Vuoi un allarme antifurto in casa? Puoi usare l’agevolazione fiscale al 50%


Anche l’impianto di allarme, installato in casa, può usufruire della detrazione fiscale del 50%.
La detrazione fiscale del 50%, prevista per le ristrutturazioni edilizie [1], si può applicare anche l’acquisto di un impianto di allarme per la casa. Infatti, il bonus si applica anche per le opere finalizzate a impedire il compimento di atti illeciti da parte di terzi, quali ad esempio proprio l’installazione di un impianto di allarme su edifico residenziale esistente, cioè già accatastato [2].
La detrazione si applica anche per i nuovi fabbricati, a condizione che il fabbricato sia già accatastato prima dell’intervento e che le spese siano sostenute dal privato non esercente attività commerciale (soggetto Irpef).
Come posso ottenere la detrazione?
Per fruire della detrazione, basta pagare le fatture con bonifico bancario o postale e indicare in dichiarazione dei redditi gli estremi catastali del fabbricato (vedi guida al 36%-50% su www.agenziaentrate.it).
Quale IVA si paga per gli impianti di allarme?
L’acquisto di un impianto di allarme sconta l’IVA agevolata del 10% solo sino a concorrenza del valore della manodopera impiegata nell’esecuzione dei lavori [3] (intendendosi per tale il corrispettivo richiesto per l’installazione, comprensivo anche delle materie prime impiegate [4]), mentre l’eventuale parte eccedente deve essere assoggettata all’aliquota ordinaria del 21%. È pertanto necessario che, in fattura, le due voci (corrispettivo del valore del bene e quello richiesto per la relativa installazione) siano evidenziate separatamente.
note
[1] Art. 16-bis del Tuir 917/86 e articolo 16 del Dl 63/2013 convertito dalla legge 90/2013.
[2] circolare 13/E del 6 febbraio 2001.
[3] Art. 2, comma 11, legge 191/2009.
[3] Circolare 71/E/2000.