Sette medici chirurghi operanti nel Lazio portavano i pazienti a Lucca per eseguire gli interventi.
L’attività d’indagine portata avanti dai militari della Guardia di Finanza ha permesso di scoprire un metodo corruttivo che danneggia il Sistema Sanitario regionale del Lazio per la mobilità passiva. Secondo quanto riportato dalla nostra agenzia di stampa Adnkronos, sette medici chirurghi operanti nel Lazio portavano i pazienti laziali a Lucca per eseguire interventi chirurgici. È quanto affermato dall’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
“Oltre al danno la beffa visto che in numerose occasioni erano poi le strutture pubbliche del Lazio a farsi carico delle complicanze degli interventi eseguiti – prosegue – stiamo verificando con l’avvocatura regionale la possibilità di costituirci come parte civile per i danni subiti dal Sistema Sanitario regionale del Lazio”.
Conclude affermando che: “Chiederemo inoltre all’ordine dei medici di verificare i profili deontologici sul comportamento dei professionisti. Già nell’aprile scorso avevamo segnalato alla Regione Toscana una frequente casistica di pazienti che venivano operati in strutture private accreditate della Toscana. È necessario stroncare questi comportamenti illegali e opportunistici”.