Incidenti stradali: arriva la privatizzazione degli accertamenti della polizia


Quando non ci sono morti o feriti, per far rilevare il sinistro si potrà chiamare ausiliari abilitati; polizia in campo sono nei casi gravi.
Quante volte vi sarà capitato, dopo un incidente stradale, di aver chiamato le autorità del traffico per effettuare gli accertamenti e queste vi hanno frapposto un “no” secco perché non ci sono morti, feriti gravi o danni rilevanti a cose. “In questo momento tutte le pattuglie sono occupate in altri interventi”, vi avranno risposto dal telefono. E così avete dovuto fare tutto da soli: dalle segnalazioni al traffico, al posizionamento del triangolo, alle rilevazioni fotografiche, all’acquisizione dei dati dei soggetti coinvolti nel sinistro.
Per evitare tutto ciò, sta per arrivare una modifica sostanziale al codice della strada che prevede la “privatizzazione” della gestione dei sinistri. In caso di incidenti, dunque, le forze pubbliche dell’ordine interverranno solo in presenza di morti o feriti. Nei casi più lievi, invece, al posto loro, accorreranno degli ausiliari privati autorizzati dal Prefetto. Il loro intervento, peraltro, sarà a spese del cittadino, salvo che quest’ultimo abbia stipulato un’apposita convenzione con la propria assicurazione.
È questa la novità inserita nello schema di disegno di legge sulla razionalizzazione del pubblico impiego, all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi.
In questo modo, il Governo tenta di risolvere il problema dell’assenza di organico tra le forze di polizia, sempre più spesso chiamate a meri testimoni di incidenti stradali, in funzione di pre-giudici, affinché possano “cristallizzare” la scena del sinistro e riportare la calma.
Per ogni intervento, gli ausiliari dovranno darne immediata notizia alle forze dell’ordine, segnalando anche eventuali infrazioni al Codice della strada da parte dei conducenti, riscontrate nel ricostruire la dinamica del sinistro. Tali segnalazioni dovrebbero avere lo stesso valore di atti pubblici redatti da pubblici ufficiali e, pertanto, sulla loro base, le forze dell’ordine potranno poi emettere le multe verso i responsabili.