Acquisto di diamanti da investimento: dovuto il diritto di recesso ai privati


Diritto a recedere dalla vendita entro 10 giorni dalla sottoscrizione del contratto di acquisto di diamanti da investimento, anche se il prezzo del bene è sottoposto a fluttuazioni di mercato.
Nel caso di vendita di diamanti a uso investimento, il commerciante è tenuto a garantire all’acquirente il diritto di recesso entro 10 giorni dalla conclusione del contratto.
La vendita di diamanti ad uso investimento potrebbe apparentemente rientrare in una delle ipotesi di esenzione dal diritto di recesso: quella, in particolare, prevista per il caso di “fornitura di beni o servizi il cui prezzo è legato a fluttuazioni dei tassi del mercato finanziario che il professionista non è in grado di controllare” [1]. Infatti, il prezzo di tale merce è determinato sulla base del listino internazionale “Rapaport” sottoposto alla tipiche fluttuazioni di mercato.
Tuttavia, con un parere apparso su “L’Esperto Risponde” de “Il Sole 24 Ore” pubblicato su nostra stessa sollecitazione, è stato precisato quanto segue.
Il listino Rapaport è il listino internazionale della Borsa del diamante. I prezzi dei diamanti vengono generalmente determinati in base alle quotazioni di tale listino, che, peraltro, viene riconosciuto e utilizzato tra i professionisti del settore e gli operatori commerciali in ogni scambio di diamanti certificati. Per quanto sopra, il listino Rapaport dev’essere inteso come una guida nella determinazione dei prezzi tra professionisti del settore, e non come un vero e proprio listino di mercato applicabile nei rapporti con i consumatori.
Per tale motivo, nella vendita a distanza di diamanti da investimento stipulata con un consumatore, bisognerà garantire a quest’ultimo l’esercizio del diritto di recesso entro dieci giorni dalla conclusione del contratto [2].
note
[1] Previsione stabilita dall’art. 55, comma 2, lett. b) Cod. Consumo.
[2] Art. 64 Cod. Consumo.