Reddito individuale per l’assegno di invalidità: novità dal decreto lavoro


Per porre fine a una serie di contrasti giurisprudenziali, una nuova norma prevede che il reddito da considerare onde ottenere la pensione di inabilità è solo quello del beneficiario dell’assegno e non anche quello degli altri componenti il nucleo familiare.
Il nuovo decreto lavoro ha previsto importanti novità anche in materia di previdenza e assistenza [1].
Da oggi, ai fini della pensione di inabilità da parte di mutilati e degli invalidi civili, i limiti di reddito devono essere quelli con riferimento all’imponibile Irpef del medesimo soggetto beneficiario. Non vengono quindi più considerati e sommati i redditi degli altri componenti del nucleo familiare. Per ottenere il beneficio, il reddito annuo complessivo del beneficiario non deve essere superiore a 16.127,30 euro.
Per il 2013, l’assegno è previsto nella misura di 275,87 euro.
La nuova disposizione è già in vigore e si applica anche alle domande presentate prima della sua entrata in vigore (ossia prima del 23 agosto 2013), anche se non saranno riconosciuti importi arretrati e purché sulle domande non sia già intervenuto un provvedimento definitivo.
note
[1] Art. 10 DL 76/2013.
se il soggetto in questione ha il coniuge con un reddito magari superiore a 200.000 euro, avrà un gran bisogno di 275,87 euro mensili