Quando si può non pagare una multa


Autovelox non tarato, segnaletica non visibile, strisce blu fatte male, ausiliari che intervengono dove non devono: quando contestare una contravvenzione.
Alzi la mano l’automobilista che non ha mai preso una multa. Per eccesso di velocità (anche di 6 km/h, non credere), per divieto di sosta, perché il parcheggio era scaduto e non ha cambiato il biglietto, perché non ha messo il disco orario, perché…ce ne sono di perché. Il fatto è che trovarsi il biglietto (non proprio di auguri) del vigile sul parabrezza o vedere che il postino arriva con la famosa busta di colore verde non è mai un piacere. Di solito si brontola, ci si arrabbia ma, alla fine, si va in Posta e si tira di portafoglio. Non sempre, però, occorre agire in automatico. Se ti chiedi quando si può non pagare una multa, sappi che le possibilità di contestare una contravvenzione sono più numerose di quelle che potresti immaginare.
Se, giustamente, il Codice della strada ci chiede di essere prudenti e corretti quando ci mettiamo al volante, altrettanto precisi devono essere gli organi preposti all’applicazione del Codice, cioè chi fa le multe, chi posiziona e tara gli autovelox, chi predispone i parcheggi a pagamento, chi redige il verbale, ecc. Altrimenti, si può non pagare la multa.
A volte, si può evitare di aprire il portafoglio anche per un problema tecnico. Ad esempio, perché il parcometro in cui dovresti depositare i soldi del posteggio sulle strisce blu è guasto. Che cosa devi fare? Metterti a ripararlo? Oppure perché l’autovelox che ti ha scattato la foto ad una velocità teoricamente superiore al limite consentito non è stato tarato a dovere. Anche in questi casi si può non pagare la multa.
Per non parlare della Ztl, la zona a traffico limitato. Quante volte si è incappati nella telecamerina che riprende chi entra e chi esce in un punto in cui la segnaletica avverte che l’ingresso è vietato. Attenzione, perché anche qui si può non pagare la multa quando il cartello non è conforme alla legge, come abbiamo spiegato in questo articolo.
Ci sono pure le notifiche a giustificare una contestazione, quando non sono fatte nel modo e nei tempi corretti. Insomma, è proprio il caso di vedere quando si può non pagare una multa.
Indice
Non pagare una multa per eccesso di velocità
Una delle trasgressioni al Codice della strada più comuni è quella dell’eccesso di velocità. Come sai, viene rilevato dall’autovelox (fisso o mobile) o dal tutor, il sistema che calcola in quanto tempo percorri una determinata tratta.
L’autovelox deve essere visibile agli automobilisti e segnalato, che sia con un cartello piazzato a terra o con quello luminoso che attraversa la carreggiata. Non è valida, dunque, la multa rilevata da un dispositivo appositamente imboscato, ad esempio, tra due piante e senza alcuna segnalazione che avverta della sua presenza.
Non solo. Per la stessa logica, il cartello non può trovarsi a ridosso dell’autovelox. Il Codice della strada dice che tra la segnalazione ed il dispositivo ci devono essere almeno:
- 250 metri in autostrada;
- 150 metri sulle strade urbane ed extraurbane;
- 80 metri nelle altre strade.
Tuttavia, la Cassazione ha stabilito che la distanza tra il cartello e l’autovelox deve essere ancora maggiore: da un minimo di 400 metri ad un massimo di 4 km. Significa che se, ad esempio, trovi l’ultima segnalazione a 6 km dall’autovelox, si può non pagare la multa.
La contestazione è possibile anche quando l’autovelox:
- non è omologato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
- è gestito da soggetti diversi da quello che svolgono le funzioni da Polizia stradale;
- è posizionato su una strada in cui il suo utilizzo non è consentito, come un luogo in cui una frenata brusca può creare una situazione di pericolo.
Lo stesso vale per il tutor: deve avere l’apposita segnalazione alla dovuta distanza, la gestione da parte di organi di polizia stradale e la corretta omologazione. In caso contrario, puoi non pagare la multa.
Non pagare la multa con il photored
Sempre più presente sulle strade, il photored altro non è che quella telecamera che rileva se passi un semaforo con il rosso. Non si tratta, quindi, di una multa per eccesso di velocità ma per non fermarsi con il rosso. In pratica, il dispositivo scatta una prima foto dopo che il semaforo è diventato rosso se l’auto ha superato i rilevatori posti sull’asfalto prima della linea di arresto. Dopodiché ne scatta un’altra quando il veicolo arriva al secondo sensore. La striscia bianca che determina il punto in cui ti devi fermare, dunque, si trova tra un sensore e l’altro.
Quando si può non pagare una multa rilevata con il photored? Quando il dispositivo non è stato omologato o non è stato opportunamente revisionato. Tuttavia, in questo caso non c’è l’obbligo di un’apposita segnaletica (anche se molti Comuni provvedono a piazzarla più per scrupolo che per dovere).
Se voi sapere di più sul photored, puoi leggere questo articolo.
Non pagare la multa per rimozione forzata
Ti sarà capitato di parcheggiare l’auto in una zona in cui c’è il cartello che segnala la rimozione forzata del veicolo. Ma può succedere che la macchina venga portata via da un posto in cui il divieto non esiste, magari soltanto perché qualcuno troppo intollerante ha deciso di chiamare i vigili perché non riusciva a far manovra.
In quest’ultimo caso, si può non pagare la multa. Primo, perché il divieto non è segnalato. Secondo, perché la normativa non la fa chi è un po’ imbranato a fare le manovre. Quindi, se ti trovi in una situazione del genere, fai tanto di foto con il telefonino e contesta la contravvenzione: puoi ottenere il rimborso.
Non pagare la multa nel parcheggio a pagamento
Sei in città. Cerchi un posteggio con le strisce bianche per evitare di lasciarti tutta la moneta che hai nel parcometro. Non lo trovi, quindi ti rassegni e parcheggi sulle strisce blu. Vai alla macchinetta per mettere dentro i soldi e scopri che il parcometro è guasto. Cosa fai?
Sicuramente non fai di nome Macgiver, ma anche se ti chiamassi così non saresti tenuto né ad avere l’occorrente a riparare il parcometro, come il personaggio della serie tv che ha sempre tutto a portata di mano, né tanto meno sei obbligato a metterlo a posto.
Per evitare di prendere la multa per non avere messo il biglietto sul cruscotto, la prima cosa che devi fare è guardare se c’è un altro apparecchio funzionante in giro che riguarda il parcheggio in cui hai sistemato l’auto. Ovvio che non devi girare tutta la città, ci mancherebbe altro, quindi se non ci sono altri dispositivi e al tuo ritorno ti trovi la contravvenzione sul parabrezza, puoi non pagare la multa.
Non limitarti, però, a prendere il biglietto che ti ha lasciato il vigile e a tornartene a casa: sempre meglio prendere il numero di serie del parcometro e segnarti la via in cui si trova. Insieme al numero della tua targa, dovrai comunicare questi dati alla società che gestisce l’apparecchio in modo da non dover pagare la multa.
Altro problema che puoi riscontrare quando parcheggi sulle strisce blu è che queste non siano a norma. Devono trovarsi fuori dalla carreggiata per non ostacolare il traffico. In più, se appartengono ad un parcheggio a pagamento, nella zona ci devono essere dei parcheggi gratuiti. Se in uno o nell’altro caso le norme non vengono rispettate, puoi non pagare la multa.
Attenzione: se la multa è stata fatta da un ausiliare del traffico nelle strisce blu o nei parcheggi a pagamento, è valida. Non lo è, invece, negli altri parcheggi (ad esempio se hai lasciato la macchina sul marciapiede), quindi la puoi contestare.
Non pagare la multa per verbale non corretto
Altro caso in cui puoi non pagare una multa è quando un verbale è fatto male. Sembra improbabile, ma può succedere che manchi qualcuno di questi dati:
- la data, il luogo e l’ora della violazione al Codice;
- i dati di chi ha commesso la violazione o del proprietario del veicolo (nome, cognome, residenza);
- il tipo e la targa del veicolo;
- il numero della patente di guida;
- l’articolo del Codice della strada che sarebbe stato violato.
Se manca una sola di queste informazioni, il verbale che ricevi è nullo e, quindi, puoi non pagare la multa.
Non pagare una multa per vizio di notifica
Questa volta non si tratta di una notifica scritta male ma fatta male. Nel senso che se arriva tardi, puoi non pagare la multa.
Affinché sia valido, il verbale deve essere notificato entro 90 giorni dalla data in cui hai commesso la violazione. Quindi, se ti viene consegnato dal 91mo giorno in poi sai che la multa non va pagata.
Non pagare una multa per colpa della segnaletica
Non sei obbligato a sapere se puoi effettuare o meno una manovra in un determinato punto o se è vietata la sosta in una certa zona della città se non c’è un cartello che te lo indica. Talvolta la segnaletica c’è, ma resta nascosta da una pianta oppure è lì da così tanto tempo che gli agenti atmosferici l’hanno rovinata.
Questo per dirti che se i segnali orizzontali o verticali non sono correttamente visibili, puoi contestare la multa e non pagarla.
Non pagare una multa in caso di emergenza
Ci possono essere delle situazioni in cui hai guidato più veloce di quello che avresti dovuto perché ti sei trovato in una situazione di emergenza. Capita, ad esempio, quando devi correre (è il caso di dirlo) in ospedale a portare una persona che ha bisogno immediato del pronto soccorso. Pur essendo poco raccomandabile schiacciare troppo l’acceleratore e mettere in pericolo sia te sia gli altri, se prendi una multa per eccesso di velocità in un caso come quello hai la possibilità di dimostrare la tua buona fede e, quindi, chiedere che la contravvenzione venga annullata.
Lo stesso può capitare se, guidando in autostrada, avverti che la macchina non va e devi fermarti in una corsia di emergenza. Conviene, in questo caso, chiamare il soccorso stradale per dimostrare che, in buona fede, hai deciso di fermarti piuttosto che rischiare un incidente in cui possono rimanere coinvolte altre auto.
Non pagare una multa: come fare?
Appurato che si trovi in una delle situazioni sopra descritte, come non pagare una multa? Ci sono due tipi di ricorsi che possono essere presentati per contestare la contravvenzione: al Prefetto oppure al Giudice di Pace.
In entrambi i casi non avrai bisogno di un avvocato.
Il ricorso al Prefetto
Se decidi per il ricorso al Prefetto, devi agire assolutamente entro 60 giorni dalla data in cui hai ricevuto la notifica della multa, altrimenti il ricorso perde efficacia.
Il ricorso deve essere inviato via Pec (posta elettronica certificata) o via raccomandata a/r. Puoi consegnarlo anche a mano e dovrà contenere:
- il tuo nome e cognome;
- il tuo indirizzo;
- il numero del verbale e la data della notifica;
- il motivo per cui intendi contestare la multa.
Devi allegare una copia del verbale ed ogni elemento valido a sostenere le tue ragioni, come una foto scattata dal cellulare sul luogo in cui ti è stata elevata la contravvenzione.
Entro 210 giorni, il prefetto deve fare un’ordinanza con cui accoglie il tuo ricorso oppure lo rigetta. Da quando lo riceve, ha 30 giorni di tempo per inviare la documentazione all’ufficio che ti ha fatto la multa (ad esempio ai vigili urbani o alla Polizia stradale). Questo ufficio ha ulteriori 60 giorni di tempo per fare avere al Prefetto le sue motivazioni.
Il Prefetto dovrà spiegare le motivazioni della sua decisione. Se non si pronuncia entro 210 giorni, il tuo ricorso si intende accolto.
Se lo ritieni indispensabile, puoi anche chiedere al Prefetto di essere ascoltato.
Che succede se il tuo ricorso non viene accolto? Riceverai un’ingiunzione di pagamento entro 150 giorni dalla data dell’ordinanza e dovrai pagare quanto dovuto entro i successivi 30 giorni.
Il ricorso al Prefetto è gratuito.
Il ricorso al Giudice di Pace
Se, invece, decidi di rivolgerti al Giudice di Pace, sappi che hai 30 giorni (e non 60) per presentare il ricorso dalla data della notifica del verbale.
Il ricorso va presentato presso la cancelleria del Giudice di Pace oppure va spedito tramite raccomandata a/r allegando:
- copia originale e quattro fotocopie del ricorso;
- fotocopia dei documenti a sostegno del ricorso;
- ricevuta del pagamento del contributo unificato di 43 euro se la multa non supera i 1.100 euro;
- copia di un documento di identità.
Il Giudice di Pace può esprimersi in uno di questi tre modi:
- non ammette il ricorso;
- convalida la sanzione con un’ordinanza. In questo caso, hai 30 giorni di tempo per pagare;
- accoglie il ricorso ed annulla in toto o in parte la multa.
Comune di Ferrandina (Matera). Guidavo al buio e la presenza dell’autovelox, sebbene segnalata coi cartelli, i lampeggianti posti su di essi erano però spenti.
In tutta onestà, sulla basentana, specie di sera, non è che uno si mette a leggere tutti i cartelli per cui è fondamentale l’ausilio dei lampeggianti. Posso fare ricorso?
Vi ringrazio per l’auspicata risposta.
Pasquale puoi trovare tutte le informazioni sul ricorso contro una multa nei seguenti articoli:
-Ricorso al Prefetto contro multa https://www.laleggepertutti.it/276045_ricorso-al-prefetto-contro-multa
-Multa: che fare se il Prefetto rigetta il ricorso https://www.laleggepertutti.it/165725_multa-che-fare-se-il-prefetto-rigetta-il-ricorso
-Modello ricorso contro una multa https://www.laleggepertutti.it/262442_modello-ricorso-contro-una-multa
-Ricorso multa: quando non vale la pena farlo https://www.laleggepertutti.it/195111_ricorso-multa-quando-non-vale-la-pena-farlo
-Ricorso multa: contro chi va presentato? https://www.laleggepertutti.it/150225_ricorso-multa-contro-chi-va-presentato
-Multa: conviene fare ricorso? https://www.laleggepertutti.it/243921_multa-conviene-fare-ricorso
-Multa in estate: quanto tempo per fare ricorso o pagare? https://www.laleggepertutti.it/293521_multa-in-estate-quanto-tempo-per-fare-ricorso-o-pagare
i giorni validi entro i quali devi ricevere il verbale sono 150 e non 90. Attenzione perchè se il giorno in cui cade il 150 è festivo, diventano 151 se il festivo è doppio, 152.