Cambiano Quota 100 e Reddito di Cittadinanza


Le riforme saranno concordate con le parti sociali: già aperti i tavoli per le proposte di pensione anticipata. Per il Rdc si incentiverà l’accesso al lavoro.
La linea del Governo in materia di interventi sociali ha cambiato passo: le dimissioni di Luigi di Maio e, ancor di più, la sconfitta elettorale alle regionali in Emilia e Calabria hanno ridimensionato il peso politico del M5S nella coalizione di maggioranza. Così ora la “fase due” per la realizzazione del programma di governo, intrapresa dopo l’approvazione della manovra finanziaria, ha rimodulato le priorità degli obiettivi messi in agenda.
Lo si vede dalla spinta verso la riforma delle pensioni: il nuovo calendario dei lavori fissato ieri ha ritmi molto serrati ed è ambizioso perché – come ha ammesso il ministro del Lavoro ieri al termine dell’incontro con i sindacati – intende «arrivare a una riforma strutturale con un orizzonte decennale».
E vuole farlo in fretta: ieri, sono stati aperti tre tavoli tecnici che si svolgeranno nel prossimo mese di febbraio e riguarderanno le pensioni di garanzia per i giovani, le rivalutazioni e la flessibilità in uscita in modo da arrivare già a marzo con proposte concrete per cambiare Quota 100 e, come ha dichiarato Catalfo, «superare la Fornero».
I sindacati hanno precisato che «la direzione sia chiara: non si tratta di aggiustamento della Fornero ma di una revisione che dia stabilità nei prossimi anni e che preveda un riconoscimento per giovani e donne oltre ad una flessibilità in uscita a 62 anni». Dunque, quella che si profila sarà una riforma di lungo periodo e non un intervento “spot” e a termine, come è stata Quota 100, nata già con una scadenza prefissata che il nuovo intervento probabilmente non avrà.
Le scelte concrete dipenderanno dall’esito dei tavoli tecnici e dalle risorse finanziarie disponibili; ma se le parti sociali hanno posto come condizione l’uscita a partire dai 62 anni come età minima, oppure a 41 anni di contributi a prescindere dall’età, il perimetro è tracciato e Quota 100 presto sarà superata da nuove soluzioni, che non si limiteranno a rivedere la formula aritmetica del “62+38” ma stabiliranno nuove condizioni.
Su Quota 100 si tratta anche di decidere se lasciarla arrivare alla scadenza naturale, fissata al 31 dicembre 2021, come sembra probabile, e stabilire le nuove regole per gli accessi agevolati alle pensioni anticipate, per evitare traumi a chi non ha ancora maturato i requisiti e, senza interventi, dovrebbe aspettare il compimento dei 67 anni, un’ipotesi che anche il Governo giudica inaccettabile e perciò è disposto a esaminare nuove soluzioni che consentano una maggiore flessibilità in uscita.
Quanto al Reddito di cittadinanza, invece, l’intervento che si preannuncia ne muterà in modo radicale la fisionomia e le condizioni. Si parte della constatazione che finora la misura non ha prodotto i risultati sperati, se non nella fase meramente assistenziale, e si è rivelata carente soprattutto nella fase di reperimento di una nuova occupazione e di accesso al lavoro per gli attuali beneficiari; dunque occorrerà rivedere questi aspetti di incentivi, o spinte, a trovare un lavoro.
Il sottosegretario al Lavoro, Francesca Puglisi, propone di ampliare la gamma delle occupazioni disponibili per i percettori, comprendendo anche quelle a tempo parziale o a basso reddito, come avviene in altri Paesi. Su questo tema bisognerà, però, coinvolgere non solo, come per le pensioni, i sindacati, ma anche il mondo delle imprese.
L’obiettivo del Governo ora è quello di «rendere più vantaggioso lavorare piuttosto che stare a casa con il sussidio» e ciò potrebbe realizzarsi, secondo Puglisi, «aumentando lo sconto o la soglia del reddito guadagnato». Se si va in questa direzione, bisognerà modificare anche la disciplina di alcuni contratti di lavoro, come quelli a termine, chiesta anche dai sindacati, e riformulare una serie di discipline che vanno ben oltre l’attuale Reddito di cittadinanza. Anche qui, dunque, gli interventi annunciati si preannunciano strutturali e di ampio respiro.
E allora, conviene farsi assumere da qualche impresa stagionalmente , sfruttando , malattia , disoccupazione ,e contributi pensionistici!!E CHI CI RIMETTE ????