Il relatore Gasparri propone il no all’autorizzazione a procedere; le forze di maggioranza chiedono un rinvio della seduta prevista per il 20 gennaio.
Due importanti novità oggi sul processo a Salvini per il caso della nave Gregoretti, bloccata a fine luglio, al largo di Lampedusa, con 131 migranti a bordo, dove il leader della Lega – che all’epoca era ministro dell’Interno – è accusato di sequestro di persona e pende la richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti.
La prima è il no al processo: il presidente della Giunta per le autorizzazioni del Senato, Maurizio Gasparri, ha depositato la sua relazione, visionata dall’agenzia stampa Adnkronos, in cui nell’ultima pagina si legge: la Giunta “proponga all’Assemblea il diniego alla richiesta di autorizzazione a procedere”.
La seconda novità è che, dopo la presentazione della relazione Gasparri, che chiede di non dare il via libera al processo per Salvini, sul caso Gregoretti, i membri della Giunta del Senato, facenti parte della maggioranza di governo, starebbero chiedendo un rinvio del voto, previsto per il 20 gennaio. Una richiesta, a quanto apprende l’AdnKronos, fatta dal Movimento 5 Stelle, dal Partito Democratico, da Italia Viva e da Leu (Liberi e uguali).
Ma Salvini stesso si oppone a questo slittamento e dice “Hanno paura di perdere la faccia, sono senza onore e senza dignità”; si tratterebbe, infatti, di rinviare il voto della Giunta del Senato dopo le elezioni regionali in Calabria ed Emilia-Romagna. Salvini si era difeso sul caso migranti Gregoretti depositando in Senato la scorsa settimana una memoria di 30 pagine.