Per evitare di aprire un conto in un istituto di credito che rischia il fallimento bisogna vedere l’andamento del titolo.
Per capire se una banca è solida e non rischia il fallimento, bisogna guardare la quotazione borsistica del titolo. Difatti, la Borsa è meglio del Tier 1: lo afferma uno studio del Fondo Monetario Internazionale, citato da Adnkronos. Dati alla mano, l’andamento del titolo è di gran lunga più efficace dei coefficienti patrimoniali (come il Tier 1) nell’evidenziare il reale stato di salute di un istituto.
E l’analisi, condotta su un campione di 329 istituti internazionali (di cui 31 falliti dallo scoppio della crisi), rivela come alcune banche europee ed asiatiche siano ancora ‘vulnerabili’ a eventuali choc sui mercati.
La ricerca dell’economista Will Kerry – che ha preso in esame quotazioni e bilanci in un lungo periodo di tempo – punta a scoprire quali indicatori permettano di identificare in anticipo i punti deboli in un sistema bancario dove i parametri ‘ufficiali’ non sempre raccontano tutta la verità. E, proprio a proposito del coefficiente di capitale Tier 1, lo studio ricorda come RBS, poco prima di dover ricorrere a un costosissimo salvataggio pubblico, vantasse il secondo miglior coefficiente di capitale fra i colossi bancari britannici, mentre la spagnola Bankia – appena 4 mesi prima del suo fallimento – presentava un non disprezzabile Tier 1 del 9,9%. Indicatori fuorvianti, laddove l’andamento in Borsa e il rapporto fra capitalizzazione e asset già lasciava intravedere problemi in arrivo.