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Cambio di residenza: si perdono le agevolazioni prima casa?

27 Febbraio 2023
Cambio di residenza: si perdono le agevolazioni prima casa?

Ho acquistato casa nel marzo del 2017 con le agevolazioni fiscali “prima casa”. Per ragioni di lavoro vorrei cambiare abitazione, ma non so se riuscirò a vendere e ricomprare entro un anno, così da non perdere i benefici fiscali: se vado in affitto altrove e cambio residenza, perdo le agevolazioni prima casa?

Le agevolazioni fiscali legate all’acquisto della prima casa sono riconosciute in presenza di determinate condizioni stabilite dalla legge. In particolare, non possono essere attribuite nell’ipotesi di compravendita di un immobile di lusso (per intenderci un’abitazione in villa con classe catastale A/8). Il compratore, inoltre, non deve essere già titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione, su altra abitazione ubicata nello stesso territorio comunale in cui è posto il bene oggetto del rogito e dei predetti benefici fiscali. Tuttavia, se c’è un cambio di residenza, si perdono le agevolazioni prima casa?

C’è, infatti, tra i requisiti quello relativo alla residenza, che l’acquirente deve aver fissato all’interno del territorio del Comune dove si trova l’immobile. Si tratta di una condizione che può essere rispettata anche in un momento successivo alla compravendita: l’acquirente, infatti, a partire dalla data dell’atto, ha 18 mesi di tempo per fare il preteso cambio di residenza, che si ritiene avvenuto nel momento in cui l’interessato presenta la dichiarazione di trasferimento all’ufficio anagrafe comunale. Se non dovesse rispettare tale disposizione, sarebbe passibile:

  • di accertamento;
  • della conseguenziale perdita dei benefici fiscali ottenuti contestualmente al rogito notarile.

Infine, è bene ricordare che le agevolazioni non vengono, in tutti i casi, perdute se la casa in questione viene successivamente venduta. La legge, infatti, stabilisce che il titolare dell’immobile acquistato coi benefici debba conservare tale titolarità per almeno cinque anni.

In caso di cessione anticipata, il cittadino sarebbe comunque in grado di conservare questo vantaggio e di usufruirne anche per il successivo acquisto, qualora il nuovo immobile, sempre destinato come prima casa, venisse comprato entro un anno dalla vendita della precedente abitazione.

Viceversa, non si evidenzia alcuna conseguenza nel caso in cui ci sia un cambio di residenza successivo all’acquisto della prima casa, così come quello descritto in quesito. Il titolare dell’immobile, infatti, ha il dovere/obbligo di risiedere nel territorio comunale in cui si trova l’abitazione in esame e, eventualmente, di trasferirsi in tale luogo entro 18 mesi dall’acquisto.

Non ha, invece, alcun obbligo di conservare tale residenza per sempre, tant’è che se concede in locazione la casa comprata con le agevolazioni fiscali, non perde questi benefici, poiché rimane, comunque, nel possesso giuridico dell’immobile.

Pertanto, il cambio di residenza paventato in quesito appare del tutto legittimo e privo di conseguenze, tenuto conto, altresì che avverrebbe dopo circa tre anni dall’acquisto della prima casa e dall’avvenuta, quanto dovuta, elezione di residenza nella medesima abitazione e, quindi, nel territorio comunale di ubicazione dell’immobile.

Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avvocato Marco Borriello



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2 Commenti

  1. Buongiorno Avvocato,

    il suo articolo è stato utile e spero di non averlo compreso male. Se possibile le chiedo conferma di quanto è scritto, riferendomi al mio caso: sono proprietario da poco meno di 7 anni di un immobile nel quale risiedo e per il quale usufruisco dei benefici per la prima casa (non pago IMU, rimborsi IRPEF), vorrei però cambiare residenza in un’altra provincia per motivi di studio lasciando la casa vuota e affittandomi un appartamento nel nuovo comune, per un periodo di circa un anno. Manterrei i benefici prima casa (evitando anche il pagamento IMU) o cambierebbe qualcosa?

    Grazie

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