Questo sito contribuisce alla audience di
Diritto e Fisco | Articoli

Conviene passare al mercato libero?

14 Febbraio 2023 | Autore:
Conviene passare al mercato libero?

Che cosa cambierà dal 1° gennaio 2024 con l’addio alla maggior tutela per energia elettrica e gas? Che cosa bisogna fare per il passaggio?

Dal 1° gennaio 2024, gli utenti di luce e gas dicono addio al mercato tutelato per entrare obbligatoriamente nel mercato libero. Un processo iniziato in Italia nel 1999 con il cosiddetto decreto Bersani, che ha aperto le porte alla liberalizzazione di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia. E che arriva al momento decisivo, con il passaggio obbligatorio ad un sistema che – almeno in teoria – garantirà una maggiore concorrenza e, di conseguenza, una potenziale diminuzione dei prezzi sulle bollette di luce e gas. Ma davvero conviene passare al mercato libero?

Le novità saranno:

  • lo stop al cambio delle tariffe ogni tre mesi, previsto dal mercato tutelato;
  • la possibilità di scegliere la tariffa più conveniente tra quelle proposte dal mercato;
  • l’opportunità di avere un unico fornitore per le utenze di luce e gas.

Inoltre, si attende un abbassamento delle bollette come conseguenza di una maggiore concorrenza tra gli operatori.

Cosa si intende per mercato libero?

Il mercato libero dell’energia, a cui sarà obbligatorio passare dal 1° gennaio 2024, è quello che consente ai consumatori di scegliere il fornitore con le tariffe di luce e gas più convenienti in base al servizio offerto. Una svolta, quindi, rispetto al vecchio mercato tutelato: in questo caso era l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (l’Arera) a stabilire le condizioni economiche del regime tariffario.

Mercato libero: quali vantaggi?

I vantaggi attesi dal mercato libero dell’energia sono:

  • quello che può derivare dalla concorrenza, ovvero che i fornitori, nel tentativo di attirare il maggior numero possibile di clienti, abbassino le tariffe e propongano delle offerte interessanti, arricchite di bonus o sconti sulla manutenzione;
  • non vedersi cambiare le tariffe ogni tre mesi, come accadeva con il mercato tutelato. Quest’ultimo, come detto, era regolamentato dall’Arera che, ogni 90 giorni, modificava le condizioni economiche della fornitura di energia. Con il mercato libero questo non succede. Significa che l’utente, con i prezzi bloccati, più prevedere più facilmente l’importo della bolletta di luce o gas;
  • avere la possibilità di scegliere un unico fornitore di luce e gas, il che può comportare qualche tariffa speciale per il fatto di attivare il doppio servizio con lo stesso operatore.

Va detto, inoltre, che il passaggio al mercato libero è gratuito e non prevede interruzioni di servizio o interventi tecnico ai contatori.

Mercato libero: cambia la bolletta?

Passare al mercato libero dell’energia comporta due cambiamenti in bolletta:

  • il nome del fornitore;
  • il costo: vengono modificate le tariffe del kWh e del Smc, ovvero della materia prima e della materia energia.

Quindi, quando riceverai, ad esempio, la bolletta della luce dopo essere passato al mercato libero, troverai il nome del nuovo fornitore al posto di quello vecchio e le voci di spesa che trovavi prima, ovvero:

  • spesa materia energia, che rappresenta il 41,6% dell’importo totale;
  • commercializzazione al dettaglio (8,2% del totale);
  • spesa di trasporto e gestione del contatore (18% del totale);
  • oneri di sistema (19,4% del totale);
  • imposte e Iva (12,8% del totale).

Mercato libero: come passare

Per passare al mercato libero dell’energia e lasciare quello tutelato, occorre prima di tutto confrontare le tariffe dei vari fornitori. Sul web trovi diversi comparatori che ti mostrano le offerte, anche in base alle società presenti nella tua zona.

Una volta scelto il fornitore che ti interessa, dovrai sottoscrivere il nuovo contratto. A tale scopo, sarà necessario comunicare:

  • dati anagrafici della persona a cui sarà intestata l’utenza e la fattura;
  • il codice POD per l’energia elettrica e il codice PDR per il gas. Si tratta dei codici che identificano la tua utenza e che puoi trovare nelle bollette che hai ricevuto finora;
  • l’indirizzo presso il quale deve essere fatta la fornitura e quello di fatturazione nel caso sia diverso dal primo;
  • l’indirizzo di posta elettronica, nel caso tu voglia ricevere le bollette via e-mail;
  • l’Iban per l’accredito automatico della bolletta sul conto corrente, nel caso voglia fare la domiciliazione in banca.

Fatto questo, il nuovo fornitore penserà a tutto il resto per il passaggio al mercato libero, compresa la comunicazione al tuo attuale gestore dell’avvenuta disdetta del contratto. Il mese successivo ti arriverà la bolletta del nuovo gestore.

Mercato libero: le offerte Placet

Per agevolare ulteriormente i consumatori nel passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, esistono le cosiddette offerte Placet, ovvero a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela.

Dal 2018 sono obbligatoriamente nei cataloghi di tutti i fornitori ed hanno delle caratteristiche, per così dire, ibride, nel senso che:

  • alcune rispecchiano le condizioni della maggiore tutela (è l’Autorità a definire le condizioni contrattuali);
  • altre riportano quelle del mercato libero (il prezzo viene stabilito dal fornitore).

Le offerte Placet sono riservate a clienti domestici o non, che hanno una connessione all’energia elettrica in bassa tensione o che hanno un consumo di gas inferiore a 200.000 Smc annui.

Il cliente può scegliere tra:

  • un prezzo fisso bloccato per un anno e deciso insieme al venditore;
  • un prezzo variabile basato su un’indicizzazione decisa dall’Arera e sul valore all’ingrosso dell’energia elettrica o del gas.

note

[1] Dlgs. n. 79/1999 del 16.03.1999.

Autore immagine: depositphotos


Sostieni laleggepertutti.it

Non dare per scontata la nostra esistenza. Se puoi accedere gratuitamente a queste informazioni è perché ci sono uomini, non macchine, che lavorano per te ogni giorno. Le recenti crisi hanno tuttavia affossato l’editoria online. Anche noi, con grossi sacrifici, portiamo avanti questo progetto per garantire a tutti un’informazione giuridica indipendente e trasparente. Ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di andare avanti e non chiudere come stanno facendo già numerosi siti. Se ci troverai domani online sarà anche merito tuo.Diventa sostenitore clicca qui

Lascia un commento

Usa il form per discutere sul tema (max 1000 caratteri). Per richiedere una consulenza vai all’apposito modulo.

 


NEWSLETTER

Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.

CERCA CODICI ANNOTATI

CERCA SENTENZA

Canale video Questa è La Legge

Segui il nostro direttore su Youtube