L’Autorità garante per le comunicazioni ha rilevato numerose violazioni dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo, ed ha irrogato una sanzione di 1,5 milioni di euro.
L’Agcom, Autorità garante per le comunicazioni, ha annunciato oggi di aver multato la Rai con una sanzione di 1,5 milioni ” per non aver rispettato i principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo. L’Autorità ha spiegato in un comunicato, riportato dall’agenzia stampa Adnkronos, “che la decisione è stata presa “a seguito di un monitoraggio costante e continuo dal quale sono emersi numerosi episodi riguardanti la programmazione diffusa dalle tre reti generaliste”.
L’Autorità ha accertato “il mancato rispetto da parte di Rai dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo, riferito a tutte le diverse condizioni e opzioni sociali, culturali e politiche, così – spiega – da garantire l’apprendimento e lo sviluppo del senso critico, civile ed etico della collettività, nel rispetto della dignità della persona, del diritto e dovere di cronaca, della verità dei fatti e del diritto ad essere informati”.
L’Agcom “in ragione dell’ampiezza e della durata delle infrazioni, ma tenendo conto di alcune iniziative ripristinatorie, ha ritenuto di irrogare una sanzione pecuniaria di 1,5 milioni di euro, ai sensi dell’art. 48 comma 7 del Tusmar (il Testo unico sulla radiotv). Relativamente all’irrogazione della sanzione si è registrato il voto contrario del Commissario Morcellini e l’astensione del Commissario Posteraro” precisa l’Autorità.
L’Autorità ha poi “diffidato la concessionaria pubblica affinché elimini, nella vigenza del contratto di servizio 2018-2022, le violazioni e gli effetti delle infrazioni accertate, adottando specifiche misure volte a garantire il rispetto degli obblighi e a evitare il ripetersi delle violazioni in futuro, richiamando l’importanza della responsabilità editoriale pubblica della concessionaria”.
L’Autorità ha inoltre “accertato, all’unanimità, il mancato rispetto dei principi di non discriminazione e trasparenza, in relazione al pricing effettivamente praticato, dalla concessionaria Rai, nella vendita degli spazi pubblicitari“.