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Tumori: arriva un nuovo modo per curarli

1 Agosto 2019 | Autore:
Tumori: arriva un nuovo modo per curarli

Quelli resistenti e non operabili saranno bombardati da particelle intelligenti, con un innovativo sistema lanciato in sperimentazione a Pavia. 

Nasce a Pavia il primo sistema al mondo di imaging in grado di monitorare le terapie radio per curare i tumori e di renderle più mirate ed efficaci: questo nuovo modo di curare i tumori si chiama Inside (acronimo di: Innovative Solution for Dosimetry in Hadrontherapy) e sarà gestito da un gruppo specializzato che comprende la Fondazione Cnao, il Centro nazionale di adroterapia oncologica di Pavia, l’Istituto nazionale di fisica nucleare, il Dipartimento di fisica dell’Università di Pisa e l’Università di Roma La Sapienza.

La buona notizia è stata diffusa oggi dall’agenzia stampa AdnKronos Salute. Il sistema è già stato avviato su 40 pazienti sottoposti a studio al Cnao di Pavia. La nuova tecnica accende le speranze soprattutto per chi soffre di forme resistenti alle normali terapie radiologiche e non operabili. In questa prima fase si parte con le cure dei tumori localizzati nella testa e nel collo, in particolare i meningiomi, i carcinomi adenoidei-cistici, i cordomi della base del cranio ed il carcinoma del rinofaringe.

Il Cnao di Pavia è l’unico centro italiano e uno dei soli 6 al mondo in grado di intervenire sui tumori attraverso l’adroterapia, una forma avanzata di radioterapia che bombarda le cellule malate con protoni e ioni di carbonio. Questo intervento è più preciso rispetto ai raggi X tradizionali perché riesce ad aggredire solo la massa tumorale, riducendo al minimo l’impatto sui tessuti sani vicini ed evitando così gli effetti collaterali.

Ecco come funzionerà il nuovo sistema: il sistema Inside sarà posizionato vicino al letto del paziente e sarà controllato da un radioterapista oncologo in grado di capire sul momento i punti in cui si sta rilasciando l’energia delle particelle – che sono in grado di arrivare al bersaglio delle cellule affette da tumore – e se il volume tumorale si modifica, riducendosi per effetto del trattamento. A differenza delle radioterapie precedenti, lo specialista potrà ora verificare in tempo reale l’effetto delle radiazioni sulle parti tumorali, con l’ulteriore vantaggio di poter mirare ancora meglio la terapia nei trattamenti successivi.



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