Il Fondo aiuta ad ottenere un mutuo per acquistare l’abitazione o per compiervi interventi. Quasi il 90% di domande accolte; lo chiedono prevalentemente i giovani.
Sono in larga parte i giovani a chiedere l’accesso al Fondo di garanzia per la prima casa, lo strumento che agevola la richiesta di un mutuo per l’acquisto della prima abitazione o per compiere su di essa gli interventi di ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza energetica; uno strumento per molti ancora sconosciuto anche se è stato istituito nel 2013 ed ha cominciato ad operare concretamente nel 2015. Lo rivela la Corte dei Conti che, per come ci comunica la nostra agenzia stampa Adnkronos, ha diffuso i dati dell’indagine svolta dalla sua Sezione di controllo sulla gestione delle amministrazioni centrali dello Stato.
In particolare, sono 174.367 le istanze per l’accesso al Fondo di garanzia prima casa, istituito per agevolare l’acquisto e gli interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica delle unità immobiliari, site sul territorio nazionale, da adibire ad abitazione principale del mutuatario.
Di queste, 155.000 – quasi il 90% delle domande presentate – sono state ammesse al finanziamento con l’erogazione di mutui, da parte del sistema bancario, con un trend che segna un deciso incremento in particolare dall’anno 2017. La relazione della Corte dei Conti intitolata ”La gestione fuori bilancio del Fondo di garanzia prima casa”, prende in esame il periodo 2015-2019 e dunque ricostruisce i meccanismi di funzionamento del Fondo di garanzia nel primo quinquennio di attività.
Dall’indagine della Corte si rileva che l’età dei beneficiari, per circa il 60%, è ricompresa nella fascia fra i 20 ed i 35 anni e che la maggior parte dei giovani richiedenti (84,55%) non risulta titolare di alcuna delle condizioni di priorità per l’accesso al Fondo; nel 97% dei casi le istanze presentate sono finalizzate esclusivamente all’acquisto dell’immobile.
La Corte dei Conti evidenzia che dall’analisi svolta, è emersa l’esigenza di una più proficua collaborazione con il soggetto Gestore, anche ai fini della verifica degli effetti attesi a seguito della fase di razionalizzazione e di efficientamento strutturale che attualmente interessa le gestioni separate Consap, sia per migliorare tale gestione che per meglio coordinare la pluralità di strumenti esistenti per il sostegno alle famiglie all’accesso al credito e all’abitazione.