Tasse e pressione fiscale: si lavora per lo Stato fino al 12 giugno


Mai il tax freedom day era stato così lontano: la pressione fiscale ha raggiunto un record negativo mai toccato prima nella recente storia del nostro Paese.
Quest’anno il giorno della liberazione cadrò il 12 giugno: mai era stato così lontano. Si tratta della “liberazione fiscale”, ossia di quella data a partire dalla quale i guadagni dei contribuenti italiani non serviranno più a pagare le tasse, ma potranno essere liberamente spesi per mantenere la famiglia.
In altre parole, tutto ciò che l’italiano medio guadagna dal primo gennaio al 12 giugno va a finire in tasse allo Stato; il residuo può rimanere nelle tasche del lavoratore.
Quest’anno sono stati necessari ben 162 giorni per assolvere agli obblighi fiscali e contributivi richiesti dallo Stato. Si tratta di un record negativo mai toccato nella recente storia del nostro Paese. Nel 1980, la pressione fiscale era di ben 13 punti in meno.
A calcolare il cosiddetto “Tax freedom day” è stata la Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato (CGIA).