Immigrati clandestini: sanatoria in arrivo


Il ministro dell’Interno Lamorgese annuncia la regolarizzazione di 600 mila stranieri irregolarmente presenti in Italia. No a terroristi e condannati.
Il Governo vuole varare una sanatoria per regolarizzare più di 600 mila immigrati clandestini. È l’intenzione annunciata dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che sta predisponendo un provvedimento di regolarizzazione di stranieri irregolarmente presenti sul territorio nazionale: i requisiti sono il possesso di un contratto di lavoro in Italia e il versamento di una somma forfettaria.
Ancora non si conosce l’ammontare della cifra, ma potrebbe essere simile a quella di 1.000 euro una tantum adottata nella precedente sanatoria del 2012, alla quale quella in arrivo assomiglia in molti aspetti. Anche stavolta il contributo forfettario dovrà essere pagato dal datore di lavoro interessato all’emersione del suo dipendente; potrà trattarsi, ad esempio, di imprese industriali o agricole o anche di famiglie che hanno assunto in nero colf o badanti.
Non è semplice neppure stimare il numero degli stranieri che beneficeranno della sanatoria, che secondo le stime si aggira sui 600 mila almeno. Il ministro non ha ancora reso noto quale sarà il periodo minimo di permanenza dello straniero in Italia, necessario per essere regolarizzato; certo è soltanto che la loro presenza dovrà essere documentata in modo certo da organismi pubblici, non semplicemente dichiarata dagli interessati, per evitare facili aggiramenti e abusi.
La regolarizzazione non dovrebbe però essere ammessa per coloro che hanno a carico un provvedimento di espulsione per motivi di ordine o sicurezza pubblica o per terrorismo e gli immigrati socialmente pericolosi o che siano stati già condannati per reati che comportino l’arresto obbligatorio in flagranza.
La nuova sanatoria dovrebbe inserirsi in un disegno di legge più ampio per riformulare le politiche migratorie e le condizioni di accesso e di permanenza degli stranieri nel nostro Paese. C’è già una proposta in discussione in Parlamento, promossa dai Radicali e +Europa . Ma la regolarizzazione straordinaria degli immigrati già presenti in Italia potrebbe arrivare prima della riforma complessiva, che richiederà tempi di dibattito parlamentare più lunghi.