Dieta in palestra o da chi è senza titoli: è reato


Diete personalizzate: commette reato di esercizio abusivo della professione chi, senza i dovuti titoli medici, elabora e prescrive diete personalizzate
Se le «diete fai da te» possono rivelarsi davvero pericolose, lo sono (a maggior ragione) anche quelle prescritte da chi non abbia alcun titolo per farlo. L’improvvisazione, molto spesso, genera mostri e chi si spaccia per esperto in nutrizione – pur non essendolo affatto – e fa diete personalizzate non solo può nuocere gravemente alla salute altrui, ma commette anche un reato. Il reato che viene in rilievo in queste ipotesi è quello di esercizio abusivo della professione. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione [1] che, con una recente sentenza, ha posto l’accento sul diffusissimo fenomeno di prescrivere diete personalizzate da parte di soggetti non qualificati come istruttori di palestra, personal trainer, massaggiatori. È bene sapere, dunque, che questo fenomeno è perseguibile penalmente. Possibile? Sì, visto che il codice penale stabilisce che chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da 103 a 516 euro [2].
Risultato: l’istruttore di palestra non può prescrivere diete personalizzate. Parimenti, non possono elaborare diete o fare il lavoro del nutrizionista coloro i quali non abbiano i titoli per farlo, né – di conseguenza – alcuna voce in capitolo.
Indice
Il personal trainer può fare diete personalizzate?
Chi vuole dimagrire o, semplicemente, vuole mantenersi in forma può tranquillamente iscriversi in palestra. Palestre e centri benessere, infatti, sono pieni di professionisti del settore sempre molto qualificati (leggi sul punto: Palestre: le qualifiche per diventare istruttori). Attenzione, però, a tenere ben distinte le cose; chiamatela «sportiva» anziché «dimagrante», ma il risultato non cambia: a prescrivere la dieta può essere solo un medico dietologo e non di certo un istruttore di palestra o un personal trainer. E così, l’istruttore di palestra trovato a compilare, su foglietti di carta o con e-mail, diete personalizzate ai propri amici o ai clienti del centro sportivo, rischia il penale. Non importa se lo fa per lavoro, facendosi pagare, o solo per piacere, perché gli è stato chiesto qualche suggerimento.
L’istruttore di palestra non può fare diete personalizzate
La vicenda all’esame della Suprema Corte è scaturita da un controllo effettuato dalla Guardia di Finanza in una palestra, nel corso del quale erano state ritrovate delle schede di alimentazione personalizzate per i frequentatori, compilate da persone prive di un titolo abilitativo di dietista o biologo, titolo ritenuto – dalla Cassazione – indispensabile per prestazioni di questo genere. «L’individuazione dei bisogni alimentari dell’uomo attraverso schemi fissati per il singolo con rigide previsioni e prescrizioni» – scrive la Corte – è attività che può svolgere solo il medico biologo o ad altre categorie professionali per le quali è comunque prescritta una specifica abilitazione (medici, farmacisti, dietisti).
L’istruttore di palestra, dunque, non può fare diete personalizzate: la redazione di schede personalizzate è una competenza che, proprio per le ricadute in termini di salute, può essere esercitata solo da chi è in possesso di uno specifico titolo, come medici, farmacisti, dietisti o biologi. Dunque, commette il reato di esercizio abusivo della professione il titolare della palestra o il personal trainer che, senza abilitazione predispone, con schede personalizzate, le diete agli utenti.
Chi non può prescrivere una dieta?
Al di là di istruttori di palestra e personal trainer, vi sono anche altre figure professionali che, parimenti, non possono elaborare diete o fare il lavoro del nutrizionista e che se lo facessero commetterebbero il reato di esercizio abusivo della professione. Ecco l’elenco
- farmacista (consiglia integratori, ma non può prescrivere diete);
- tecnologo alimentare (si occupa di educazione alimentare non personalizzata);
- istruttore laureato in scienze motorie;
- fisioterapista;
- infermiere;
- naturopata;
- estetista;
- chimico;
- psicologo;
- consulenti/venditori di prodotti o integratori per dimagrire.
I professionisti di cui all’elenco che precede potrebbero – occupandosi a vario titolo di benessere, estetica, salute, cura e commercio di prodotti dimagranti – farsi “tentare” dalla voglia di mettersi a dare diete o di svolgere il lavoro del nutrizionista, ma va chiarito che non possono farlo.
credo che la linea sia molto sottile.. di solito propongono “esempi di alimentazione” , ti “danno consigli” o ultimamente ti propongono un “programma” ma sempre di dieta si tratta..
La sentenza. n. 20281/17 del 28.04.2017 della S.C.C. è chiara.
A poter elaborare diete possono esserci solo medici, FARMACISTI, dietisti, oltre ai biologi, che all’epoca dei fatti non erano ancora figure sanitarie.
IN ITALIA (fatta eccezione per i dietisti) NON VI E’ NESSUNA SPECIFICA NORMA CHE ABILITA CHIARAMENTE ALL’ELABORAZIONE DI DIETE.
Questa è la più recente sentenza in materia che conferma questa capacità anche al FARMACISTA.
Sono escluse tassativamente le figure che non possiedono una abilitazione sanitaria.
Vedo che lemme prescrive dieta , sono dimagrito sto bene!!!
Ha vinto tutte le cause sebbene è farmacista ..
La questione è molto nebulosa però. Il problema sopraggiunge se il cliente è portatore di patologie. A quel punto, Il piano alimentare si trasforma in un’azione medica. Se il cliente però è sano, non c’è nessun problema a dare consigli alimentari.
Mi spiega qualche legale perche’ un biologo marino che lavora con i pesci e le alghe tutto il santo giorno o il biologo che fa il controllo qualita in azienda puo fare diete o il meico legale e invece il farmacista con la seconda laurea in scienze della nutrizione umana debba fare l’esame di stato da biologo che nulla centra con la nutrizione per poter stilare diete????? Siamo al paradosso dell’ ipocrisia tutta italiana
Gentile REDAZIONE se nella sentenza. n. 20281/17 del 28.04.2017 della Cassazione il Giudice stabilisce che “… l’individuazione dei bisogni alimentari dell’uomo attraverso schemi fissati per il singolo con rigide previsioni e prescrizioni, se non è esclusiva del medico biologo, può competere in via concorrente ad altre categorie professionali per le quali è comunque prescritta l’acquisizione di una specifica abilitazione, quali medici, FARMACISTI, dietisti, fatte salve le competenze stabilite nelle normative di settore, ma mai, proprio per le ricadute in termini di salute pubblica che tali prescrizioni assumono, essere esercitate da persone che siano prive di competenza in tema sanitario…” sarebbe così cortese da spiegare perché la medesima non dovrebbe applicarsi ai farmacisti?
In altre parole perché se il Giudice individua anche nel farmacista un sanitario capace di elaborare diete, perché non potrebbe farlo?
caro Farmacista Curioso. Domanda più che lecita Ti rispondo con un mio semplice pensiero che non ha valenza giuridica ma solo un pensiero personale.
Storicamente le farmacie hanno vissuto sempre bene con la dispensazione del farmaco e FEDERFARMA e FOFI hanno sempre pensato a difendere le 4 inutili mura della farmacia proponendo leggi ed accordi FARMACIA-CENTRICHE e lasciando perdere volutamente il farmacista porfessionista relegandolo volutamente a super commesso senza possibilità di carriera e di crescita mentre altri ordini professionali tra cui quello dei biologi hanno lottato per il riconoscimento della professionalità del professionista. Cosa che non ha fatto la FOFI. Ad oggi l’ordine dei biologi e dei dietisti si oppone fortemente al fatto che altri 90000 professionisti entrino in un mercato così importante con la nutrizione. Il mio pensiero è che sia all’ordine dei medici, che a quello dei farmacisti che in quello dei biologi ci dovrebbe essere una sezione separata che dimostri che il professionista ha ottenuto un secondo percorso universitario in nutrizione (laurea in SNU o master universitario biennale) che gli dia le competenze per fare diete perchè con la sola laurea in queste discipline non si hanno le competenze necessarie ma ribadisco è il mio singolo pensiero
Ora che il welfare sta tagliando e la medicina si è evoluta sul concetto di nutrizione e prevenzione alcunu farmacisti