Quale contratto collettivo di lavoro si applica al dipendente?


Quale contratto collettivo nazionale di lavoro l’azienda deve applicare al proprio dipendente?
Tutti i contratti collettivi di lavoro, finché i sindacati non si registreranno secondo quello che stabilisce l’articolo 39 della Costituzione, sono vincolanti e si applicano obbligatoriamente soltanto agli iscritti (datori e lavoratori) alle associazioni sindacali che hanno firmato quel contratto collettivo o ai datori e lavoratori che in maniera esplicita o implicita hanno dato la loro adesione a quello specifico contratto collettivo (in questo senso si è anche espressa la Corte di Cassazione con sentenza n. 26.742 del 2014).
Quindi se il datore di lavoro non è iscritto ad alcuna associazione sindacale può liberamente scegliere, in accordo con il lavoratore, di applicare un qualsiasi contratto collettivo di lavoro anche relativo ad un’attività diversa da quella effettivamente esercitata.
In definitiva, dal punto di vista della corretta regolazione dei rapporti di lavoro con i propri dipendenti, se l’azienda datore di lavoro è iscritta ad un’associazione sindacale che ha firmato uno specifico contratto collettivo, allora si dovrà applicare proprio quel contratto collettivo sottoscritto dall’associazione sindacale a cui l’azienda risulta iscritta.
Se, invece, l’azienda datore di lavoro non è iscritta ad alcuna associazione sindacale, allora si potrà applicare al rapporto con i propri dipendenti un qualsiasi contratto collettivo nazionale di lavoro.
Articolo tratto da una consulenza resa dall’avv. Angelo Forte