Per il vice ministro della Salute gli obiettivi saranno di ampio respiro, come il nodo contratti e l’integrazione sociosanitaria dei malati cronici.
Il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri – che è già stato presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato con il primo governo Conte e da settembre è vice ministro al dicastero guidato da Roberto Speranza – traccia il bilancio 2019 e spiega all’agenzia stampa Adnkronos le iniziative che il governo assumerà nel 2020 in materia di sanità.
“Il 2019 si chiude con risultati importanti e positivi per la nostra sanità. Nel nuovo anno sarà necessario mantenere questo passo per risolvere questioni più imminenti, come il contratto della sanità privata, e per concentrarci su obiettivi di più ampio respiro, come la definizione di modelli innovativi di integrazione sociosanitaria per la gestione dei malati cronici a domicilio e sul territorio”.
E’ il bilancio che fa su Facebook il viceministro Sileri: “Augurando un buon 2020 a tutti voi, ricapitolo con orgoglio quello che abbiamo fatto nei primi tre mesi di Governo – sottolinea il medico prestato alla politica – con lo sforzo congiunto del Parlamento, per rafforzare il Servizio sanitario nazionale: aumentato realmente di ben 2 miliardi il fondo sanitario nazionale; stanziato 2 miliardi di euro per l’edilizia sanitaria, le infrastrutture telematiche e nuovi macchinari; abolito il superticket dal settembre 2020, eliminando l’ingiustizia della tassa sulla malattia; finalizzato il contratto nazionale del comparto sanitario pubblico; stanziato 235 milioni di euro per l’acquisto di strumentazione diagnostica per oltre 50mila medici di medicina generale e pediatri di libera scelta; allargato la platea delle stabilizzazioni del personale sanitario precario, nonché di quello degli Ircss e Izs; aumentato di 1200 unità le borse di studio per le specializzazioni mediche, in continuità con quanto fatto da Giulia Grillo e arrivando quindi a 9.200 borse, ridimensionando il cosiddetto imbuto formativo”.
E ancora prosegue Sileri “abbiamo esteso la sperimentazione della farmacia dei servizi in tutta Italia; reso realtà il bonus latte per le mamme malate che non possono allattare; istituito un fondo per il contrasto all’endometriosi; reso operativa la legge sul biotestamento con la firma del decreto per il Registro nazionale delle disposizioni anticipate di trattamento; approvato il Patto della salute, con integrazioni sostanziali, così come proposto dagli addetti del settore e con una profonda interlocuzione con le Regioni, attrici fondamentale nell’organizzazione dei servizi sanitari; finanziato il fondo prevenzione del randagismo e campagne disensibilizzazione per animali d’affezione; istituito un fondo per la disabilità e non autosufficienza; esentato i minori privi di sostegno familiare dalla spesa sanitaria, con un impegno straordinario della collega Sandra Zampa; chiarito come disporre assunzioni di personale di ricerca negli Ircss e Izs”
Infine, “finanziato con risorse aggiuntive l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (Inmp); investito nella rete nazionale dei registri dei tumori per sapere chi si ammala e dove”.