Gli Stati Uniti rinforzano le truppe: 2.800 soldati arriveranno in Kuwait, poi i vertici militari Usa decideranno dove inviarli, tra Iran ed Iraq.
Gli Stati Uniti hanno iniziato il dispiegamento di altri 2.800 soldati in Medio Oriente, mentre cresce la tensione con l’Iran dopo l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani in un raid americano a Baghdad.
Secondo quanto riporta ora la nostra agenzia stampa Adnkronos, stando a quanto ha confermato il Pentagono alla Cnn, le truppe mobilitate fanno parte della Forza di risposta immediata dell’82esima divisione aerotrasportata di stanza Fort Bragg, in Carolina del Nord. I soldati sono diretti in Kuwait. Successivamente i vertici militari decideranno dove vi sarà bisogno di loro. Dopo l’assalto all’ambasciata americana a Baghdad, gli Stati Uniti avevano già inviato sul posto 750 soldati, che si aggiungevano alle 5mila truppe presenti nel Paese.
Secondo fonti citate dalla Cnn, non sono previsti raid americani contro gruppi filoiraniani in Iraq o in altri luoghi, a meno che non siano attaccati obiettivi statunitensi. L’intelligence di Washington sta intanto cercando di capire se l’Iran intende reagire a breve termine all’uccisione di Soleimani o se preferisce aspettare più a lungo.
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