La ragione del fenomeno è spesso dovuta a problemi cardiocircolatori e sincopi. Nasce il ‘pronto soccorso’ anti-caduta, Italia fra primi Paesi in Europa.
Spiegato uno dei più frequenti motivi delle improvvise cadute degli anziani: la risposta arriva dagli esperti riuniti a Roma per il Congresso internazionale di cardiologia geriatrica su cui ci resoconta la nostra agenzia stampa Adnkronos Salute.
Capita a 100mila anziani ogni anno: sono la metà degli ‘over 65’ che arrivano al pronto soccorso per una caduta non spiegata. La vista si offusca, la mente si annebbia e le gambe non reggono più. Ma se l’anziano cade, la colpa è spesso del cuore: si verifica una perdita improvvisa e temporanea di coscienza, dovuta a problemi cardiocircolatori.
Lo rivelano oggi gli esperti a congresso di cardiologia geriatrica, co-organizzato dal Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica dell’Università di Firenze, dalla Saint Camillus University of Health and Medical Sciences di Roma e dalla Fondazione internazionale Menarini, con il patrocinio della Società italiana di Cardiologia geriatrica (Sicge).
“Le cadute sono una delle maggiori minacce per la salute degli anziani. Nel 5-10% dei casi si traducono in fratture, traumi cranici, ferite e nell’1% in una frattura di femore, con esiti che incidono pesantemente sulla qualità e l’aspettativa di vita. A un anno dalla frattura di femore la mortalità è del 20-30%, mentre il 50% dei pazienti sviluppa sintomi di ansia e depressione che peggiorano la disabilità successiva alla frattura”, sottolinea Niccolò Marchionni, co-presidente del congresso e direttore del Dipartimento Cardiotoracovascolare all’ospedale Careggi di Firenze.
“Molti anziani hanno cali di pressione o altre difficoltà circolatorie – spiega – che portano a una momentanea perdita di coscienza e alla conseguente caduta. Individuare questi soggetti è essenziale per poterli gestire al meglio e prevenire ulteriori cadute: è ciò che accade grazie alle Unità sincope e cadute nel pronto soccorso, dove i pazienti vengono valutati secondo protocolli ben standardizzati, per capire le cause della sincope e prevenire le recidive”. Auspicate dalle linee guida della Società europea di cardiologia nel 2018, dopo le prime esperienze in Irlanda, queste Unità ‘anti-cadute’ sono già attive anche in Italia, dove il Careggi di Firenze è capofila seguito dall’ospedale Molinette di Torino, dal policlinico Federico II di Napoli e dall’ospedale Baggiovara di Modena.
Così accade che “il 30% degli anziani arriva in pronto soccorso per una caduta non spiegata e nella metà dei casi la ragione è una sincope da motivi cardiovascolari. Le Unità sincope e cadute rappresentano quindi un perfetto esempio dell’importanza della figura dello specialista della sincope, che opera anche in contesti clinici e assistenziali diversi dalle Syncope Unit, per mettere a disposizione la sua esperienza nel pronto soccorso”, spiega Alessandro Boccanelli, presidente Sicge e co-presidente del congresso.
“Sincopi e cadute sono tra le più frequenti cause di accesso al pronto soccorso e, in particolar modo negli anziani, non è raro che i due eventi siano correlati – afferma Andrea Ungar, responsabile della Syncope Unit al Careggi di Firenze e co-presidente del congresso – è necessario un immediato inquadramento dei pazienti che si presentano al pronto soccorso per episodi di sincopi e cadute. Qui gli anziani, grazie a un team composto da geriatra e cardiologo, vengono sottoposti a numerosi esami per verificare se all’origine della caduta c’è un’alterazione del ritmo cardiaco, una cardiopatia strutturale, o alterazioni dei meccanismi di regolazione della pressione arteriosa, magari per effetti collaterali da farmaci”.