2 punti accreditati sulla patente ogni due anni senza infrazioni: ma è possibile evitare la decurtazione con un semplice trucco.
Il primo luglio, circa trenta milioni di patenti avranno, in attivo, 30 punti. Com’è possibile?
È una questione aritmetica.
Bisogna innanzitutto tenere a mente che la patente a punti è stata introdotta il 1° luglio 2003 e, pertanto, tra un mese circa compirà 10 anni.
Il codice prevede che ogni patente, al suo primo rilascio, ha una dote iniziale di 20 punti. Inoltre, ogni due anni senza violazioni, chi ha almeno 20 punti ha diritto a un bonus di 2 punti. Pertanto, chi non ha mai collezionato contravvenzioni, questo primo luglio arriverà alla soglia “record” di 30 punti, un livello mai toccato sinora.
La decurtazione dei punti non è immediata, ma avviene solo dopo la definizione della contestazione ossia:
– all’atto del pagamento;
– o qualora siano stati definiti i ricorsi presentati;
– o nel caso siano spirati i termini per proporre i ricorsi.
Esiste però una incongruenza nella legge.
Il codice della strada prevede che, dopo due anni dalla data della contravvenzione, l’automobilista ottiene il reintegro del punteggio, nei limiti dei 20 iniziali, se non ha commesso altre violazioni che comportino decurtazione dei punti. Dunque tale reintegrazione non avviene dal momento dell’effettiva decurtazione. Si può quindi “giocare” coi ricorsi per guadagnare tempo per poter evitare la decurtazione dei punti. Per capire come fare, leggi l’articolo: Codice della Strada: possibile evitare la decurtazione dei punti sulla patente.