Con un tetto di reddito a 100mila euro si arriverebbe a circa 10 milioni di famiglie. Senza la soglia, se ne aggiungerebbero altre 100mila. A certe condizioni.
La platea dei nuclei familiari che potranno beneficiare del nuovo assegno sarà di circa 6,7 milioni per le famiglie con figli fino a 18 anni, più 3,9 milioni di famiglie con figli tra 18 e 26 anni. Questo nel caso previsto dalla delega di esclusione delle famiglie in cui uno dei membri ha un reddito superiore ai 100mila euro: senza questo tetto di reddito, rendendo cioè la misura universalistica, si aggiungerebbero circa 53mila nuclei in più con figli minori e circa 37mila tra 18 e 26 anni.
La stima è dell’Inapp, l’Istituto Nazionale per le Analisi delle Politiche Pubbliche vigilato dal ministero del Lavoro. Il suo presidente, Stefano Sacchi, ne ha parlato oggi nel corso dell’audizione alla commissione Affari sociali della Camera.
L’accesso universalistico potrebbe, inoltre, essere graduato in base all’Isee con accorgimenti volti a incentivare l’occupazione del secondo percettore di reddito.
Riguardo, invece, alla dote per i servizi, secondo Sacchi «converrebbe concentrare le risorse sulla fascia che va da 0 ai 3 anni, puntando su servizi sull’infanzia certificati come asili nido e servizi di qualità che favoriscano lo sviluppo cognitivo del bambino».
Per il presidente dell’Inapp, «questa legge delega sull’assegno unico è fondamentale per la modernizzazione del welfare italiano. Il giudizio è largamente positivo: allo stato attuale della delega sono però possibili molte opzioni, e questo rende difficile stimarne i costi. In ogni caso – ha concluso Sacchi – l’ottica della misura deve essere non compensatoria, bensì di investimento sociale».
Sempre oggi, dagli Stati Uniti, il ministro degli Esteri e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha voluto ricordare che lo scopo del nuovo assegno unico è quello di riorganizzare tutti i soldi che riguardano le famiglie che hanno bambini. «Siamo l’ultimo paese che fa figli in Europa – ha commentato Di Maio – e quando dobbiamo accedere a sgravi e aiuti è una giungla, su pannolini e altro. Idea nostra è l’assegno unico, dove mettere mezzo miliardo in più».