Lo Stato rimborserà il 19% delle spese con la nuova piattaforma online


Manovra: pos e contanti nelle nuove bozze della legge di bilancio. Un sistema online certificherà le spese e consentirà i rimborsi a chi paga con strumenti elettronici.
Tutto è pronto per il nuovo cash back, il sistema che, a partire dal 2021, consentirà ai consumatori di vedersi rimborsare il 19% delle spese sostenute con carte di credito e bancomat. Il tutto in base a una certificazione che avverrà tramite una piattaforma online. Il Governo ha un anno di tempo per creare il nuovo strumento di controllo dei consumi. Lo hanno chiamato Bonus Befana perché gli importi saranno accreditati, sui conti correnti dei contribuenti, una volta all’anno in occasione dell’Epifania.
Slittano a luglio l’estensione del pagamento con il pos e l’abbassamento a 2mila euro del limite per l’utilizzo del contante. Una soluzione, spiegano fonti di Governo, resa necessaria dai tempi richiesti per l’allestimento della piattaforma informatica collegata con i principali operatori delle carte di credito. Un beneficio, quindi, che sarà possibile attuare nel 2021, ma che a quel punto potrà risultare più corposo e che nei fatti consentirà di veder rimborsata una detrazione del 19% sulle spese effettuate, direttamente dagli operatori di carte di credito grazie al sistema informatico, senza dover passare attraverso dichiarazione dei redditi e commercialisti. A comunicarlo è una nota stampa di Adnkronos inviata pochi secondi fa a La Legge per Tutti.
Da definire anche la lista dei servizi che potranno essere pagati attraverso il pos, con la possibilità di usufruire del beneficio di restituzione del 19%. Oltre ai ristoranti potrebbero anche entrare i meccanici, parrucchieri ed estetisti.
Sarà fissato, quindi, al 19% il cashback studiato dal governo per incentivare l’uso di moneta elettronica. E si lavora, spiegano fonti di Palazzo Chigi, per fare in modo che le risorse vengano stanziate attraverso i circuiti Visa, Mastercard, ecc.. Il governo sta lavorando a una soluzione di questo tipo, per alimentare il bonus befana -da stanziare a gennaio 2021- senza dover tenere da parte scontrini e ricevute, ma mettendo in piedi un ‘sistema centrale’ che consenta di stanziare il bonus befana in modo diretto.
La platea degli italiani che usa la moneta elettronica potrebbe raddoppiare, passando dagli attuali 6-7 milioni di utenti a 15 milioni, secondo la stima del governo, che sta lavorando al cosiddetto bonus Befana e, più in generale, alle misure per favorire l’uso di Pos e carte di credito.
Le risorse a disposizione restano 3 miliardi, che si tradurrebbero in un bonus tra i 300 e i 500 euro che, viene fatto notare dopo il vertice di maggioranza, dipenderà anche dalla platea.
“Grande soddisfazione” del premier Giuseppe Conte per il pacchetto anti-evasione, che -tra carcere ai grandi evasori, incentivo all’uso della moneta elettronica e bonus befana- accoglie tutte le misure caldeggiate dal presidente del Consiglio, secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.