L’andamento dell’occupazione secondo l’ultima rilevazione Istat sul mondo del lavoro: tendenza alla crescita, ma lieve, mentre rimane alta la disoccupazione.
È arrivata oggi la rilevazione Istat sui dati dell’occupazione in Italia; il resoconto di sintesi ci viene fornito dalla nostra agenzia stampa Adnkronos. L’andamento registrato nel mese di novembre vede una crescita degli occupati di 41mila unità rispetto al mese precedente (+0,2%), con un tasso di occupazione che sale al 59,4% (+0,1 punti percentuali). Stabile il tasso di disoccupazione che si attesta al 9,7%.
Per il premier Giuseppe Conte sono “incoraggianti i dati Istat sull’occupazione. A novembre raggiunto il massimo storico, il 59,4%, trainato dalla crescita di occupati fra giovani e donne. Bisogna fare ancora tanto, al Sud in particolare. Andiamo avanti per creare più lavoro e sviluppo. La direzione è quella giusta”, scrive su twitter, commentando i dati Istat sull’occupazione.
Tornando all’analisi dei dati, c’è un aumento della componente femminile (+0,3%, pari a +35mila) ed una sostanziale stabilità di quella maschile. Quanto alle fasce di età, gli occupati crescono tra i giovani, i 25-34enni ed anche tra gli ultracinquantenni, mentre calano nelle altre classi d’età; al contempo, aumentano i dipendenti permanenti (+67mila) a fronte di una diminuzione sia dei dipendenti a termine (-4mila) sia degli indipendenti (-22mila).
“Dopo l’incremento occupazionale del primo semestre dell’anno e l’andamento altalenante del terzo trimestre, nel mese di novembre si conferma la tendenza alla crescita già registrata a ottobre che porta l’occupazione ai massimi storici (cioè dal 1977, anno di inizio delle serie storiche ricostruite). L’aumento congiunturale dell’occupazione è trainato dai dipendenti permanenti e da una rilevante crescita del tasso di occupazione dei giovani con 25-34 anni, mentre calano i lavoratori a termine e gli indipendenti. Contestualmente, si registra una lieve crescita del numero di disoccupati e un calo dell’inattività, che scende ai valori minimi storici”, commenta l’Istituto di statistica.
Anche nel confronto tra il trimestre settembre-novembre e quello precedente, l’occupazione risulta in crescita, seppure lieve (+0,1%, pari a +18mila unità), con un aumento che si distribuisce tra entrambi i sessi. Nello stesso periodo aumentano sia i dipendenti a termine sia i permanenti (+62mila nel complesso), mentre risultano in calo gli indipendenti (-0,8%, -43mila); inoltre, si registrano segnali positivi per i 25-34enni e per gli over 50, negativi nelle altre classi.