I dati aggiornati sull’andamento del Reddito di cittadinanza: 532 euro l’importo medio, nel 90% dei casi ad italiani. 56mila famiglie hanno perso il beneficio.
L’Inps ha fornito oggi i dati aggiornati sul Reddito di cittadinanza e sulle Pensioni di cittadinanza e la nostra agenzia stampa Adnkronos ci fornisce il riepilogo degli importi erogati e dei beneficiari. L’importo medio mensile erogato dall’istituzione della prestazione ad oggi è pari a 493 euro, con un importo superiore del 7% rispetto a quello nazionale nelle regioni del Sud e delle Isole e inferiore dell’8% e del 14% rispettivamente nelle regioni del Centro e del Nord, prosegue l’Inps.
L’importo medio mensile varia anche in funzione della prestazione percepita: mediamente vengono erogati 532 euro per il Reddito di Cittadinanza e 222 euro per la Pensione di Cittadinanza. Il 67% dei nuclei percepisce un importo mensile inferiore a 600 euro e l’1% un importo mensile superiore a 1.200 euro. La classe modale, prosegue l’Inps, risulta quella dei nuclei con un solo componente che percepiscono un importo mensile compreso tra 400 e 600 euro (202mila).
Al 7 gennaio 2020, secondo i dati dell’Osservatorio Inps sono 1,6 milioni i nuclei familiari ad aver presentato una domanda di Reddito o di Pensione di cittadinanza: di queste, 1,1 milione (67%) sono state accolte, 88mila (5%) sono in lavorazione e 457mila (28%) sono state respinte o cancellate. Analizzando le domande pervenute per canale di trasmissione si evince che l’80% viene trasmesso dai Caf e dai Patronati e il 20% dalle Poste Italiane; quest’ultima percentuale sale al 31% se consideriamo le domande pervenute dalle regioni del Nord e scende al 15% per quelle pervenute dalle regioni del Sud e delle Isole, prosegue il Rapporto Inps. Le regioni del Sud e delle Isole, con 911mila nuclei (56%), detengono il primato delle domande pervenute, seguite dalle regioni del Nord, con 463mila nuclei (28%), e da quelle del Centro con 268mila nuclei (16%).
Tornando alle domande di Reddito e di Pensione di cittadinanza accolte, l’Inps rileva che i nuclei percettori si concentrano nelle regioni del Sud e nelle Isole, raggiungendo il 61% del totale, seguono le regioni del Nord con il 24% ed infine quelle del Centro con il 15%. La regione con il maggior numero di nuclei percettori di Reddito/Pensione di cittadinanza è la Campania (19% delle prestazioni erogate), seguita dalla Sicilia (17%), dal Lazio e dalla Puglia (9%); nelle quattro regioni citate risiede il 55% dei nuclei beneficiari.
Quanto alla cittadinanza del richiedente, la prestazione nel 90% dei casi risulta erogata ad un italiano, nel 6% ad un cittadino extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 3% ad un cittadino europeo ed infine nell’1% a familiari dei casi precedenti. Relativamente alla decadenza delle domande l’Inps annota come, ad oggi, risulta che 56mila nuclei, di cui 50mila beneficiari di Reddito di cittadinanza e 6mila di Pensione di cittadinanza, hanno perso il diritto al beneficio. Tra i motivi ci sono: rinuncia del beneficiario (8% dei nuclei), variazione della situazione reddituale del nucleo (10%), variazione della composizione del nucleo ad eccezione di nascita e morte (39%) e infine variazione congiunta della composizione e della situazione economica del nucleo (42%).