Fondo garanzia aperto ai professionisti: ecco il decreto attuativo


Possibilità per avvocati, commercialisti e altri professionisti di accedere al fondo di garanzia; si amplia anche la platea alle Pmi con bilanci in sofferenza per la crisi.
Sta finalmente per approdare in Gazzetta Ufficiale (dopo il vaglio della Corte dei Conti di questi giorni) il decreto che disciplina i nuovi criteri di accesso al Fondo centrale di garanzia. Il provvedimento, in attuazione di quanto previsto dal decreto del Fare dello scorso giugno, contiene due rilevanti novità: la possibilità di usufruire del Fondo viene estesa anche ai professionisti ed inoltre la platea viene estesa anche alle Pmi con bilanci aggravati dalla crisi economica. Infine, per una vasta gamma di operazioni, la percentuale massima della garanzia diretta concessa dal Fondo viene innalzata da un massimo del 70 all’80 per cento.
Professionisti
Viene prevista l’estensione dell’intervento del Fondo in favore dei professionisti. Potranno così accedere anche i professionisti iscritti agli ordini professionali e quelli aderenti alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal ministero dello Sviluppo economico ai sensi della legge 4/2013 e in possesso delle relative attestazioni.
Per i professionisti l’accesso è però fino all’assorbimento del 5% delle risorse totali.
Valutazione
L’altro capitolo centrale del decreto, come detto, riguarda l’aggiornamento dei criteri di valutazione delle imprese in relazione ai mutamenti del ciclo economico e all’andamento del mercato finanziario e creditizio.
I nuovi criteri prevedono una griglia articolata di casi e situazioni in cui si esaminano una serie di parametri finanziari aggiornati: rapporto mezzi propri+debiti a medio lungo termine/immobilizzazioni; mezzi propri/totale del passivo; Mol/oneri finanziari lordi; Mol/fatturato; attivo circolante/fatturato.
Le imprese vengono divise in fasce in base alle performance e per ogni livello è assegnato un punteggio da 3 a 0, che risulterà determinante per decidere l’eventuale ammissione.
Copertura più alta
È stato poi previsto l’innalzamento delle percentuali di copertura del Fondo, che in alcuni casi salgono da un massimo del 70 all’80%. La modifica riguarda le operazioni di anticipazione di credito, senza cessione, verso imprese che vantano crediti nei confronti della Pa e le operazioni di durata non inferiore a 36 mesi. La stessa estensione riguarda le imprese localizzate in aree di crisi complessa e quelle dell’autotrasporto.
note
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