Papa Francesco ha modificato il testo della preghiera più conosciuta della Chiesa cattolica. Cambia il “non indurci in tentazione”.
È la preghiera più famosa della Chiesa cattolica, ben conosciuta anche dai non praticanti e dai non credenti: il Padre nostro. Ora, Papa Francesco ne cambia il testo, che sarà ufficiale dopo Pasqua ed entrerà in vigore dalla prima domenica di Avvento, nel prossimo dicembre. La notizia ci è giunta ora in redazione dalla nostra agenzia stampa Adnkronos.
Da oggi, due mesi e mezzo per la sua approvazione ufficiale, dieci mesi per la sua introduzione nella Messa: sono i tempi per la nuova versione italiana della preghiera universalmente più conosciuta e più recitata dai cristiani di tutto il mondo: il Padre Nostro.
Preghiera che la Cei – anche su sollecitazione di Papa Francesco in diverse catechesi – ha deciso di cambiare, nel punto in cui i fedeli finora invocano Dio a “non indurci in tentazione“, che sarà sostituito dall’espressione – che per i vertici della Chiesa è più corretta – “non abbandonarci alla tentazione“, ed ha prevalso sulle altre due ipotesi in lizza: “non lasciarci in tentazione” e “non abbandonarci nella tentazione”.
Anticipa all’AdnKronos monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti e Vasto e teologo fra i più influenti in Vaticano, a margine del Forum internazionale di Teologia in corso alla Pontificia Università Lateranense: “Il Messale con la nuova versione del Padre Nostro uscirà subito dopo Pasqua“, che quest’anno ‘cade’ il 12 aprile, mentre “l’uso liturgico della preghiera modificata sarà introdotto a partire dalle messe del 29 novembre prima domenica di Avvento”.
Così a partire da quel momento in tutte le chiese cattoliche, durante la Messa domenicale, il Padre nostro sarà recitato secondo la nuova formula.