Leggi le ultime sentenze su: reato di atti sessuali con minorenni; libertà sessuale della vittima; reiterazione di rapporti sessuali; attendibilità delle dichiarazioni rese dalla vittima ormai maggiorenne; condotta persuasiva esercitata sul minore succube.
Qual è il bene giuridico del reato di atti sessuali con minorenne? Chi stringe contatti via Facebook spacciandosi per un quattordicenne instaurando una relazione amorosa virtuale commette reato di atti sessuali con minorenni? Per scoprirlo, leggi le ultime sentenze.
Indice
- 1 Reato di prostituzione minorile e reato di atti sessuali con minorenne
- 2 Rapporti con una minorenne
- 3 Reato tentato di atti sessuali con minorenni
- 4 Atti sessuali con minorenne: il dolo
- 5 Reiterazione dei rapporti sessuali con minorenne
- 6 Stato di soggezione della vittima
- 7 Dichiarazioni rese dalla vittima
- 8 Violenza sessuale su infraquattordicenne
- 9 Integrità psico-fisica del minore
- 10 Atti sessuali con minorenne e matrimonio rom
- 11 Atti sessuali con minorenne: il consenso del minore
Reato di prostituzione minorile e reato di atti sessuali con minorenne
Il reato di prostituzione minorile, che punisce le condotte di induzione, favoreggiamento o sfruttamento della prostituzione del minore degli anni diciotto, concorre con quello di atti sessuali con minorenne, compiuti nell’ambito delle attività di prostituzione di quest’ultimo, sia per la differente oggettività giuridica che per la diversità degli elementi costitutivi.
(In motivazione, la Corte ha osservato che l’elemento aggiuntivo e dominante del mercimonio del corpo rende la fattispecie di cui all’art. 600-bis, comma primo, cod. pen. ontologicamente diversa da quella di cui all’art. 609-quater cod. pen.).
Cassazione penale sez. III, 29/05/2019, n.40383
Rapporti con una minorenne
In tema di rapporti sessuali con una minorenne, l’ignoranza o il dubbio dell’età della persona offesa scriminano solo se diligentemente valutati dall’imputato.
Cassazione penale sez. III, 31/01/2019, n.17370
Reato tentato di atti sessuali con minorenni
E’ integrato il reato tentato di atti sessuali con minorenni stringere contatti di amicizia virtuale sul Social Network Facebook spacciandosi per un quattordicenne instaurando una relazione amorosa virtuale con discorsi di natura sessuale, proposte di incontro e scambio reciproco di fotografie e video di natura pornografica.
Ufficio Indagini preliminari Milano, 13/11/2018, n.2851
Atti sessuali con minorenne: il dolo
Il dolo del delitto di atti sessuali con minorenne non è diverso da quello previsto per il reato di prostituzione minorile di cui all’art. 600-bis cod. pen., essendo del tutto irrilevante il fine che si prefigge l’autore del reato, in quanto è sufficiente che questi sia consapevole che l’atto sessuale posto in essere dal minore sia consenziente e che consegua alla sua richiesta.
Cassazione penale sez. III, 30/10/2018, n.17509
Reiterazione dei rapporti sessuali con minorenne
In tema di atti sessuali con minorenne, la reiterazione di rapporti sessuali è sintomatica dell’intensità del dolo in capo all’imputato ed è espressione di una compressione non lieve della libertà sessuale della vittima, non compatibile con un giudizio di minore gravità del fatto.
(Fattispecie in cui la Corte ha escluso la configurabilità della circostanza attenuante della minore gravità, prevista dall’art. 609-bis, ultimo comma, c.p., in quanto l’imputato, convivente della madre, aveva compiuto plurimi rapporti sessuali completi con la vittima di anni sedici).
Cassazione penale sez. III, 11/10/2018, n.4960
Stato di soggezione della vittima
In tema di reati sessuali ai danni di minorenni, l’abuso di poteri connessi alla posizione del soggetto agente rispetto alla vittima, previsto dall’art. 609 quater, comma 1, n. 2, c.p., deve costituire il mezzo per compiere gli atti sessuali approfittando dello stato di soggezione che deriva dall’affidamento, e cioè il mezzo per costringere il minore al rapporto sessuale o, almeno, per influenzarne la volontà, in modo che il suo eventuale consenso risulti viziato.
Cassazione penale sez. III, 12/09/2018, n.5933
Dichiarazioni rese dalla vittima
In tema di reati sessuali ai danni di soggetto di minore età, la valutazione relativa all’attendibilità del contenuto delle dichiarazioni rese dalla vittima ormai maggiorenne in dibattimento, deve tener conto dei criteri elaborati al riguardo dalle scienze afferenti alla medicina ed alla psicologia in ordine alle modalità del disvelamento degli abusi, atteso che all’epoca dei fatti la parte lesa era infradiciottenne.
Tribunale Milano sez. V, 20/07/2018
Violenza sessuale su infraquattordicenne
Il delitto di violenza sessuale commessa ai danni di persona infraquattordicenne di cui agli artt. 609-bis, comma secondo, n. 1 e 609-ter, comma primo, n. 1, cod. pen., si distingue dalla fattispecie a forma libera di atti sessuali con minorenne per la presenza di una condotta di induzione, ossia per l’attività di persuasione del minore succube e passivamente tollerante, che manca nel reato disciplinato dall’art. 609-quater cod. pen., nel quale il consenso del minore è viziato dalla condizione di inferiorità dovuta all’età.
Cassazione penale sez. III, 17/05/2018, n.44530
Integrità psico-fisica del minore
Il bene giuridico del reato di atti sessuali con minorenne non è la libertà di autodeterminazione dello stesso, non potendo egli esprimere alcun consenso, ma l’integrità fisio-psichica del medesimo nella prospettiva di un corretto sviluppo della propria sessualità.
Cassazione penale sez. III, 11/04/2018, n.23205
Atti sessuali con minorenne e matrimonio rom
In tema di atti sessuali con minorenne, l’eventuale rapporto di matrimonio tra le parti non ha valore, in quanto i minori di età non possono contrarre matrimonio (fattispecie relativa ad un matrimonio rom).
Cassazione penale sez. III, 31/05/2017, n.53135
Atti sessuali con minorenne: il consenso del minore
In tema di atti sessuali con soggetto infra -quattordicenne, il consenso del minore, sebbene in astratto non del tutto trascurabile ove congiunto alla obiettiva minima intrusività delle condotte poste in essere, assume una rilevanza assolutamente marginale ai fini della graduazione della intensità della lesione patita dalla vittima e dell’eventuale riconoscimento dell’attenuante ex art. 609 -quater, comma 4, c.p., in quanto il vizio radicale che colpisce tale manifestazione di volontà ne comporta la sostanziale svalutazione in assenza di altri significativi fattori denotanti la modestia dell’episodio criminoso.
Cassazione penale sez. III, 02/12/2016, n.16443
Io all’età di 15anni ho avuto rapporti sessuale con una donna di 45 anni , posso dire che ho dei ricordi bellissime oggi o 57 anni e vorrei tornare indietro per rivivere quella bella storia di sesso , non mi sono sentito traumatizzato e oggi mi sento appagato sessualmente , ma dico ancora di più ,quando vedo ragazine fino a 25 anni mi sembrano dei bambini e non mi attraggono a livello sessuale , mentre quando vedo donne dai 45 anni in su mi attraggono , vorrei sapere se sono normale ,ringrazio qualcuno che sa darmi una risposta.