Se la tua pagina Facebook ha lo stesso nome di un marchio altrui


Posso utilizzare il marchio altrui come nome del mio account Facebook, Twitter e Google+?
La legge [1] stabilisce che è vietato adottare, come nome a dominio di un sito usato nella propria attività economica, un segno uguale o simile ad un marchio già usato da altri (per un approfondimento leggi l’articolo Nomi a dominio simili a marchi. È legittimo?).
In generale la legge, è vietato adottare come nomi a dominio di siti usato nell’attività economica un segno uguale o simile all’altrui marchio. Tuttavia, c’è illecito solo “se, a causa dell’identità o dell’affinità, c’è un rischio di confusione per il pubblico che può consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni”.
La norma si riferisce, però, non solo ai nomi a dominio in senso stretto (ossia agli indirizzi web di siti), ma anche a qualsiasi altro segno distintivo, compresi quindi anche i nomi degli account dei servizi internet più celebri come, appunto, i social network come Facebook, Twitter e Google+.
Pertanto, è illegittimo utilizzare il marchio altrui come nome del proprio account Facebook o della propria pagina. Ma solo se ciò crea un rischio di confusione per il pubblico.
In alcuni casi, sono gli stessi prestatori di servizio (appunto, Facebook e compagni) a mettere a disposizione strumenti interni per risolvere le controversie. In ogni caso, l’eventuale violazione dei diritti di marchio può comunque essere fatta valere con una causa ordinaria in tribunale.
note
[1] Art. 22 Codice Proprietà Industriale.