Il cambio di domicilio può avvenire in modo assai semplice e veloce: solo se richiesta, occorre rilasciare un’apposita autocertificazione, altrimenti non c’è alcuna formalità da compiere.
Devi trasferire il tuo domicilio da Perugia a Milano per motivi lavorativi. Va cambiata anche la residenza? Per il cambio di domicilio è prevista una pratica amministrativa ad hoc? E’ possibile inviare una semplice dichiarazione scritta ai soggetti che erano a conoscenza del tuo vecchio domicilio? Nel linguaggio comune, capita spesso di adoperare domicilio, dimora e residenza come sinonimi al fine di specificare il luogo in cui un soggetto abita. Dal punto di vista giuridico però, si tratta di termini che indicano cose differenti.
Domicilio, dimora e residenza differiscono anche per quanto riguarda le modalità per il trasferimento. Infatti, l’iter da seguire nei primi due casi è poco complesso e non sono richieste particolari formalità in ordine ai documenti necessari per il cambio di domicilio e di dimora. Viceversa, per il cambio di residenza è prevista una determinata procedura oltre alla produzione di un’apposita documentazione.
Cos’è il domicilio
Il domicilio è il luogo in cui una persona ha posto la sede principale dei propri interessi ed affari [1].
Per la legge, il domicilio è la figura più importante per stabilire la relazione esistente tra la persona ed il territorio in quanto costituisce il posto in cui si presume di trovare un soggetto indipendentemente dall’effettiva presenza in quel luogo. Infatti, quello che rileva è la sua intenzione di avere lì la sede principale dei suoi affari e dei suoi interessi economici. Il domicilio, dunque, è una situazione di diritto, inerente più all’attività commerciale e lavorativa di una persona che ad altro.
Solitamente, domicilio e residenza coincidono, ma non è sempre così: ad esempio, un soggetto può essere domiciliato nel posto dove si è trasferito per motivi di lavoro o di studio, ma risiedere in un luogo diverso. E’ questo il caso di Tizio che per frequentare l’Università Cattolica, si trasferisce da Palermo a Milano o quello di Caio, napoletano, che deve cambiare città, avendo vinto un concorso all’Agenzia delle Entrate di Belluno.
Perché si possa stabilire il domicilio devono ricorrere due presupposti:
- una certa stabilità in un determinato luogo;
- l’intenzione di stabilire in quel luogo la sede principale ed esclusiva dei propri affari ed interessi.
Quali sono le diverse tipologie di domicilio
Ci possono essere diverse tipologie di domicilio:
- il domicilio volontario, che è quello stabilito volontariamente da una persona;
- il domicilio legale, che è fissato dalla legge per alcune persone appartenenti a delle specifiche categorie. Si pensi ai minori, il cui domicilio è stabilito per legge presso la residenza della famiglia ovvero agli incapaci o agli interdetti, il cui domicilio è fissato nel luogo dove domicilia il tutore;
- il domicilio generale, che è il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei propri interessi ed affari. Si prenda il caso di un libero professionista, un ingegnere ovvero un medico, il quale fissa o elegge il proprio domicilio presso lo studio in cui svolge la sua attività;
- il domicilio speciale, che è quello in cui il soggetto stabilisce la sede di determinati affari o atti. Ad esempio colui che dà mandato ad un avvocato per una causa, elegge domicilio presso lo studio di tale professionista. L’elezione di domicilio è finalizzata all’assistenza ed alla rappresentanza in giudizio. Per effetto dell’elezione di domicilio il legale avrà la possibilità di conoscere immediatamente tutte le comunicazioni e le notificazioni relative alla controversia, che verranno recapitate presso il suo studio. Uno stesso soggetto può avere più domicili speciali in relazione ai propri affari;
- il domicilio digitale, che facilita la comunicazione tra pubbliche amministrazioni e cittadini. Infatti, è facoltà di ogni cittadino indicare alla Pa un proprio indirizzo di posta elettronica certificata (pec) a titolo di domicilio digitale. Questo indirizzo di posta elettronica sarà inserito nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) e reso disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e ai gestori o esercenti di pubblici servizi.
Come avviene la scelta del domicilio
La scelta del domicilio non segue alcuna formalità e, pertanto, non è prevista un’apposita registrazione pubblica. Tant’è che gli uffici della Pubblica Amministrazione non rilasciano certificati di domicilio.
Il domicilio si individua eleggendolo, cioè rilasciando una dichiarazione scritta con la specificazione del luogo scelto come tale, nei casi in cui sia richiesta. Ad esempio quando è necessario accertare l’indirizzo completo del posto in cui un determinato soggetto studia, lavora o più in generale svolge i propri interessi e affari, è sufficiente che questi scriva un’autocertificazione nella quale riporti la via, il numero civico e la città che ha scelto come proprio domicilio.
L’autocertificazione o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del domicilio può essere presentata agli organi della pubblica amministrazione, ai gestori di pubblici servizi (come Enel, Eni, Poste Italiane, ecc.) nonché ai soggetti privati (banche, assicurazioni, associazioni sportive, ecc.).
Come avviene il cambio di domicilio
Allo stesso modo della scelta anche per il cambio di domicilio non è prevista alcuna pratica amministrativa in quanto basta il semplice trasferimento perché lo stesso abbia effetto.
Non è quindi, necessario presentare una documentazione specifica ma il cambio può essere comunicato ai soggetti che erano a conoscenza della vecchia sede, con una attestazione scritta.
L’autocertificazione del cambio di domicilio
L’autocertificazione del cambio di domicilio consiste in una dichiarazione con la quale l’interessato comunica di avere trasferito il proprio domicilio a un indirizzo diverso dal precedente.
Nella stessa, vanno riportati:
- i dati anagrafici del dichiarante (nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, provincia, via/piazza, numero civico, codice fiscale);
- l’assunzione di responsabilità nel caso di dichiarazioni false e mandaci. Infatti, il dichiarante si assume la responsabilità, sia civile sia penale, di quanto attestato nell’autocertificazione. Gli uffici della Pa ai quali viene presentata l’autocertificazione, possono verificarne la veridicità e in caso di dichiarazioni false o mendaci, al dichiarante si applicheranno sanzioni a norma del codice penale [2];
- la dichiarazione relativa al cambio di domicilio. Più precisamente, occorre riportare le informazioni in ordine al vecchio e al nuovo domicilio con la specificazione dei rispettivi indirizzi (via, numero civico, cap, città e provincia) e la data del cambio;
- la menzione dell’allegazione della fotocopia del documento di identità in corso di validità in quanto non occorre autenticare la firma del dichiarante;
- la data e la firma del dichiarante;
- in ultimo, le diciture relative all’autorizzazione al trattamento dei dati personali, alla violazione dei doveri d’ufficio nel caso di mancata accettazione della dichiarazione e all’esenzione dell’imposta di bollo.
Nell’apposito box sottostante è possibile trovare un modulo autocertificazione cambio di domicilio, da utilizzare qualora venisse richiesto di certificare il trasferimento mediante un apposito atto.
Cos’è la residenza
La residenza è il luogo in cui una persona dimora in maniera stabile e duratura e coincide con il Comune dove il soggetto è iscritto anagraficamente [3].
Come si stabilisce la residenza
La residenza è dichiarata presso l’ufficio dell’anagrafe del Comune in cui s’intende risiedere: si parla, in tal caso, di residenza anagrafica, che è possibile modificare e trasferire in ogni momento.
A differenza del domicilio, essa è una situazione di fatto, perché si tiene conto del luogo in cui un soggetto si trova effettivamente e usualmente.
Come avviene il cambio di residenza
Per il cambio di residenza bisogna presentare un’apposita denuncia presso l’ufficio anagrafe del Comune nel cui territorio ci si trasferisce. Sono, inoltre, previsti degli accertamenti anagrafici che vengono effettuati dalla polizia municipale o da altro personale comunale a ciò autorizzato, nei 45 giorni successivi alla presentazione della dichiarazione di trasferimento, diretti ad accertarne la veridicità.
I documenti che servono a cambiare residenza sono:
- una fotocopia fronte/retro della carta d’identità;
- una fotocopia fronte/retro del codice fiscale;
- una fotocopia del contratto di locazione,comodato d’uso o di acquisto della nuova residenza;
- una fotocopia della patente di guida;
- una fotocopia del libretto di motocicli e autoveicoli.
Cos’è la dimora
La dimora rappresenta il posto in cui un soggetto soggiorna; tale presenza può anche essere solo temporanea. L’esempio più tipico di dimora è rappresentato dalla casa per le vacanze, in cui il soggetto soggiorna solo nel periodo estivo. Viceversa, se la dimora è effettiva e abituale, allora coincide con la residenza.
Al pari del domicilio, sia la scelta sia il cambio di dimora non sono soggette a particolari formalità.
FAC SIMILE MODULO AUTOCERTICAZIONE CAMBIO DI DOMICILIO
(Art. 46 – lettera b) D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000)
Il/la sottoscritto/a ___________________________ nato/a a _________________ (prov.________), il ___________, residente in ________________________(prov.____), via/piazza _____________________ n. ____, codice fiscale ___________, consapevole che in caso di dichiarazione mendace sarà punito ai sensi del codice penale secondo quanto prescritto dall’art. 76 del succitato D.P.R. n. 445/2000 e che, qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto di taluna delle dichiarazioni rese, decadrà dai benefici conseguenti al provvedimento eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera (art. 75 D.P. R. n. 445/2000)
DICHIARA
di avere cambiato il proprio domicilio da via/piazza_________________ n.____________________cap_________________,città________________((prov._____________)
a
via/piazza ________________________, n.______________, cap______________, città__________________, (prov________________), dalla data_______________.
Allega: fotocopia del documento di identità in corso di validità.
Data
Firma del/la dichiarante
note
[1] Art. 14 Cost., artt. 43, 45 e 46 cod. civ.
[2] Art. 483 cod. pen. per come richiamato dall’art. 76 del DPR 445/2000.
[3] Art. 43 e 144 cod. civ.