenti, ma la scadenza finale sarà più corta di quella generale: non potrà oltrepassare ottobre del 2021.
Tornando alla definizione agevolata con Agenzia Entrate Riscossione, il modulo ti richiederà di comunicare se vuoi pagare in unica soluzione – ed in tal caso il versamento andrà fatto entro il 30 novembre 2019 – oppure a rate, fino ad un massimo di 17. Se vuoi conoscere le nuove scadenze e le differenze rispetto alle precedenti rottamazioni leggi anche: tempi per pagare la nuova rottamazione.
note
[1] D.L. n. 34/2019 convertito, con modificazioni, in Legge n. 58 del 28 giugno 2019.