Cinque giorni per rientrare dallo scoperto di conto corrente


Che cosa comporta avere uno scoperto di conto corrente senza fido, e con quali tempi è necessario rientrare da uno scoperto senza fido?
Si suole dire che esiste uno “scoperto di conto corrente” quando, nel proprio conto, gli addebiti superano gli accrediti, ossia – in parole ancora più semplici – quando si sono utilizzati più soldi di quanti se ne poteva disporre.
In alcuni casi, le banche consentono al correntista di sforare una certa soglia di scoperto (si parla, a riguardo, di contratto di “affidamento” o di apertura di fido). Ma spesso molti correntisti, pur non disponendo di un fido, sono soliti andare spesso in “rosso”.
Ovviamente, tale scoperto, che dovrebbe servire al cliente per far fronte a temporanee carenze di liquidità, comporta un rischio per le banche, dal momento che non è assistito da alcuna garanzia.
È per tale ragione che gli istituti di credito si fanno ampiamente remunerare per tali evenienze applicando tassi passivi maggiormente elevati, commissioni e spese, secondo modalità ed entità previste nel contratto che si è firmato al momento dell’apertura del conto.
Gli scoperti di conto corrente, per loro natura, dovrebbero essere ripianati nel più breve tempo possibile.
In difetto, la banca può chiedere il rientro entro cinque giorni e, decorso tale termine, potrà intentare ogni opportuna azione giudiziale per il recupero forzoso del credito.