Il segretario nazionale del Nursind infermieri, Andrea Bottega, commentando la nota di aggiornamento al Def trasmessa alle Camere, ha dichiarato: “Prendiamo atto delle parole del ministro Speranza che annuncia 2 miliardi in più per la sanità nel 2020 rispetto al 2019, ma facciamo notare che si tratta di una normale dinamica della spesa a legislazione vigente, senza uno sforzo ulteriore in percentuale rispetto al Pil”. Continua dicendo: “in ogni caso con favore che non ci sia un taglio dei fondi e, soprattutto, l’impegno del Governo sul fronte delle assunzioni di medici e infermieri di cui il sistema sanitario nazionale ha urgente bisogno”.
“In attesa che prenda forma la Legge di Bilancio – continua Bottega – la prudenza è d’obbligo”. Ci sono, infatti, diversi nodi da sciogliere. “Oggi le aziende sanitarie hanno limiti di spesa per il personale che non possono superare. Il fabbisogno deve infatti essere calcolato dentro tali limiti che – avverte il Nursind – se non saranno modificati nella Legge di Bilancio, renderanno vano ogni sforzo. Le Asl si potrebbero trovare nella situazione paradossale di disporre di risorse per fare assunzioni senza poterle impiegare. Una beffa in piena regola”.
In più, “per affrontare alla radice il problema della carenza di personale – precisa – non si può più prescindere da un adeguamento delle buste paga di medici e infermieri al curriculum formativo e alle responsabilità richieste. Pure su questo fronte, tuttavia, bisogna fare i conti con un limite legislativo da superare. Il riferimento è all’articolo 23 della ‘riforma Madia’ che pone un tetto ai fondi contrattuali, con l’effetto non solo di bloccare il trasferimento di risorse da destinare agli stipendi, ma addirittura una loro riduzione progressiva”.
È quanto emerge da una nota stampa di Adnkronos.